Tra vertigini barocche e affreschi gotici

Capolavori di architettura e straordinarie collezioni
 
Capolavori di architettura e straordinarie collezioni
Paliotto dell'altare centrale, L'ultima cena, Chiesa di Santa Corona, Vicenza.

Percorrendo contra' delle Canove si giunge all’imbocco con contra' Santa Corona.
Nel primo tratto di strada al civico 25 si incontra Palazzo Leoni Montanari, dove oggi ha sede il museo delle Gallerie d’Italia di proprietà della banca Intesa Sanpaolo.
L’edificio, commissionato nel 1678 da un ricco imprenditore del settore tessile, si presenta come l’unica residenza dichiaratamente barocca di Vicenza, una città che volle sempre rimanere fedele al magistero artistico classicista dell’architetto Andrea Palladio. Nelle sale del museo è possibile ammirare la collezione di antiche icone russe, ritenuta dagli studiosi una delle più importanti in Occidente, e alcuni capolavori della pittura del Settecento veneziano tra cui L’elefante del Longhi, cronaca puntuale del costume sociale di un'intera epoca.
Procedendo in direzione sud di incontra un’altra importante istituzione museale: il Museo Naturalistico Archeologico. Di particolare interesse, specie per chi desideri approfondire le origini romane della città, la sezione romana dove sono conservati alcuni reperti decorativi e architettonici del teatro romano di Berga e da alcuni lacerti musivi provenienti dal centro di Vicenza.
Poco oltre la Chiesa di Santa Corona, storicamente luogo di culto di riferimento delle grandi famiglie vicentine, ospita alcuni capolavori di straordinaria bellezza e rarità a cominciare dagli affreschi quattrocenteschi di Michelino da Besozzo nella Cappella Thiene, importante testimonianza del più aggiornato gotico internazionale.

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