Dal 23 aprile. Ingressi gratuiti per i primi tre giorni.
Riapre l'Accademia Carrara
San Sebastiano, Raffaello Sanzio
L. Sanfelice
21/04/2015
Bergamo - Giovedì 23 aprile, dopo sette anni di restauro, una cerimonia pubblica restituisce a Bergamo la sua Accademia Carrara, storica pinacoteca fondata dal colto mecenate Giacomo Carrara, che conserva una ricchissima raccolta perfezionata attraverso innumerevoli acquisizioni e donazioni private, e che oggi conta circa milleottocento dipinti e comprende capolavori di Pisanello, Bellini, Botticelli, Mantegna, Raffaello, Tiziano, Tiepolo, Canaletto e Hayez.
Gli interventi a cui l’edificio è stato a lungo sottoposto, hanno attrezzato il museo di standard di accoglienza e conservazione all’altezza delle collezioni con un investimento di oltre 10 milioni di euro da parte del Comune di Bergamo, e il sostegno della Fondazione Credito Bergamasco a cui si deve il completamento dell’allestimento.
Il percorso espositivo ora si articola su due piani e attraversa 28 sale mettendo in bella mostra circa seicento opere capaci di rappresentare un arco storico di cinque secoli che dal Quattrocento arriva all’Ottocento.
La Carrara, che in questi anni di grandi ristrutturazioni ha manenuto alta la considerazione di sé all’estero grazie alla mostra sul Moroni programmata con successo alla Royal Academy di Londra e con l’esposizione di alcuni capolavori del museo al Puskin di Mosca, ha persino ispirato un film diretto dal regista Davide Ferrario che ha seguito tutte le opere d’arte dal caveau agli spazi del nuovo museo, nelle diverse fasi del riallestimento. Il film che adesso punta al Festival di Venezia, racconta la storia dello stretto rapporto che lega la città e il museo.
Non stupisce pertanto che i bergamaschi siano già in festa, e che in occasione dell’inaugurazione, dal 24 al 26 aprile, il museo ricambi il caloroso abbraccio con aperture straordinarie e gratuite dalle 10 alle 24.
Consulta anche:
Tour tra i musei che riaprono nel 2015
Gli interventi a cui l’edificio è stato a lungo sottoposto, hanno attrezzato il museo di standard di accoglienza e conservazione all’altezza delle collezioni con un investimento di oltre 10 milioni di euro da parte del Comune di Bergamo, e il sostegno della Fondazione Credito Bergamasco a cui si deve il completamento dell’allestimento.
Il percorso espositivo ora si articola su due piani e attraversa 28 sale mettendo in bella mostra circa seicento opere capaci di rappresentare un arco storico di cinque secoli che dal Quattrocento arriva all’Ottocento.
La Carrara, che in questi anni di grandi ristrutturazioni ha manenuto alta la considerazione di sé all’estero grazie alla mostra sul Moroni programmata con successo alla Royal Academy di Londra e con l’esposizione di alcuni capolavori del museo al Puskin di Mosca, ha persino ispirato un film diretto dal regista Davide Ferrario che ha seguito tutte le opere d’arte dal caveau agli spazi del nuovo museo, nelle diverse fasi del riallestimento. Il film che adesso punta al Festival di Venezia, racconta la storia dello stretto rapporto che lega la città e il museo.
Non stupisce pertanto che i bergamaschi siano già in festa, e che in occasione dell’inaugurazione, dal 24 al 26 aprile, il museo ricambi il caloroso abbraccio con aperture straordinarie e gratuite dalle 10 alle 24.
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