Punti di partenza

Moma San Francisco
 

28/08/2001

Negli anni Ottanta e Novanta l’arte si arricchisce di un nuovo vocabolario artistico, di nuove voci culturali, mentre gli artisti ormai affermati continuano a produrre opere d’arte di notevole levatura. Il vecchio e il nuovo dunque: ritorno alla tradizione degli anni Sessanta e Settanta ma anche nuove forme d’espressione che suggeriscono domande su quali debbano essere i modi e valori dell’arte moderna. L’irrompere di nuove tecnologie, dei media e del nuovo panorama cibernetico nel mondo delle arti figurative pone quesiti ma nel contempo si arricchisce di un nuovo dialogo. Nuovi punti di partenza per una riflessione sull’arte moderna: raccordo di stili, ricerca e quesiti rispetto ai quali il visitatore non è spettatore passivo, bensì elemento attivo e partecipe di questa realtà artistica a volte incomprensibile. "Punti di partenza" è appunto il titolo della mostra allestita presso il Museo di Arte Moderna di San Francisco: una raccolta che si fregia di nomi importanti quali Louise Bourgeois, Eva Hesse, Jenny Holzer, Robert Rauschenberg, Gerard Richter e Andy Warhol. La mostra presenta opere che coprono un arco cronologico vasto che va dal dopoguerra fino ai giorni nostri ed è nata con l’idea di presentare un differente percorso conoscitivo dell’arte moderna: concepita come una sorta di esplorazione di nuovo modi di esporre le collezioni di opere d’arte, l'esposizione offre inoltre un approccio educativo supportato da strutture tecnologiche innovative. I lavori sono esposti seguendo un ordine tematica. Le opere sono suddivise infatti in sei distinti gruppi o "punti di partenza" che mettono in evidenza il particolare approccio artistico. Ogni tema viene presentato mediante una succinta esposizione e include alcune fra le più famose opere artistiche del museo, arricchite da recenti acquisizioni visitabili per la prima volta. La prima sezione espone opere raggruppate dal tema "Colore Intraprendente", un gruppo di tele in prevalenza astratte che mettono in primo piano la manipolazione fisica da parte degli artisti di questo mezzo malleabile che è appunto il colore. La sezione "Linguaggio" esplora la contraddittoria presenza di parole scritte nell’arte visiva, mentre quella dal titolo “Trovato e riciclato” si rivolge all’arte che utilizza materiali non tradizionali, riciclati o di uso quotidiano. La sezione "Griglia" prende in esame il fascino esercitato sugli artisti da questa forma particolare di costruzione geometrica che è appunto la rete, la griglia. "Linea, spazio, volume" è imperniata sulla relazione che intercorre fra i concetti di linea e di spazio sia nella seconda che nella terza dimensione; infine la sezione dal titolo "Stile" si interroga su un idea di artista che ha bisogno di sviluppare una voce visiva individualmente identificabile prendendo come esempio i lavori di Gehard Richter. L’esposizione si avvale di supporti visivi, nuove tecnologie e programmi educativi multimediali quali ad esempio video-clips realizzati dagli stessi artisti e curatori. Fino al 16 settembre 2001 Museum of Modern Art 151, Third Street San Francisco Tel. 00.1.415.357.4000 Orario: tutti i giorni 10.30-18.30, chiuso mercoledì Biglietti: 10 dollari, ridotti 6 dollari

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