Dal 24 febbraio al 2 giugno al Museo Civico

Rinascimento in bianco e nero. A Bassano del Grappa l'arte della stampa veneziana si racconta in una mostra

Jacopo de Barbari, Veduta di Venezia a volo d'uccello, 1500. Venezia, Museo Correr
 

Samantha De Martin

28/11/2023

Vicenza - Gli umanisti le lodavano come “felicissime linee nere”.
Ed in effetti le incisioni furono davvero una parentesi felice dell’arte veneziana. Grazie alle stampe, oggetti immediatamente moltiplicabili, facilmente trasportabili, privi di una precisa considerazione dei confini geografici e linguistici, Venezia si fece crocevia di esperienze artistiche in continuo e tumultuoso aggiornamento, diventando uno scrigno nel quale nacquero e vennero commercializzate alcune delle più affascinanti realizzazioni grafiche ed editoriali di tutto il Rinascimento.
Un percorso di grande impatto visivo ripercorrerà questa fortunata stagione attraverso oltre un centinaio di opere, alcune di formato monumentale, al centro della mostra Rinascimento in bianco e nero. L’arte della stampa a Venezia (1494–1615) in programma dal 24 febbraio al 2 giugno presso il Museo Civico di Bassano del Grappa (Vicenza).



Giuseppe Scolari, Deposizione di Cristo nel sepolcro, Bassano del Grappa, Museo Civico

Le incisioni dialogheranno con i temi fondanti dell’arte veneziana, quali il chiaroscuro tonale, il paesaggio, i teleri, la pittura narrativa, le eleganti figure femminili, coinvolgendo alcuni tra i maggiori artisti del tempo che rivoluzionarono il modo stesso di guardare alla realtà, da Andrea Mantegna ad Aldo Manuzio e Francesco Colonna, da Albrecht Dürer a Marcantonio Raimondi, da Lorenzo Lotto ai grandi poligrafi e stampatori attivi a Venezia sulla metà del XVI secolo.

Il percorso prenderà in considerazione il dialogo tra Tiziano e le botteghe dei suoi innumerevoli incisori, e poi Veronese e Tintoretto, Agostino Carracci, il vicentino Giuseppe Scolari, con il suo segno drammaticamente chiaroscurato che già prelude al Barocco.

“La mostra – anticipa Barbara Guidi, direttrice dei Musei Civici di Bassano del Grappa – ripercorrerà gli alti e innovativi raggiungimenti di quell’arte che fu in grado di dialogare con le conquiste della pittura, quando non addirittura di influenzarla, quasi che l’una fosse lo specchio dell’altra”.


Cornelis Cort (da Tiziano), Maddalena penitente, Bassano del Grappa, Museo Civico

Le ricche collezioni bassanesi, dovute alla straordinaria raccolta della famiglia Remondini, formatasi alla fine del XVIII secolo, saranno oggetto di un’importante campagna di restauro integralmente sostenuta da Save Venice, no profit americana da cinquant’anni dedita alla salvaguardia del patrimonio artistico lagunare.
Oltre che del ricco corpus bassanese di incisioni, la mostra si avvarrà di prestiti concessi da raccolte pubbliche e private, dalla Biblioteca Nazionale Marciana alla Fondazione Giorgio Cini, dall’Accademia di Belle Arti e la Scuola Grande di San Marco di Venezia alla Biblioteca Palatina di Parma.
Rinascimento in bianco e nero. L’arte della stampa a Venezia (1494–1615) sarà l’occasione per riportare all’attenzione di pubblico e studiosi un capitolo straordinariamente riccodell’arte europea offrendo il pretesto di un significativo aggiornamento degli studi, a distanza di alcuni decenni dalle memorabili esposizioni The Reinassance Print e The Genius of Venice.


Cornelis Cort (da Tiziano), Tarquinio e Lucrezia. Bassano del Grappa, Museo Civico

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