Il 14 e il 15 maggio con prenotazione obbligatoria
A Viterbo si aprono le stanze mai viste di Palazzo Chigi
![](http://www.arte.it/foto/600x450/c8/48479-Antonio_Tempesta-Studiolo_del_Pappagallo.jpg)
Antonio Tempesta, Studiolo del Pappagallo, Palazzo Chigi, Viterbo
La Redazione
10/05/2016
Viterbo - Alla scoperta dei gioielli della Tuscia
Il cortile loggiato dove sorge l’edicola che custodisce una Madonna con Bambino benedicente dipinta da Antonio del Massaro, detto il Pastura; la loggia, il salone di rappresentanza, la sala di Afrodite e quella di San Paolo, lo studiolo del pappagallo e la cappella; e ancora le botteghe e le cucine al piano terra.
Saranno questi gli ambienti che il pubblico potrà ammirare per la prima volta nel centro storico di Viterbo nel weekend del 14 e 15 maggio, quando un programma di visite guidate condurrà alla scoperta delle straordinarie sale affrescate di Palazzi Chigi, residenza della nobile famiglia di mecenati che protesse Raffaello.
L'itinerario dentro e fuori dal Palazzo
Dopo aver ammirato la ricca varietà di stemmi, figure mitologiche, paesaggi, scene bibliche e divinità che decorano pareti e soffitti dell’elegante dimora che chiamò all’opera alcuni tra gli esponenti più importanti del Cinquecento e del Manierismo italiano, i visitatori potranno seguire la guida in una passeggiata alla scoperta di monumenti e luoghi prossimi all’edificio come il Banco fondato dai Chigi e la Cappella di Palazzo dei Priori, affrescata dalle stesse mani che impreziosirono Palazzo Chigi.
Informazioni
Il costo del biglietto è di 10 euro (gratis i bambini fino ai 10 anni), la prenotazione è obbligatoria (info@visitarelatuscia.it) e i turni previsti nelle due giornate partiranno alle 10:30, alle 15:00 e alle 17:00 con gruppi di massimo 20 persone.
Il cortile loggiato dove sorge l’edicola che custodisce una Madonna con Bambino benedicente dipinta da Antonio del Massaro, detto il Pastura; la loggia, il salone di rappresentanza, la sala di Afrodite e quella di San Paolo, lo studiolo del pappagallo e la cappella; e ancora le botteghe e le cucine al piano terra.
Saranno questi gli ambienti che il pubblico potrà ammirare per la prima volta nel centro storico di Viterbo nel weekend del 14 e 15 maggio, quando un programma di visite guidate condurrà alla scoperta delle straordinarie sale affrescate di Palazzi Chigi, residenza della nobile famiglia di mecenati che protesse Raffaello.
L'itinerario dentro e fuori dal Palazzo
Dopo aver ammirato la ricca varietà di stemmi, figure mitologiche, paesaggi, scene bibliche e divinità che decorano pareti e soffitti dell’elegante dimora che chiamò all’opera alcuni tra gli esponenti più importanti del Cinquecento e del Manierismo italiano, i visitatori potranno seguire la guida in una passeggiata alla scoperta di monumenti e luoghi prossimi all’edificio come il Banco fondato dai Chigi e la Cappella di Palazzo dei Priori, affrescata dalle stesse mani che impreziosirono Palazzo Chigi.
Informazioni
Il costo del biglietto è di 10 euro (gratis i bambini fino ai 10 anni), la prenotazione è obbligatoria (info@visitarelatuscia.it) e i turni previsti nelle due giornate partiranno alle 10:30, alle 15:00 e alle 17:00 con gruppi di massimo 20 persone.
COMMENTI
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Roma | Ogni giovedì dalle 20 alle 24
Una notte al Colosseo. Al via le visite by night
-
Milano | Gli appuntamenti aspettando il 7 dicembre
A suon di musica verso la Grande Brera, un sogno lungo cinquant'anni
-
Firenze | Simone Verde annuncia le prossime novità dei musei fiorentini
Dalla riapertura del Corridoio vasariano a un grande progetto di moda. Ultime novità dagli Uffizi del futuro
-
Roma | Dal 3 luglio al Museo Nazionale Romano e a Palazzo delle Esposizioni
Tra cultura europea e fascino preispanico. A Roma il doppio dialogo di Javier Marín
-
Verbano-Cusio-Ossola | Dal 18 luglio al 25 gennaio a Palazzo San Francesco
I tempi del bello. Da Guido Reni a Magritte, a Domodossola i grandi maestri a confronto con il mondo classico
-
Ferrara | Dal 12 ottobre la seconda tappa di un grande progetto
Rinascimento a Ferrara. Viaggio alla corte degli Estensi