Padiglione Ungheria 18. Mostra Internazionale di Architettura La Biennale di Venezia - REZIDUUM. The Frequency of Architecture

Roofgarden, Museum of Ethnography László Incze, Budapest
Dal 20 May 2023 al 26 November 2023
Venezia
Luogo: Giardini della Biennale
Indirizzo: Giardini
Curatori: Mária Kondor-Szilágyi
Enti promotori:
- Marcel Ferencz
- Péter Mátrai
- Judit Z. Halmágyi
- Ferenc Haász
Sito ufficiale: http://reziduum.ludwigmuseum.hu
Il fulcro della nostra mostra è un nuovo edificio museale, il Museo Etnografico di Budapest. L'edificio, progettato da Marcel Ferencz (Napur Architect), è stato realizzato nel 2022 nell'ambito di uno dei più grandi programmi di sviluppo urbano a contenuto culturale in Europa, il Progetto Liget Budapest.
Le due ali del Museo Etnografico evocano un cerchio immaginario di un chilometro di diametro, con un giardino pensile piantumato di più di settemila metri quadri sulla sua superficie. Così vediamo non solo una fetta di un cerchio perfetto, ma l’edificio funge anche da porta tra l'ambiente naturale che si trova alle sue spalle, il rinnovato Parco della Città, e la pulsante vita cittadina. Il progettista ha rafforzato questa funzione portante e convogliatrice con una griglia metallica ombreggiante che corre lungo la facciata dell'edificio, sulla quale sono esposte trascrizioni contemporanee di decorazioni ricavate da motivi delle tradizioni di vari popoli e culture conservate nel museo. La decorazione della facciata composta da pixel, come il tessuto della cultura ungherese e universale, simboleggia la collezione incomparabilmente ricca del Museo Etnografico di 150 anni, ed è la prima ad accogliere i visitatori del museo.
In uno spazio separato all’interno del Padiglione, i visitatori possono vedere anche le griglie decorative stesse che portano gli ornamenti, che sono esposti in una speciale illuminazione laser.
La musica è presente nel padiglione ungherese a Venezia, da un lato, come oggetto, sotto forma di un nuovo strumento contemporaneo, il Cilindro sonoro progettato dall'architetto-compositore Péter Mátrai, che fa rima con l'idea del cerchio evocata dal nuovo Museo di Etnografia e, dall'altro, come motivo musicale che rende udibile il rapporto tra l'edificio e la musica.
Il contesto architettonico urbano e paesaggistico dell'edificio deve essere trasmesso dal modello esposto nel cortile del padiglione, che mostra gli sviluppi già realizzati e gli edifici aggiuntivi previsti del Progetto Liget Budapest.
La collezione del museo è presentata con l'aiuto di un cortometraggio animato (Ethnozoom) e di un programma informatico interattivo, il Motívumalkotó (Creatore di motivi). L'applicazione sviluppata da MOON42 contiene più di 1001 decorazioni e motivi vettorizzati dalla collezione ungherese e internazionali di artefatti del Museo Etnografico. Con l'aiuto del programma, il visitatore può creare e scaricare il proprio motivo unico su un touch screen interattivo contribuendo alla creazione di una comunità mondiale.
La mostra Reziduum tenta una rappresentazione della memoria culturale in cui diventano visibili diversi strati culturali, dagli oggetti d'uso del passato attraverso il nuovo edificio e il suo contesto urbanistico alla musica contemporanea.
Le due ali del Museo Etnografico evocano un cerchio immaginario di un chilometro di diametro, con un giardino pensile piantumato di più di settemila metri quadri sulla sua superficie. Così vediamo non solo una fetta di un cerchio perfetto, ma l’edificio funge anche da porta tra l'ambiente naturale che si trova alle sue spalle, il rinnovato Parco della Città, e la pulsante vita cittadina. Il progettista ha rafforzato questa funzione portante e convogliatrice con una griglia metallica ombreggiante che corre lungo la facciata dell'edificio, sulla quale sono esposte trascrizioni contemporanee di decorazioni ricavate da motivi delle tradizioni di vari popoli e culture conservate nel museo. La decorazione della facciata composta da pixel, come il tessuto della cultura ungherese e universale, simboleggia la collezione incomparabilmente ricca del Museo Etnografico di 150 anni, ed è la prima ad accogliere i visitatori del museo.
In uno spazio separato all’interno del Padiglione, i visitatori possono vedere anche le griglie decorative stesse che portano gli ornamenti, che sono esposti in una speciale illuminazione laser.
La musica è presente nel padiglione ungherese a Venezia, da un lato, come oggetto, sotto forma di un nuovo strumento contemporaneo, il Cilindro sonoro progettato dall'architetto-compositore Péter Mátrai, che fa rima con l'idea del cerchio evocata dal nuovo Museo di Etnografia e, dall'altro, come motivo musicale che rende udibile il rapporto tra l'edificio e la musica.
Il contesto architettonico urbano e paesaggistico dell'edificio deve essere trasmesso dal modello esposto nel cortile del padiglione, che mostra gli sviluppi già realizzati e gli edifici aggiuntivi previsti del Progetto Liget Budapest.
La collezione del museo è presentata con l'aiuto di un cortometraggio animato (Ethnozoom) e di un programma informatico interattivo, il Motívumalkotó (Creatore di motivi). L'applicazione sviluppata da MOON42 contiene più di 1001 decorazioni e motivi vettorizzati dalla collezione ungherese e internazionali di artefatti del Museo Etnografico. Con l'aiuto del programma, il visitatore può creare e scaricare il proprio motivo unico su un touch screen interattivo contribuendo alla creazione di una comunità mondiale.
La mostra Reziduum tenta una rappresentazione della memoria culturale in cui diventano visibili diversi strati culturali, dagli oggetti d'uso del passato attraverso il nuovo edificio e il suo contesto urbanistico alla musica contemporanea.
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