Mondrian, Guido Reni e il World Press Photo tra gli appuntamenti dell’inverno

Arte in quota: le mostre da non perdere in settimana bianca

Google Art Project via Wikimedia Commons | Giovanni Segantini, The Punishment of Lust
 

Francesca Grego

29/12/2017

• La Strage degli Innocenti. Manifesto del Raffaellismo di Guido Reni. Al Museo Archeologico di Aosta fino al 18 febbraio

Drammatica ed espressiva, la grande pala d’altare della Strage degli Innocenti è un capolavoro assoluto della storia dell’arte italiana.
Un articolato percorso espositivo ne svela la storia, aggiungendo contributi di alto valore scientifico attraverso coinvolgenti installazioni multimediali.
Accanto ai processi creativi dell’autore, da sempre contrapposto al contemporaneo Caravaggio, e alle vicende legate alla committenza, l’attenzione si concentra sull’intensa influenza di Raffaello nella genesi del dipinto più noto di Guido Reni.
A impreziosire ulteriormente la mostra, una testa di Madonna attribuita all’Urbinate proveniente dalle Gallerie Estensi di Modena, che sarà presentata al pubblico per la prima volta in questa occasione.
 
• World Press Photo. Al Forte di Bard (Valle d’Aosta) fino al 7 gennaio

Oltre 140 immagini e 12 video ripercorrono i temi e gli avvenimenti più scottanti del nostro tempo. Scatti sensazionali che sono testimonianza, racconto e denuncia ripercorrono l’anno appena trascorso attraverso gli occhi dei migliori reporter del mondo, provenienti da 25 paesi diversi: dall’India alla Russia, dalla Siria al Regno Unito, dalla Turchia all’Iran o al Brasile.
Otto le categorie in concorso, tra cui “Attualità”, “Notizie”, “Ritratti”, “Vita quotidiana” e “Natura”.
In mostra anche la fotografia vincitrice dell’edizione 2016, An assassination in Turkey di Burhan Ozbilici, che ritrae l’attentatore Mevlüt Mert Altıntaş subito dopo l’assassinio dell’ambasciatore russo in Turchia Andrey Karlov: “un’immagine dirompente che incarna alla perfezione lo spirito del World Press Photo”, come ha commentato il presidente della giuria Mary F. Calvert.

• Piet Mondrian Universale – Immersive Interactive Experience. Alla Fondazione CRC Cuneo fino al 1° aprile
 
A 100 anni dalla nascita del movimento De Stijl, un’esperienza multimediale d’avanguardia invita a immergersi con tutti i sensi nel mondo di colori, ritmi e geometrie creato da Piet Mondrian.
Ambienti di realtà virtuale ricostruiti in 3D a grandezza naturale sono le infrastrutture di un viaggio nel tempo e nello spazio sulle orme di un artista dinamico e versatile, che il grande pubblico conosce quasi esclusivamente per le celebri griglie di linee e colori primari.
Da scoprire, lo studio di Mondrian e la genesi delle sue opere, ma anche le diverse location del suo lavoro – Amsterdam, Parigi, Londra, New, York – ciascuna corrispondente a una fase e a uno stile diverso.
Fino alla grande importanza della musica nell’universo creativo dell’artista, che si ispirò ai ritmi nuovi e anticonvenzionali del jazz per creare composizioni completamente astratte, dove gli elementi grafici si combinassero come le note musicali in pattern inusitati e virtualmente infiniti.
 
• Realismo Magico. L’incanto della pittura italiana degli anni Venti e Trenta. Al MART di Rovereto fino al 2 aprile

Oltre 70 capolavori per raccontare le atmosfere sospese e surreali della pittura italiana tra gli anni Venti e Trenta del Novecento.
Dopo la scorpacciata di novità delle avanguardie storiche, si torna alla tradizione e alla rappresentazione della realtà. Ma l’apparente restaurazione è solo un punto di partenza: il mondo esterno si trasfigura attraverso l’immaginazione e la meraviglia nei quadri di Felice Casorati, Antonio Donghi, Cagnaccio di San Pietro, Achille Funi, Carlo Levi, Ubaldo Oppi.
Un percorso che attraversa i generi, gli stili e i temi della pittura di quegli anni, esplorando le diverse sfaccettature del panorama italiano ed esplorando le fonti di ispirazione degli artisti in tutta la loro complessità. Senza dimenticare i contributi innovativi, finora sottovalutati, che gli interpreti del “Realismo Magico” seppero offrire alla storia della pittura.
 
• Segantini e i suoi contemporanei. Temi e figure dell’Ottocento. Al MAG di Arco (Trento) fino al 14 gennaio

Nel museo dedicato al “pittore della montagna” dal suo paese natale, un intenso dialogo per immagini tra Giovanni Segantini e gli artisti del suo tempo.
Paesaggi incantati, figure infantili, nudi, moderne divinità e fanciulle di straordinaria bellezza si accendono delle luci e delle armonie della natura, mentre l’osservazione della realtà e la sperimentazione sul linguaggio pittorico incontrano metafore e simbolismi dal fascino potente.
Da visitare insieme all’esposizione permanente dei dipinti dell’artista, arricchita da ricchi contenuti multimediali (lettere, fotografie, diari del pittore di Arco) e grandi schermi ad alta definizione su cui ammirare le grandi opere disseminate nei musei pubblici di tutto il mondo.

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