Risparmio energetico, sistemi intelligenti di gestione, miniaturizzazione

E nuova luce fu, nei musei e nelle chiese

Intervento di illuminazione a Napoli del Caravaggio presso il Pio Monte della Misericordia.
 

Eleonora Zamparutti

30/06/2023

“Abbiamo appena terminato il progetto di illuminazione delle sale espositive di Ca’ Rezzonico a Venezia” racconta al telefono Carlo Albano fondatore di Rimani, l’azienda torinese di lighting specializzata nell’illuminazione degli interni di spazi museali e chiese.

Al suo attivo la Rimani, azienda 100% Made in Italy, ha già numerosi interventi mirati in luoghi di grande impatto visivo come quello al Duomo di Cremona, alla Galleria nazionale di Perugia e a Palazzo Ducale a Venezia.
La luce, specialmente la luce artificiale prodotta con le nuove tecnologie a LED e utilizzata all’interno dei luoghi d’arte, ha l’effetto di potenziare l’esperienza dei visitatori, migliorando la percezione di un’opera d’arte o di uno spazio architettonico.

Una sala della Galleria Nazionale dell'Umbria a Perugia


In quale direzione sta andando il segmento del settore litghing per ottimizzare il risparmio energetico?
“Noi realizziamo prodotti su misura per i clienti e questo include anche il riutilizzo degli stessi. Ad esempio sei anni fa avevamo fornito nuovi apparecchi di illuminazione alla Galleria nazionale Umbra. Allora si trattava di un prodotto che incorporava già le nuove tecnologie LED, ma non era un sistema intelligente, ossia non integrava i controlli per la gestione automatizzata dell'accensione e dello spegnimento. Quando siamo stati in grado di implementare la nuova tecnologia, abbiamo ricontattato la Galleria nazionale umbra e abbiamo proposto al direttore di intervenire aggiungendo all’impianto un sistema di comando da remoto per ottenere un ulteriore risparmio di energia elettrica. Con un modico investimento, gli apparecchi di illuminazione sono stati ricondizionati e oggi consentono di accendersi e di spegnersi in automatico alla presenza delle persone in punti specifici delle sale”.

L'impianto realizzato per le sale della collezione Ferruccio Mestrovich e il soprastante primo piano di Ca' Rezzonico è costituito da apparecchi con sorgenti led di ultima generazione, con alta resa cromatica (Ra-98/R9-98@3000K) e sistemi ottici intercambiabili, magnetici e auto-centranti. Il sistema è gestito attraverso un sistema wireless, con protocollo BLE (Blue-tooth Low Energy), che consente il controllo “dinamico” dell’impianto: attraverso l’impiego di semplici rilevatori di presenza installati ad ogni varco, l’impianto constata la presenza di visitatori all’interno delle sale e, in caso di loro assenza, impartisce, in totale autonomia, l’abbassamento dei livelli di illuminazione sulle opere al 2% del normale livello di operatività: gli ambienti rimangono sempre congruamente illuminati, ma con un risparmio energetico sostanziale (-98%) e, cosa anche questa nodale, le opere beneficiano di un importante abbattimento delle radiazioni nocive irradiate (già molto basse nelle sorgenti LED), contribuendo alla loro conservazione.
Anche le forme degli apparecchi e degli accessori sono state studiate affinché si inserissero nel completo rispetto degli ambienti, che conservano la dimensione residenziale e storica.
 

L'interno della Cattedrale di Santa Maria Assunta a Cremona

In che modo la tecnologia dei LED è migliorata negli ultimi anni a livello di resa dei colori?
“In passato le sorgenti a LED avevano una distribuzione dello spettro luminoso molto limitato, quindi mettevano in evidenza solo alcuni aspetti del colore presente nella luce naturale. L’evoluzione della tecnologia ha permesso la creazione di LED con una copertura dello spettro luminoso molto più ampia, vuol dire che oltre al bianco e all'azzurro sono stati inseriti anche il rosso e il verde, ampliando di fatto la copertura spettrale. Questo ci permette di mettere in evidenza qualsiasi colore di un quadro o di una scultura.
Ad esempio in una recente esposizione organizzata a Milano dalla Fondazione Maimeri insieme alla Milano Painting Academy, sono state esposte alcune grandi tele dell’artista contemporaneo Alex Folla realizzate con una serie molto variegata di colori. Per l’occasione il nostro intervento ha riguardato l’illuminazione dello spazio espositivo all’interno di un ex-saponificio. Alla fine tutti i colori delle tele erano molto evidenti, brillanti, vivi. Questo è un nuovo passo in avanti della tecnologia che non è - sia ben chiaro - una nostra invenzione. La nostra sfida è di applicare la tecnologia all'elettronica e ai sistemi di gestione.
Per la nostra azienda la qualità della luce è uguale alla qualità della vita perché vuol dire avere un beneficio nella visione di un’opera d’arte. Un concetto abbiamo esteso ad altri ambiti, ad esempio nell'illuminazione ospedaliera, specialmente nelle RSA per le persone anziane per migliorare la qualità della vita.”

