Attenzione: alcuni musei, gallerie e luoghi espositivi potrebbero essere temporaneamente chiusi al pubblico.
Chiesa di Sant’Ignazio
Centro Storico

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- Dove: Chiesa di Sant’Ignazio
- Indirizzo: Via del Caravita 8/A
- E-Mail: chiesasantignazio@gesuiti.it
- Telefono: +39 06 6794406
- Apertura: Da lunedì a sabato: ore 7.30 - 19
Domenica e festivi: ore 9 - 19
SS Messe:
da lunedì a sabato 8 - 18 (in agosto solo 8)
domenica e festivi 11.30 - 18 (in agosto solo 11.30)
Visite guidate gratuite:
martedì, giovedì e sabato 15 - 18 (escluso agosto) - Trasporti: Autobus: linee 40, 64 (fermata Piazza Venezia), 116 (fermata Porta Pinciana)
- Durata Visita: 1 ora circa
- Servizi:
Cappella del Collegio Romano, fu edificata nel 1626 al posto della cinquecentesca chiesa dell’Annunziata, troppo piccola per gli studenti, e dedicata al padre della Compagnia del Gesù, canonizzato nel 1622.
A fornire il denaro necessario fu soprattutto il cardinale Ludovico Ludovisi, nipote di Gregorio XV. L’architetto fu il gesuita Orazio Grassi, sotto la supervisione di Carlo Maderno: l'imponente facciata è a due ordini di lesene e di colonne corinzie, con cornici, frontespizio e volute laterali a forte risalto. L’interno della chiesa ha una pianta a croce latina, con un'abside e molte cappelle laterali, ma sicuramente degna di nota è la bellissima tela di Padre Andrea Pozzo che, con grazie ad un virtuosismo prospettico, riuscì infatti a rappresentare una cupola con l'alto tamburo sorretto da colonne: per ammirarne in pieno il perfetto gioco prospettico occorre porsi sopra un punto indicato sul pavimento da un disco marmoreo.
A fornire il denaro necessario fu soprattutto il cardinale Ludovico Ludovisi, nipote di Gregorio XV. L’architetto fu il gesuita Orazio Grassi, sotto la supervisione di Carlo Maderno: l'imponente facciata è a due ordini di lesene e di colonne corinzie, con cornici, frontespizio e volute laterali a forte risalto. L’interno della chiesa ha una pianta a croce latina, con un'abside e molte cappelle laterali, ma sicuramente degna di nota è la bellissima tela di Padre Andrea Pozzo che, con grazie ad un virtuosismo prospettico, riuscì infatti a rappresentare una cupola con l'alto tamburo sorretto da colonne: per ammirarne in pieno il perfetto gioco prospettico occorre porsi sopra un punto indicato sul pavimento da un disco marmoreo.