Gli artisti, la citta' e le Gru

Cantieri Romani
 

26/02/2004

Nelle sale della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea in Via Reggio Emilia 54, dal 10 marzo 2001 é iniziata la mostra intitolata “Cantieri Romani” curata da Arnaldo Romani Brizzi e Ludovico Pratesi. Le opere si sono basate sui circa mille cantieri che avevano, in vista dell’anno giubilare, invaso la città. In mostra troviamo opere sul tema di 20 artisti, che le hanno realizzate per l’Agenzia Romana per il Giubileo ed ora destinate alla raccolta permanente della Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Gli artisti presenti sono: Andrea Aquilanti, Carlo Bertocci, Enzo Cucchi, Fabrice de Nola, Stefano Di Stasio, Paolo Fiorentino, Daniele Galliano, Paola Gandolfi, Federico Guida, Felice Levini, Massimo Livadotti, Fabio Mauri, Giorgio Ortona, Federico Pietrella, Luca Pignatelli, Cristiano Pintaldi, Piero Pizzi Cannella, Gioacchino Pontrelli, Mauro Reggio, Francesca Tulli. E’ notevole ammirare come gli artisti contemporanei hanno realizzato con spirito narrativo un evento che ha segnato dei profondi cambiamenti nella città. E’ una testimonianza, un documento che può essere trasmesso per rappresentare, come sempre l’arte ha fatto, un periodo e precisamente la pagina di una Roma fine ventesimo secolo. All’interno del percorso espositivo si notano lavori diversificati, che rappresentano in modo inconfondibile la firma dell’artista. Nelle opere di Aquilanti, Galliano, Guida, Ortona e Reggio appaiono espressioni con valenze vedutistiche in cui risulta evidente l’origine fotografica della loro composizione, che ci rimanda ad un’immagine perfetta che vuole indagare ogni particolare. Le vedute sono quella di Santa Maria Maggiore, le mura che separano Porta Maggiore da San Giovanni, la Fontana dei Fiumi a Piazza Navona, il cantiere dei Fori Romani e una panoramica della sopraelevata di fronte all’ex pastificio Pantanella. Mentre Bertocci, Di Stasio, Livadotti, Fiorentino e Gandolfi hanno inserito degli elementi realistici e metafisici in luoghi ben precisi: un esempio é l’angelo circondato da cinque operai, oppure il corpo del Tedoforo che esce dal Tevere, e per ultimi alcuni impiantisti di sampietrini in via della Conciliazione fissati nella loro quotidianità. Più metafisici sono gli ultimi due artisti in cui la nave dell’isola tiberina diviene un cesto contenente monumenti appena ristrutturati, nell’altro viene rivisitato il teatro Ambra Jovinelli (appena restaurato) celebrando, tramite elementi corporei, il palcoscenico che promosse l’avanspettacolo. Uno spostamento di elementi si evidenzia nelle opere di De Nola, Pintaldi, Pietrella e Tulli, infatti, nel primo caso il cantiere è l’Auditorium di Renzo Piano che viene messo in secondo piano a sfondo di un volto di donna realizzato da una griglia di pixel pittorici, ricavati da fotografie e immagini digitali; la seconda opera, utilizzando sempre il linguaggio elettronico, fa uso però di colori del RGB (televisore) rappresentando il Colosseo riflesso negli occhiali a specchio di un passante. In Pietrella il luogo è Ponte Sisto attraversato da pedoni che vengono ripresi e realizzati tramite un timbro a data, che cambiando quotidianamente la data, ci informa sul periodo di inizio e fine dell’opera. Di altra elaborazione, in cui viene messo come punto focale il concetto e l’idea sono, Pignatelli, Pontrelli, Pizzi Cannella e Levini; infatti, negli ultimi due non troviamo alcun riferimento a monumenti o cantieri, ma vediamo l’idea di leggerezza affidata alle gru che sospese nell’aria vengono messe a confronto con un gruppo di farfalle; mentre in Pizzi Cannella su uno sfondo bianco definito “bianco di Spagna”, con un chiaro richiamo alla piazza, si affacciano una serie di cupole appena accennate che rappresentano la città. Il lavoro di Cucchi é un bozzetto di studio per Solco, l’opera che grazie all’Agenzia Romana per il Giubileo, è installata nell’aula Mazzoniana della Stazione Termini. Questi artisti hanno saputo interpretare quei cambiamenti che tutti noi abbiamo visto e vissuto, descrivendoli con i loro contenuti delle volte fantastici altre volte realistici, donando un patrimonio testimone del nostro luogo. In occasione della mostra si terranno, nella Sala Conferenze nei giorni 22 e 27 Marzo, alle ore 17.00, due incontri in cui curatori ed artisti parleranno al pubblico sui temi "L’artista e il luogo” e “L’artista e la committenza contemporanea". Il catalogo edito da Gangemi contiene oltre alle schede tecniche, sapientemente articolate di Sabrina Vedovotto, i saggi di Arnaldo Romano Brizzi e Ludovico Pratesi. Sede. Galleria D’Arte Moderna e Contemporanea, Ex Birreria Peroni Via Reggio Emilia n 54

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