Dal 15 al 25 aprile ai Musei Reali

A tu per tu con Leonardo. I disegni del genio si svelano a Torino

Leonardo da Vinci, Autoritratto. Torino, Biblioteca Reale. D.C. 15571 I Courtesy Musei Reali di Torino
 

Francesca Grego

15/04/2022

Torino - Pittore, scienziato, architetto, visionario: il genio vulcanico di Leonardo da Vinci torna protagonista ai Musei Reali di Torino con un’esposizione speciale. Dal 15 al 25 aprile si svelerà al pubblico una selezione di delicatissimi disegni tratti dalle collezioni sabaude, esposti molto di rado proprio a causa dell’estrema sensibilità alla luce, all’umidità e ai più leggeri sbalzi di temperatura, ma imprescindibili per comprendere l’arte e l’ingegno del gigante del Rinascimento. 

In occasione della settimana di Pasqua, la mostra A tu per tu con Leonardo offre l’occasione di ammirare finalmente dal vivo 13 opere preziose che attraversano l’intera carriera dell’artista: schizzi per celebri dipinti come la Vergine delle Rocce o la perduta Battaglia d’Anghiari, progetti mai realizzati come quelli per il monumento Sforza o per la statua di Ercole in Piazza della Signoria, fogli tratti dal Codice sul volo degli uccelli, disegni iconici come il Ritratto di Vecchio, considerato l’autoritratto di Leonardo. Vergati a penna o a inchiostro, con la pietra rossa o nera, sfumati con rapidi colpi di pennello o resi plastici da tocchi di biacca, illustrano gli interessi poliedrici e le intuizioni del genio vinciano dagli esordi a Firenze fino agli studi milanesi dedicati alle macchine, all’anatomia, alle proporzioni e alle espressioni del volto umano, per arrivare al sogno del volo. 


Leonardo da Vinci, Testa di giovane donna, presunto studio per l’angelo della Vergine delle Rocce. D.C. 15572 1490 circa. Torino, Biblioteca Reale

Ogni giorno dalle 9 alle 19 guide esperte condurranno i visitatori alla scoperta delle opere in mostra e del profondo legame di Leonardo con il disegno. Tra i mezzi espressivi preferiti dall’artista, oggi il disegno rappresenta infatti una lente formidabile per esplorare i processi creativi e intellettuali di un personaggio fuori dal comune. L’esperienza inizia con la visita al salone aulico della storica Biblioteca Reale, progettato dall’architetto regio Pelagio Palagi, recentemente dotato di un nuovo impianto di illuminazione che evidenzia e rende leggibili gli splendidi affreschi di Angelo Moja e Antonio Trefogli. 

Il viaggio attraverso i disegni di Leonardo si intreccia poi con la storia del collezionismo di casa Savoia: una vicenda che inizia nel 1840, quando il re Carlo Alberto acquista dal mercante internazionale Giovanni Volpato una raccolta di 1585 disegni di grandi maestri italiani ed europei. Tra questi c’è il Ritratto di Vecchio, tuttora il pezzo più famoso e riconoscibile del corpus leonardesco. Tredici anni dopo, grazie un dono del collezionista e studioso russo Teodoro Sabachnikoff, approderà a Torino anche un piccolo quaderno dai trascorsi rocamboleschi: si tratta del Codice sul volo degli uccelli, più volte smembrato e trafugato dopo la morte di Francesco Melzi, allievo ed erede di Leonardo. 

Scovare i fogli mancanti si rivela un’impresa tutt’altro che semplice. A chiudere il cerchio nel 1920 sarà il ginevrino Enrico Fatio, che li intercetterà sul mercato antiquario per donarli al re Vittorio Emanuele III. Il puzzle è finalmente completo: oggi il Codice racconta al mondo le ricerche del suo autore in vista della creazione della leggendaria macchina del volo, ma anche le sue riflessioni nel campo dell’idraulica, dell’anatomia, del disegno, che intrecciano in una fitta trama i fili dell’arte e quelli della scienza. 


Leonardo da Vinci, Studi di carri d'assalto muniti di falci. D.C. 15583 I Courtesy Musei Reali di Torino

“A più di 500 anni dalla sua morte, il talento di Leonardo da Vinci continua ad essere una fonte di illimitata ispirazione”, osserva la direttrice dei Musei Reali Enrica Pagella: “Le sue molteplici intuizioni, opere e invenzioni sono capaci ancora oggi di sorprenderci e influenzarci, testimonianze dell’inesauribile curiosità che ha sempre alimentato la ricerca del grande maestro. Questa esposizione vuole essere una guida per affacciarsi sul mondo di un sommo artista che ha fatto della conoscenza e della sperimentazione una legge di vita”. 

COMMENTI