Il Parlamento Europeo ha votato a favore di una nuova direttiva

Restituzione di opere trafugate, Strasburgo verso una via più semplice

La Natività con i santi Lorenzo e Francesco d'Assisi è l'opera trafugata più ricercata secondo il nucleo dei Carabinieri del nucleo Tpc
 

E. Bramati

17/04/2014

In seguito all'introduzione del mercato unico, molti paesi europei, tra cui l'Italia, la Polonia e la Francia, ma anche la Germania e la Romania, hanno subito numerosi furti ed esportazioni illegali di opere d'arte.

Grazie ad una nuova direttiva, approvata il 16 aprile 2014 dal Parlamento Europeo, Strasburgo spera ora di riuscire ad agevolare le procedure per la restituzione dei beni trafugati. Affinché entri ufficialmente in vigore si dovrà aspettare il via libera del Consiglio degli stati membri, che dovrebbero pronunciarsi entro breve.

La direttiva interesserà principalmente i tesori nazionali rimossi dopo il 1993 e attualmente localizzati entro i confini di uno stato dell'Unione. Per poterne rimpatriare il maggior numero possibile, sarà eliminato qualsiasi limite di valore o di datazione. Inoltre, il termine per avviare le procedure sarà esteso da 1 a 3 anni, e sarà introdotto l'onere della prova di acquisizione in buona fede per i possessori che intendano chiedere un indennizzo. In poco più di vent'anni a fronte di 15 proposte di restituzione, solo 7 sono andate a buon fine.

Secondo le stime Commissione Europea sarebbero 8 mila all'anno i crimini legati al patrimonio artistico, con oltre 40 mila opere esportate illegalmente. Inoltre, secondo l'UNESCO e le Nazioni Unite, i beni culturali sarebbero la tipologia più trafugata dopo droghe e armi.

Consulta anche:
I Carabinieri del Tpc ritrovano due opere di Gauguin e Bonnard

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