In alcuni casi i nuovi impianti di illuminazione danno un effetto di tridimensionalità alle opere. Come si ottiene?
“Utilizzando una serie di LED mescolati tra di loro che ricreano tutte le varie frequenze della luce, abbinati a delle lenti che servono per miscelare la luce e renderla il più vicino possibile alla luce naturale”.

Chiesa dei Girolamini a Napoli
Molto spesso le nostre chiese hanno un’illuminazione che non valorizza i grandi capolavori d’arte custoditi. In alcuni casi, si pensi ad esempio alla Chiesa di San Luigi dei Francesi, per poter illuminare i dipinti di Caravaggio è necessario mettere una monetina in un apparecchio per attivare l’impianto di illuminazione. Quali sono le richieste che vi vengono fatte dai parroci delle chiese?
“Certo, le nostre chiese sono dei veri e propri musei. Oltre alle pale d’altare, andrebbero valorizzati anche le cappelle laterali, il tabernacolo e tutta una serie di particolari. Ma bisogna tener conto delle varie esigenze. La flessibilità dei nuovi impianti di illuminazione entra in gioco a questo punto perché ci permette di soddisfare le richieste dei parroci che spesso hanno bisogno di contenere la spesa energetica e di avere un’illuminazione diversa a seconda delle funzioni che vengono svolte: per un matrimonio servirà una illuminazione diffusa e generale, per i vespri una luce meno intensa, per la messa normale un’altra modalità. La nuova tecnologia ci permette di modificare l’illuminazione in modo semplice e alla portata di tutti. Il nostro intervento all’interno del Duomo di Cremona ha previsto una serie di apparecchi di illuminazione con temperature colore diverse, ma gestiti da remoto con estrema semplicità. A Milano l’intervento presso la Chiesa del Buon Consiglio in Santa Maria in stile moderno, quindi priva di decorazioni alle pareti, abbiamo cercato di ricreare un’illuminazione più vicina a quella dei vecchi lampadari attorcigliati perché il parroco voleva una luce che fosse come un fascio luminoso che scende dal cielo. Altri interventi significativi hanno riguardato la Basilica di Santa Maria della Sanità e la Chiesa di San Filippo Neri, conosciuta come Chiesa dei Girolamini, sempre a Napoli."

Avete messo a punto un faretto speciale per gli artisti che consente di avere una luce stabile durante tutta la durata del giorno….
“Volevamo offrire agli artisti la possibilità di avere sempre la stessa luce pur lavorando nelle diverse ore del giorno. Lavorando in uno studio accanto a una finestra, nell’arco della giornata ci saranno delle variazioni importanti della luce. Abbiamo sviluppato un prodotto illuminante che ci permette di riprodurre fedelmente una qualsiasi luce del giorno dai 2700 e 6500 Kelvin. Ciò significa che se un artista ha la tendenza a usare dei toni caldi, si regola la propria luce su dei toni caldi; se invece vuole una luce neutra stabilizza la luce sul neutro. Il faretto è attaccato a una pinzo oppure viene montato su cavalletto.
Abbiamo installato questi corpi illuminanti anche nel Battistero del Duomo di Pietrasanta per illuminare le sculture dell’artista polacco Szymon Oltarzewski esposte al pubblico dallo scorso 24 giugno e ispirate al maestro del Neoclassicismo, Antonio Canova.”

Dove si è spostata la frontiera della ricerca sulla luce?
“Chi produce i LED sta lavorando nella direzione della miniaturizzare per ridurre al massimo le tre dimensioni dell’oggetto illuminante. Molto presto avremo fonti di luce artificiale sottili come un foglio di carta.”

Allestimento di una sala presso il Museo Civico di Bassano del Grappa

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