Dopo De Nittis, un nuovo appuntamento a Palazzo Zabarella

Vittorio Corcos e i sogni della Belle Époque

Vittorio Corcos, Sogni, 1896, Olio su tela, 161x135 cm | © Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma
 

E. Bramati

30/06/2014

Padova - Dopo il successo della mostra dedicata a Giuseppe De Nittis, conclusa nel maggio 2013 con oltre 157 mila visitatori, la Fondazione Bano prosegue il suo progetto decennale sulla pittura dell’Ottocento italiano, rendendo omaggio ad un nuovo protagonista della cultura figurativa italiana fra XIX e XX secolo.

Dal 6 settembre al 14 dicembre 2014, Palazzo Zabarella ospiterà una importante antologica dedicata al pittore livornese Vittorio Corcos, a quindici anni dalla grande retrospettiva tenuta nella sua città natale. In questa occasione saranno presentati numerosi capolavori, accompagnati da opere inedite provenienti dai maggiori musei italiani e francesi, ma anche da collezioni private.

Il percorso ruoterà attorno al dipinto "Sogni" esposto alla Festa dell’Arte e dei Fiori, la rassegna internazionale inaugurata a Firenze nel 1896. Qui il quadro aveva destato un “chiasso indiavolato” e provocato un acceso dibattito sul significato da attribuire a quell’intenso ritratto di giovane donna, definito da alcuni “spiritualista” e da altri “realista”, ma universalmente ammirato per la sua originalità.

Corcons si formò e lavorò tra Firenze, Napoli e Parigi, dove entrò in contatto con il mercante Goupil e con autori come Boldini, Léon Bonnat, Toulouse-Lautrec e, soprattutto, De Nittis. Egli divenne noto, oltre che per la poesia delle sue vedute e dei suoi paesaggi agresti, per la grazia dei ritratti femminili, guadagnandosi la fama di inimitabile “peintre des jolies femmes”.

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