Nel bicentenario della sua morte una mostra a Parabiago
Giuseppe Maggiolini, grande "designer" del Settecento

Dettaglio di un intarsio di Giuseppe Maggiolini
E. Bramati
26/07/2014
Milano - Cade quest'anno il bicentenario della morte del celebre ebanista Giuseppe Maggiolini, scomparso il 16 novembre 1814.
Per rendergli omaggio in occasione di questa ricorrenza, la Fondazione Carla Musazzi di Parabiago, sta organizzando una mostra dal titolo “Giuseppe Maggiolini. Un virtuoso dell'intarsio e la sua bottega in Parabiago", che aprirà dal 20 settembre al 9 novembre nelle sedi di Palazzo Maggi Corvini.
L'evento sarà accompagnato da un fitto calendario di manifestazioni, tra concerti, conferenze e perfino itinerari guidati in bicicletta, alla scoperta dei luoghi maggioliniani nel territorio e delle usanze dell'epoca.
Amico e collaboratore dell’architetto Giuseppe Piermarini e del pittore Andrea Appiani, Maggiolini fu estremamente apprezzato dagli Asburgo, che lo nominarono Intarsiatore di Corte, e i suoi capolavori divennero richiestissimi in tutta Italia.
Egli raggiunse una somma maestria nella realizzazione di cassettoni, stipi, tavolini, comodini arrivando ad impiegare 86 tipi di legno differenti.
Alcuni di questi gioielli di artigianato sono esposti nella mostra di Parabiago, insieme a una serie di documenti, in gran parte inediti, che testimoniano del rapporto dell’artista con la sua città.
Per rendergli omaggio in occasione di questa ricorrenza, la Fondazione Carla Musazzi di Parabiago, sta organizzando una mostra dal titolo “Giuseppe Maggiolini. Un virtuoso dell'intarsio e la sua bottega in Parabiago", che aprirà dal 20 settembre al 9 novembre nelle sedi di Palazzo Maggi Corvini.
L'evento sarà accompagnato da un fitto calendario di manifestazioni, tra concerti, conferenze e perfino itinerari guidati in bicicletta, alla scoperta dei luoghi maggioliniani nel territorio e delle usanze dell'epoca.
Amico e collaboratore dell’architetto Giuseppe Piermarini e del pittore Andrea Appiani, Maggiolini fu estremamente apprezzato dagli Asburgo, che lo nominarono Intarsiatore di Corte, e i suoi capolavori divennero richiestissimi in tutta Italia.
Egli raggiunse una somma maestria nella realizzazione di cassettoni, stipi, tavolini, comodini arrivando ad impiegare 86 tipi di legno differenti.
Alcuni di questi gioielli di artigianato sono esposti nella mostra di Parabiago, insieme a una serie di documenti, in gran parte inediti, che testimoniano del rapporto dell’artista con la sua città.
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