Gli appuntamenti per il bicentenario della morte dello scultore

Il 2022 dei Musei Civici di Bassano è nel segno di Canova

Antonio Canova, Ebe, 1817, Gesso, Bassano del Grappa, Museo Civico | Foto: © Slowphoto Studio
 

Samantha De Martin

02/11/2021

Vicenza - Quando, all’indomani del bombardamento alleato su Bassano, il 24 aprile 1945, i frammenti di Ebe - uno dei gessi più affascinanti di Canova - venero raccolti come reliquie, nessuno avrebbe mai immaginato di vedere un giorno la bella coppiera degli dei tornare a nuova vita.

E così questi frammenti, la cui ricomposizione fu ritenuta a lungo impossibile, rimasero nei depositi dei Musei Civici per oltre 70 anni, prima che le nuove tecnologie applicate al restauro permettessero alla mitica Ebe di ritrovare l’antica grazia.
A ridarle vita ha provveduto un innovativo intervento, interamente finanziato dal Rotary Bassano e dal Rotary Asolo Pedemontana, al quale ha collaborato anche il Comune di Forlì, proprietario della versione in marmo di Ebe alla quale il gesso bassanese è collegato.
L’intrigante fanciulla figlia di Zeus e di Era, destinata a mescere il misterioso nettare che donava immortalità ed eterna giovinezza, sarà al centro di uno dei tre grandi appuntamenti della nuova stagione artistica 2021-2022 dei Musei Civici di Bassano del Grappa.


Frammenti della Ebe di Antonio Canova, post 24 aprile 1945. Archivio fotografico - Musei Biblioteca Archivio Bassano del Grappa

Gli scritti di Canova accessibili a tutti
Il primo dei tre eventi, in ordine di tempo, sarà la presentazione pubblica, prevista per il prossimo 9 novembre, della digitalizzazione completa dell’intero Archivio Canoviano conservato nella Biblioteca civica.
Nonostante si definisse “Omo senza lettere”, Canova scriveva in realtà moltissimo, accumulando un epistolario immenso sui più svariati argomenti, da quelli più strettamente legati agli affetti familiari e all’attività professionale fino agli obblighi formali scaturiti dai molteplici incarichi pubblici.
L’intero Fondo Manoscritti di Antonio Canova, patrimonio della Biblioteca Civica di Bassano del Grappa, è adesso on line. Chiunque, nel mondo, potrà visionare, ad alta definizione e nella perfetta cromia originale, le oltre 40mila pagine dei 6658 diversi documenti manoscritti del fondo. Dalle lettere ai diari di viaggio, da un prezzario delle opere al quaderno con le lezioni di inglese, dai sonetti degli estimatori agli appunti, l’archivio, suddiviso per temi e aree, sarà liberamente consultabile su archiviocanova.medialibrary.it.


Antonio Canova, Quaderni di viaggio II, Bassano del Grappa, Biblioteca Civica

“Da questa mole di documenti - spiega il direttore della Biblioteca, Stefano Pagliantini - emerge la personalità di Canova, uomo perfettamente conscio del proprio valore e giustamente dotato di una sicura autostima”.
Il Fondo dei manoscritti di Canova giunse a Bassano, tra il 1852 e il 1857, grazie Giovanni Battista Sartori Canova, fratellastro dello scultore, assieme agli album dei disegni, alla raccolta di incisioni in volume e a gran parte della biblioteca personale dell’artista per la parte di “belle arti”.
Oltre agli scritti, il progetto riguarderà in futuro anche i 1756 disegni custoditi nel Gabinetto delle stampe e dei disegni del Museo Civico e il resto del patrimonio artistico canoviano di proprietà dei Musei Biblioteca Archivio di Bassano del Grappa.

