Francesco Solimena

Canale di Serino 1657 - Napoli 1747

© Arte.it | Francesco Solimena

Formatosi nella bottega del padre Angelo a Nocera de’ Pagani (oggi Nocera Inferiore), è considerato uno dei maggiori esponenti della cultura figurativa tardo-barocca napoletana. Dopo gli esordi, influenzati dalla lezione di Luca Giordano e di Mattia Preti, si allontanò progressivamente dalla pittura naturalista abbracciando il “nuovo” stile barocco che celebrerà Napoli tra le grandi capitali europee. A partire dal 1680 e negli anni successivi realizzò una serie di composizioni ariose, spesso caratterizzate dalla presenza di complesse scenografie architettoniche, che divennero un tratto distintivo della sua fortunata produzione artistica. Tra i lavori più significativi conservati a Napoli si ricordano gli affreschi con le Virtù nella Basilica di San Paolo Maggiore (1690), La cacciata di Eliodoro dal tempio nella Chiesa del Gesù (1725) e gli affreschi della Cappella di San Filippo Neri nella Chiesa dei Gerolamini (1727-1730). Come architetto realizzò il campanile della Cattedrale di Nocera Inferiore (1730-31), danneggiato dai terremoti del 1688 e del 1694, e progettò la nuova facciata in marmi venati della chiesa di San Nicola alla Carità a Napoli.



Le opere