Torna attivo a Roma lo spazio espositivo di Generali Valore Cultura

Riapre Palazzo Bonaparte: un anno di mostre, da Bill Viola a Van Gogh

Bill Viola, Martyrs series - Water Martyr, 2014. Colour high-definition video on flat panel display mounted vertically on wall. Executive producer: Kira Perov. Performer: John Hay. Photo by Kira Perov © Bill Viola
 

Francesca Grego

28/12/2021

Roma - Inaugurato nel 2019 con la grande mostra Impressionisti Segreti, lo storico Palazzo Bonaparte aveva aperto le sue porte al pubblico presentandosi come un polo artistico di prestigio nel cuore della capitale. Solo qualche mese dopo, le misure anti-pandemia mettevano in pausa la nuova vita dell’edificio affacciato su Piazza Venezia di proprietà di Generali, che in altri tempi fu la casa di Maria Letizia Ramolino, la madre di Napoleone. A due anni dalla chiusura, Palazzo Bonaparte torna in pista con un programma espositivo ricco di sorprese, spaziando dal contemporaneo alla pittura post-impressionista. 


Palazzo Bonaparte a Roma visto da Piazza Venezia | Courtesy Palazzo Bonaparte - Spazio Generali Valore Cultura e Gruppo Arthemisia

A dare il via al nuovo corso nel 2022 sarà il guru della video-arte Bill Viola con un progetto curato da Kira Perov, moglie dell’artista statunitense e visual artist a sua volta. Icons of Light - questo il titolo della mostra in calendario dal 5 marzo - presenterà dieci grandi installazioni scelte per rappresentare l’intera carriera di Viola, che da 40 anni sperimenta attraverso le tecnologie video un delicato dialogo tra opposti: vita e morte, Oriente e Occidente, passato e presente sono protagonisti di un continuo confronto, in un viaggio spirituale che corre sul filo del mezzo elettronico. Nei saloni che ospitarono Madame Mére vedremo opere iconiche come Ascension (2000) e Water Portraits (2015), circondati da un’atmosfera intima e ovattata che invita lo spettatore al più intimo contatto con l’arte. 


Jago - The Exhibition. Sphynx, marmo statuario. Foto di Francesco Bertola I Courtesy Arthemisia

Il legame tra antico e contemporaneo prosegue nel secondo appuntamento della stagione, che vede lo scultore contemporaneo Jago cimentarsi nientemeno che con l’eredità di Michelangelo. Dopo aver conquistato il pubblico dei social con video che ne documentano le creazioni passo dopo passo, a Palazzo Bonaparte l’artista trentaquattrenne presenterà per la prima volta il corpus completo del proprio lavoro: dallo scavo su grandi sassi raccolti sul greto di un torrente alle pendici delle Alpi Apuane, fino a recenti sculture monumentali come Pietà, passando per un'insolita Venere che ha perso la giovinezza, per il Figlio Velato, immagine di tragedie senza tempo, e per il discusso Habemus Hominem, dedicato al papa emerito Benedetto XVI. 


Vincent Van Gogh, Autoritratto, inverno 1886-87. Kröller-Müller Museum, Otterlo

E per finire, dal 10 ottobre una grande mostra su Vincent Van Gogh animerà l’autunno romano, come già annunciato da Arthemisia, che gestisce gli eventi di Palazzo Bonaparte fin dall'apertura. 


Palazzo Bonaparte, una sala del piano nobile I Courtesy Arthemisia

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