In Val d’Aosta la prima edizione del Premio SVEART per giovani talenti

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15/10/2012
Aosta - Investire sulle giovani generazioni. Questo è l’obiettivo della nuova realtà nata nel panorama artistico europeo: il Premio Biennale di Arte Contemporanea Europea SVEART, istituito dalla cittadina valdostana di Saint-Vincent e destinato ad artisti europei under 40.
La manifestazione sarà ospitata presso il Centro Congressi della città dal 29 novembre 2012 al 31 gennaio 2013 e vedrà in esposizione le opere di giovani talenti selezionati presso 22 Accademie di Belle Arti di 21 Paesi dell’Unione Europea. In tutto gli artisti coinvolti saranno 44, due per ogni nazione. Una giuria internazionale sarà chiamata a scegliere tra loro tre vincitori.
Ci sarà anche un catalogo, che sarà pubblicato in tre lingue (italiano, francese e inglese) da Elede Editrice, rappresenterà un repertorio degli artisti emergenti in Europa.
L’evento, promosso dalla Regione Valle d’Aosta e dal Casino de la Vallée, è curato da Federico Faloppa e Paolo Levi, che ha presentato la Biennale SVEART come potenziale alternativa a realtà consolidate quali la Biennale di Venezia e "documenta" di Kassel e ha sottolineato l'intenzione di avviare un progetto capace di "rompere gli schemi, a sovvertire le regole di un mercato asfittico e spesso chiuso, nel quale i giovani faticano sempre più ad inserirsi”.
N.S.
La manifestazione sarà ospitata presso il Centro Congressi della città dal 29 novembre 2012 al 31 gennaio 2013 e vedrà in esposizione le opere di giovani talenti selezionati presso 22 Accademie di Belle Arti di 21 Paesi dell’Unione Europea. In tutto gli artisti coinvolti saranno 44, due per ogni nazione. Una giuria internazionale sarà chiamata a scegliere tra loro tre vincitori.
Ci sarà anche un catalogo, che sarà pubblicato in tre lingue (italiano, francese e inglese) da Elede Editrice, rappresenterà un repertorio degli artisti emergenti in Europa.
L’evento, promosso dalla Regione Valle d’Aosta e dal Casino de la Vallée, è curato da Federico Faloppa e Paolo Levi, che ha presentato la Biennale SVEART come potenziale alternativa a realtà consolidate quali la Biennale di Venezia e "documenta" di Kassel e ha sottolineato l'intenzione di avviare un progetto capace di "rompere gli schemi, a sovvertire le regole di un mercato asfittico e spesso chiuso, nel quale i giovani faticano sempre più ad inserirsi”.
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