Francesco Laurana

Vrana, Dalmazia 1430 ca - Avignone 1502

© Arte.it | Francesco Laurana, Busto di principessa, Solitamente identificato come un ritratto postumo di una giovane Eleonora d'Aragona, sulla base del ritratto funerario ora ospitato dalla Galleria Nazionale della Sicilia a Palermo, 1471 circa, Marmo, H 44 cm, Parigi, Musée du Louvre, Department of Sculptures, Denon

Originario del Sud-ovest della Dalmazia, all’epoca appartenente ai domini veneziani, è documentato a Napoli a partire dal 1453, quando ricevette il pagamento per la realizzazione del fregio con l’Ingresso trionfale di Alfonso V d’Aragona a Napoli per l’Arco di Castel Nuovo. Qui rimase almeno fino alla morte del re, trasferendosi successivamente tra il 1461 e il 1466 in Francia presso la corte di Renato d’Angiò.

A Napoli farà ritorno solo agli inizi degli anni Settanta del ‘400, quando sarà chiamato alla realizzazione di alcune statue come la Madonna col Bambino  della Chiesa di Santa Maria Materdomini, oggi conservata al Museo di Capodimonte. Alla morte di Alfonso d’Aragona giunse dapprima in Francia, presso la corte di Roberto d’Angiò, successivamente in Sicilia e nuovamente a Napoli prima di trasferirsi definitivamente in Provenza, dove morì.

Come scultore fu celebre per la raffinata produzione di busti femminili, molti dei quali probabilmente realizzati fra il 1470 e il 1475. Tra i più noti si ricordano il Ritratto di Eleonora d’Aragona (1473 circa) e il Busto di Battista Sforza (1474-75), scolpito utilizzando la maschera funeraria dell’effigiata, morta nel 1472.



Le opere