Ernesto Jannini a Gallarate

 

10/02/2004

Fino al 28 marzo 2004 alla Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate sarà visibile una mostra antologica di Ernesto Jannini. Curata da Edoardo Di Mauro, la mostra sottopone all’esame del pubblico vent’anni del suo lavoro. Le prime esperienze artistiche dell’autore sono legate a Napoli, sua città natale, e agli ambienti della Facoltà di Architettura dell’Accademia di Belle Arti, in quegli anni fucina di artisti, molti dei quali manterranno un’unità d’azione che costituirà il nucleo fondante della rivista "Juliet". Negli Anni ’70 Jannini con altri compagni dà vita a un collettivo artistico chiamato "Humor Power Ambulante", dedito a operazioni di arte ambientale per coinvolgere la popolazione in chiave didattica e per stabilire una nuova consapevolezza sociale, tramite la realizzazione di peformances e la produzione di opere prodotte con materiali di recupero e in uno stile "povero". Non solo: con il gruppo di teatro sperimentale "Libera Scena Ensemble", Jannini agli inizi degli Anni Settanta gira l’Europa (Erlangen, Varsavia, Cracovia, ma anche Pompei, Salerno, Napoli, città, tra l’altro, quest’ultima, dove forte è il suo impegno in gruppi di animazione urbana nei quartieri prevalentemente proletari). Ed è nel 1975 che Jannini, con il suo Gruppo degli Ambulanti, viene invitato la prima volta alla Quadriennale di Roma. L’anno dopo è invitato alla Biennale di Venezia curata da Enrico Crispolti, sul tema "Ambiente e Società", proprio per questa sua caratteristica di porsi su un piano di comunicazione sociale attraverso la teatralizzazione dell’ambiente urbano.

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