Lorenzo Lotto

Venezia 1480 ca - Loreto 1556 ca

© Arte.it | Lorenzo Lotto, Presunto Autoritratto, Particolare, 1540, Olio su pannello, 35 × 43 cm, Madrid, Thyssen-Bornemisza Museum

Formatosi a Venezia, probabilmente nella bottega di Alvise Vivarini, trascorse la prima parte della sua carriera a Treviso (1503 - 1506 circa).

La commissione del grande polittico per i domenicani di Recanati (ora in Pinacoteca Civica) lo portò nelle Marche dove rimase per alcuni anni. Nel 1509 fu anche a Roma, per lavorare nelle Stanze Vaticane prima dell’affidamento dell’intero lavoro a Raffaello.

Successivamente è a Bergamo dove realizza alcuni dei suoi capolavori: le pale per Sant’Antonino e San Bernardino in Pignolo, la straordinaria serie di tarsie lignee per Santa Maria Maggiore con i complessi significati allegorici, e i numerosi ritratti nei quali riuscì a raccontare il carattere e la vita dei suoi committenti.

Nel 1525 torna a Venezia dove, nonostante la Pala di Sant’Antonino e quella per i Carmini, non riuscì ad affermarsi e continuò a lavorare per l’entroterra,  tornando  anche nelle Marche (1533-36) e a Treviso (1542 - 1545). Abbandonò definitivamente la città nel 1549 per trasferirsi nelle Marche e morì a Loreto dove si era fatto oblato della Santa Casa a testimonianza della profonda religiosità che lo accompagnò per tutta la vita.

Biografia di Alessandro Cosma



Le opere