Roy Claire Potter. Death to all pigs who enter here!
![Opera di Roy Claire Potter per <em>Death to all pigs who enter here!</em> Opera di Roy Claire Potter per <em>Death to all pigs who enter here!</em>](http://www.arte.it/foto/600x450/42/125577-Roy_Claire_Potter_A_plus_A_Gallery_Death_to_all_pigs_who_enter_here_6_.jpg)
Opera di Roy Claire Potter per Death to all pigs who enter here!
Dal 03 Febbraio 2022 al 26 Marzo 2022
Venezia
Luogo: A plus A Gallery
Indirizzo: San Marco 3073
Costo del biglietto: Ingresso libero
Telefono per informazioni: +39 041 2770466
E-Mail info: info@aplusa.it
Sito ufficiale: http://www.aplusa.it
La Galleria A plus A è lieta di annunciare la personale di Roy Claire Potter: Death to all pigs who enter here!
La mostra segna un’importante evoluzione nella ricerca dell’artista che per l’occasione ha realizzato una serie inedita di oltre cento disegni di grande e piccolo formato su plastica, polietilene biodegradabile e carta presentati in un’immersiva installazione che si articola in tutte le sale della galleria.
Death to all pigs who enter here! unisce storie della brughiera del West Yorkshire lette nelle pergamene di corte medievali con le influenze cinematografiche e letterarie dell’artista, dal film cult inglese Threads (1984, dir. Mick Jackson), in cui si racconta la vita quotidiana di due famiglie inglesi durante un possibile inverno nucleare, a The Butcher Boy (1992), romanzo dell’irlandese Pat McCab, nel quale Francie Brady, lo sfortunato giovane protagonista, coltiva una violenta ed esilarante vita di fantasia nel tentativo di sopravvivere a una frustrante esclusione sociale - un riferimento chiave in tutta la pratica di Roy Claire Potter, da cui prende il titolo la mostra stessa.
Se la rappresentazione di eventi violenti ed esistenze travagliate, l’uso di personaggi o voci narranti sono elementi da sempre ricorrenti nella ricerca dell’artista Death to all pigs who enter here! trasporta queste suggestioni in una dimensione più teatrale, in un mondo fittizio dove il visitatore si confronta con un’invadente struttura tubolare alternata a ripari precari che dal soffitto scendono fino al pavimento ostruendo la vista e il movimento.
Numerosi piccoli disegni su carta fotografica mostrano piante ed elementi animali, zoccoli, maiali arrabbiati e poi sorridenti, figure colorate che sembrano pastori sperduti o tristi ospiti di una festa in maschera. Personaggi di un mazzo di carte o di un album di famiglia, un’ingenua tassonomia di dettagli di questa scenografia che può essere vista e inventata infinite volte da qualsiasi cosa o chiunque si addentri in questo percorso di storie forse già avvenute o che accadranno non appena si
distoglierà lo sguardo.
Il lavoro di Roy Claire Potter è stato recentemente presentato presso diverse istituzioni come MOSTYN Gallery (Llandudno, Galles – 2021); Castlefield Gallery (Manchester, UK – 2021); Radiophrenia (Glasgow, Irlanda – 2020); BBC Radio 3 (2020); Salzburger Kunstverein (2020); Collecteurs (New York, USA – 2020); Tate Britain (2019). Tra i libri pubblicati dall’artista: Round That Way (Ma Bibliotheque, 2017) Mental Furtniture (VerySmallKitchen, 2014). Testi più brevi sono stati pubblicati da Dostoyevsky Wan- nabe, Hotel Partisan, Tate Publishing e dal Centre For Contemporary Art Derry-Lon- donderry. Audio sono stati pubblicati da Cafe OTO (Londra, 2020), Sub Rosa (Belgio, 2018), Chocolate Monk (Brighton, 2018) e Fort Evil Fruit (Dublino, 2014/15).
Nel 2022 saranno presentate nuove opere presso il Primary Arts Centre a Nottingham, e lavori collettivi con Park Jiha, musicista della Sud Corea, in occasione del Counterflows Music Festival a Glasgow e per l’etichetta discografica Cafe OTO’s Otoroku di Londra.
La mostra segna un’importante evoluzione nella ricerca dell’artista che per l’occasione ha realizzato una serie inedita di oltre cento disegni di grande e piccolo formato su plastica, polietilene biodegradabile e carta presentati in un’immersiva installazione che si articola in tutte le sale della galleria.
Death to all pigs who enter here! unisce storie della brughiera del West Yorkshire lette nelle pergamene di corte medievali con le influenze cinematografiche e letterarie dell’artista, dal film cult inglese Threads (1984, dir. Mick Jackson), in cui si racconta la vita quotidiana di due famiglie inglesi durante un possibile inverno nucleare, a The Butcher Boy (1992), romanzo dell’irlandese Pat McCab, nel quale Francie Brady, lo sfortunato giovane protagonista, coltiva una violenta ed esilarante vita di fantasia nel tentativo di sopravvivere a una frustrante esclusione sociale - un riferimento chiave in tutta la pratica di Roy Claire Potter, da cui prende il titolo la mostra stessa.
Se la rappresentazione di eventi violenti ed esistenze travagliate, l’uso di personaggi o voci narranti sono elementi da sempre ricorrenti nella ricerca dell’artista Death to all pigs who enter here! trasporta queste suggestioni in una dimensione più teatrale, in un mondo fittizio dove il visitatore si confronta con un’invadente struttura tubolare alternata a ripari precari che dal soffitto scendono fino al pavimento ostruendo la vista e il movimento.
Numerosi piccoli disegni su carta fotografica mostrano piante ed elementi animali, zoccoli, maiali arrabbiati e poi sorridenti, figure colorate che sembrano pastori sperduti o tristi ospiti di una festa in maschera. Personaggi di un mazzo di carte o di un album di famiglia, un’ingenua tassonomia di dettagli di questa scenografia che può essere vista e inventata infinite volte da qualsiasi cosa o chiunque si addentri in questo percorso di storie forse già avvenute o che accadranno non appena si
distoglierà lo sguardo.
Il lavoro di Roy Claire Potter è stato recentemente presentato presso diverse istituzioni come MOSTYN Gallery (Llandudno, Galles – 2021); Castlefield Gallery (Manchester, UK – 2021); Radiophrenia (Glasgow, Irlanda – 2020); BBC Radio 3 (2020); Salzburger Kunstverein (2020); Collecteurs (New York, USA – 2020); Tate Britain (2019). Tra i libri pubblicati dall’artista: Round That Way (Ma Bibliotheque, 2017) Mental Furtniture (VerySmallKitchen, 2014). Testi più brevi sono stati pubblicati da Dostoyevsky Wan- nabe, Hotel Partisan, Tate Publishing e dal Centre For Contemporary Art Derry-Lon- donderry. Audio sono stati pubblicati da Cafe OTO (Londra, 2020), Sub Rosa (Belgio, 2018), Chocolate Monk (Brighton, 2018) e Fort Evil Fruit (Dublino, 2014/15).
Nel 2022 saranno presentate nuove opere presso il Primary Arts Centre a Nottingham, e lavori collettivi con Park Jiha, musicista della Sud Corea, in occasione del Counterflows Music Festival a Glasgow e per l’etichetta discografica Cafe OTO’s Otoroku di Londra.
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