La tecnologia restituisce Ebe alla primitiva bellezza
Anche la seconda iniziativa, attesa dal prossimo 4 dicembre al 30 maggio, sarà nel segno di Canova. La mostra sulla Ebe, a cura di Barbara Guidi e Mario Guderzo, nasce a conclusione del restauro del celebre gesso canoviano conservato a Bassano, per poi approfondire, ripercorrendo il tema della raffigurazione della coppiera degli dei nelle arti figurative, le fonti classiche di Canova.
Sfuggente e intrigante al tempo stesso, il mito di Ebe ha conosciuto, attraverso i secoli, un’alterna fortuna nella cultura occidentale. Citata da Omero e da Esiodo, la fanciulla giunse alle orecchie del maestro di Possagno, profondo conoscitore del classico, che seppe condensare il mito di questa divinità adolescente nell’emblematica immagine della gioventù colta all’apice della sua fiorente bellezza, precisamente in quel fugace momento di perfezione che anticipa l’età adulta.


Angelo Zaffonato e Richard Cosway, Ebe, acquaforte e maniera a granito, Bassano del Grappa, Museo Civico, Gabinetto disegni e stampe

Di Ebe Canova realizzò due differenti versioni. Nella prima, la giovane dea è colta mentre si appresta a mescere l’ambrosia, atterrata su una spumosa nuvola. Nell’altra lo scultore la ritrae mentre appoggia i piedi alla base di un tronco d’albero. Entrambe le versioni, trasposte in marmo, sono il vanto di quattro importanti collezioni pubbliche e private d’Europa: i Musei Statali di Berlino, l’Ermitage di San Pietroburgo, la Collezione Devonshire a Chatsworth e i Musei di San Domenico di Forlì.
Nel Salone Canoviano del Museo bassanese, la Ebe sarà posta in dialogo con la prima versione in gesso, patrimonio della Collezione Papafava. I due capolavori saranno al centro di un percorso suggestivo che evocherà l’alterna fortuna del mito di Ebe nelle arti figurative, dai crateri della Magna Grecia alle pitture antiche.
L’immagine della mitica coppiera degli dei trova eco tanto nel tema delle figure danzanti protagoniste dei disegni e dei monocromi su tela grezza, quanto nei ritratti delle più celebri donne del tempo di Canova (da Elisa Baciocchi Bonaparte a Carolina Murat), fino alle teste ideali nelle quali lo scultore veneto sperimenta infinite variazioni del “bello ideale”.
La mostra dedicherà un focus all’illustrazione del complesso intervento di restauro che ha restituito dignità alla Ebe bassanese.


Cratere a campana apulo, Donna e figura androgina alata, IV sec. a.C., ceramica, Bassano del Grappa, Museo Civico

A Bassano la prima antologica in Italia dedicata a Ruth Orkin
Il terzo appuntamento inserito nell’agenda dei Musei Civici di Bassano è invece un ritorno alla fotografia, con la prima antologica in Italia dedicata a Ruth Orkin. La leggendaria cineasta e fotoreporter statunitense sarà al Museo Civico di Bassano dal 18 Dicembre al 2 Maggio. Le immagini di Ruth Orkin sono intense interpretazioni, sia che immortalino gli illustri volti del mondo hollywoodiano o newyorchese, da Robert Capa a Woody Allen, o che fermino gli attimi di vita ordinaria. Emblematiche le sue immagini riprese perpendicolarmente dalla finestra del suo appartamento sul Central Park o la celeberrima “American Girl in Italy”, icona della fotografia del Novecento.

Nel 2022 una mostra su Canova e l’Europa
La mostra dedicata a Ebe, così come la digitalizzazione dell’intero Archivio Canoviano, danno avvio alle celebrazioni per il secondo Centenario della morte del grande scultore, attese nel 2022.
Ad arricchire l'anniversario saranno anche un convegno internazionale di studi e la grande mostra Canova e l’Europa in programma per l’autunno del 2022.


Ruth Orkin, Jinx and cars, Florence, 1951 © Ruth Orkin Photo Archive

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