La prima volta all'estero di Olympia

Eduard Manet, Olympia, 1863, Musée d'Orsay, Parigi
05/03/2013
Venezia - Compie 150 anni e per l'occasione lascia per la prima volta la Francia la bella Olympia di Édouard Manet. La meta scelta per questo evento è Venezia, dove sarà l'ospite d'onore della mostra dedicata all'artista che la dipinse nel 1863, "Manet. Ritorno a Venezia", che sarà ospitata dalla Fondazione Musei Civici di Venezia dal 24 aprile al 18 agosto prossimi nelle monumentali sale di Palazzo Ducale.
Questa grande mostra, nata dalla collaborazione col Musée D’Orsay di Parigi (sede dalla quale arriverà la maggior parte delle opere che saranno in esposizione) e curata da Stéphane Guégan, con la direzione scientifica di Guy Cogeval e Gabriella Belli, ha come obiettivo mostrare la grande influenza che ebbe sullo stile del giovane Manet la pittura veneziana del Cinquecento con Tiziano, Tintoretto e Lotto.
Accanto a quello principale, il Palazzo Ducale ospiterà, fino al 15 settembre 2013, anche un secondo percorso espositivo: "La Venezia al tempo di Manet nella fotografia dell'epoca", che sarà l'occasione per rievocare l'atmosfera della città lagunare così come la vide l'artista francese durante i suoi due soggiorni qui, nel 1852, quando il campanile di San Marco era ancora sotto la dominazione austriaca, e nel 1874, quando era oramai italiano.
Nicoletta Speltra
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Roma | A Roma dal 5 aprile all'11 maggio
Tullio Crali e l'emozione del volo in una mostra al Palazzo dell'Aeronautica
-
Venezia | Alle Gallerie dell’Accademia fino al 27 luglio
Il Rinascimento e l’invenzione del corpo, un’avventura da rivivere a Venezia
-
Milano | A Milano dal 2 aprile al 3 agosto
Il Novecento e gli Etruschi, un racconto da scoprire alla Fondazione Rovati
-
Mantova | A Mantova fino al 29 giugno
Dal caos al cosmo, una grande mostra per il cinquecentenario di Palazzo Te
-
Roma | A Roma dal 29 marzo al 6 luglio
A Palazzo Merulana i guardiani della memoria e gli scarabei di Matteo Pugliese
-
Perugia | Dal 18 aprile al 6 luglio a Palazzo della Penna – Centro per le Arti Contemporanee
A Perugia l'alfabeto senza parole di Afro, Burri, Capogrossi