Opere in mostra e itinerari collegati

Bergamo l'altra Venezia
 

02/05/2001

La scelta fatta dal comitato scientifico della mostra, di prendere in considerazione il ventennio tra il 1510 e il 1530, e di esporre tele datate esclusivamente in questi anni, ha reso possibile una distribuzione delle opere secondo un criterio tematico. Ad accogliere il visitatore all’ingresso della mostra, un’unica tela: il “Battista e Santi” di Andrea Previtali, grande protagonista di quest’esposizione. Si accede quindi al primo piano, dove in cinque sale è trattato il genere del ritratto, che proprio nel primo Cinquecento a Venezia ha goduto della massima fortuna. L’aristocrazia, e ancor più la borghesia mercantile in ascesa, ambiscono farsi ritrarre dai pittori più in vista. I modi scelti sono diversi: dal ritratto psicologico a quello di famiglia, dal ritratto privato e devoto a quello di valore sociale. Le quattro sale del secondo piano ospitano invece opere più strettamente legate alla sfera del sacro: si tratta di un itinerario che segue lo sviluppo della tipologia dell’immagine devozionale, dal più antico polittico alla pala d’altare tipica di primo Cinquecento. Il merito di questa disposizione è di accostare tra loro le opere dei diversi artisti così da dare in un quadro unitario un’efficace immagine del Rinascimento bergamasco. Legati alla mostra “Bergamo. L’altra Venezia. Il Rinascimento negli anni di Lorenzo Lotto (1510-1530)”, sono anche alcuni itinerari in città e in provincia proposti per consentire, a chi ne avesse voglia, di approfondire il tema, e a chi ne avesse tempo, di sostare in luoghi ricchi di storia, fuori dalle più consuete rotte turistiche. In ultimo è da segnalare un’appendice della mostra dedicata al tema iconografico del “Compianto” ed ospitata nel Museo Adriano Bernareggi. In mostra sono quattro opere realizzate da Lotto, da Previtali e da Cariani, che hanno il merito di mettere in luce il ruolo che la Confraternita del Corpo di Cristo ebbe come committente nel territorio bergamasco.

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