Fundamentals apre a Venezia il 7 giugno

La Biennale di Rem Koolhaas unisce architettura, cinema, musica, teatro e danza

I Giardini della Biennale di Venezia
 

E. Bramati

10/03/2014

Venezia - "Mai come quest'anno tutta la Biennale è nella Biennale", ha annunciato questa mattina il presidente Paolo Baratta nella conferenza stampa di presentazione di "Fundamentals", la 14. Mostra Internazionale di Architettura diretta da Rem Koolhaas, che aprirà il 7 giugno 2014.

La manifestazione si arricchisce infatti di numerose novità, prima fra tutte la durata prolungata che, al pari di quella d'Arte, durerà circa sei mesi, anziché tre. Non solo, aumenta anche il numero di padiglioni partecipanti, che da 55 arriveranno a 65, con l'inclusione di Emirati Arabi Uniti, Indonesia, Turchia e molti altri.
La vera innovazione riguarderà soprattutto il coinvolgimento dei curatori delle varie nazioni. "A differenza delle altre volte essi non sono stati semplicemente informati del tema che il curatore avrebbe dato alla "sua" Mostra. Al contrario, egli ha individuato all'interno di un concetto unitario un tema da offrire ai padiglioni, che fosse premessa e integrazione dell'intero progetto di ricerca della Biennale di quest'anno", ha aggiunto Baratta. E' proprio "ricerca" la parola di questa edizione, che spaziando nelle diverse discipline cercherà di superare, come già sperimentato da Massimiliano Gioni, il conformismo e il disinteresse che oggi, per colpa di economia e tecnologia, pervadono questa pratica.

Anticipando alcuni dei progetti, Rem Koolhaas ha così introdotto l'indagine sull'evoluzione dell'architettura nell'ultimo secolo, suggerendo il tema "Absorbing Modernity 1914-2014". Emerge con grande interesse la strettissima relazione con la politica e con l'identità nazionale, sempre più evanescente e omologata alle esperienze internazionali, in alcuni casi per ragioni addirittura opposte da Paese a Paese.

Al padiglione centrale sarà ospitata "Elementi di Architettura", realizzata con la collaborazione di esperti, scrittori e storici, dove sarà dato nuovo rilievo agli elementi basilari. "La storia del mondo non sarebbe la stessa senza, ad esempio, le balconate. Molti importanti avvenimenti storici sono avvenuti per colpa di queste, non avevo mai fatto caso a certi dettagli", spiega Koolhaas. "Questi cambiamenti radicali non sono mai stati documentati in precedenza, per me è come guardare al microscopio e scoprire che esiste una specie completamente diversa di architettura".

Infine, il Padiglione Italia, curato da Cino Zucchi, rappresenterà un'opportunità per leggere attraverso le diverse discipline artistiche l'evoluzione dell'architettura nelle nostre Regioni. Come per l'intera Biennale, interpretata come una sorta di gesamtkunstwerk, un'opera d'arte totale, la partecipazione delle sezioni Cinema, Teatro, Musica e Danza attraverserà tutto il periodo di esposizione, e sarà corredata da ulteriori attività educative, incontri e dibattiti.

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