Donato di Niccolò di Betto Bardi (Donatello)

Firenze 1386 ca - Firenze 13/12/1466

© Arte.it | Donato di Niccolò di Betto Bardi

Nasce da una famiglia modesta, figlio di un cardatore di lana. La prima menzione dell’artista risale al 1401, a Pistoia, in una denuncia per percosse ai danni di un tedesco. Nel 1402 intraprende, con l’amico Brunelleschi, un viaggio a Roma, dove trascorrerà il tempo a studiare le antiche rovine romane. I primi importanti lavori sono le statue per il Duomo, per Orsanmichele, per il campanile di Giotto e i rilievi del fonte battesimale di Siena. Negli anni Venti stringe con l’architetto Michelozzo un sodalizio professionale che lo porta all’esecuzione del monumento funebre per Giovanni XXIII nel Battistero. Ma sono le opere degli anni Trenta e Quaranta a sancirne il successo: la cantoria per il Duomo, l’Annunciazione per l’altare Cavalcanti in Santa Croce, i tondi per la Sagrestia Vecchia, il Tabernacolo del Sacramento per il Vaticano, il David bronzeo al Bargello. Altri capolavori assoluti sono a Padova dove si trattenne per un decennio (1443-53), realizzando le sculture per l’Altare del Santo e il monumento equestre del Gattamelata. Tornato in patria, eseguì la Giuditta e Oloferne e le drammatiche opere drammatiche dell’ultimo decennio: la Maddalena e i pulpiti per San Lorenzo. Fu sepolto nei sotterranei di questa chiesa, vicino al suo mecenate, Cosimo il Vecchio.

Biografia di Isabella Rossi



Le opere