Palazzina di Caccia di Stupinigi – Museo dell'Arte e dell'Ammobiliamento
Torino, Piazza Principe Amedeo 7
- Indirizzo: Piazza Principe amedeo 7
- E-Mail: stupinigi@ordinemauriziano.it
- Telefono: +39 011 6200634
- E-Mail prenotazioni: biglietteria.stupinigi@ordinemauriziano.it
- Apertura: da martedì a venerdì 10-17.30
Sabato, domenica e festivi 10-18.30
ultimo ingresso mezz'ora prima della chiusura. - Costo: intero 12 €
Ridotto 8 €
Gratuito sotto i 6 anni
Per ulteriori informazioni su offerte speciali, tariffe scontate e agevolazioni si consiglia di consultare il sito web o di contattare l'ufficio informazioni. - Trasporti: Raggiungere la stazione Lingotto con le linee SFM 1, 2, 4, 6, 7. da qui prendere l'autobus 41 fino alla fermata Stupinigi.
DESCRIZIONE:
Il complesso barocco fu edificato Filippo Juvarra (1729) per le battute di caccia di Vittorio Amedeo II e la Statua del Cervo sulla cupola ne ricorda la destinazione venatoria. Il salone d'onore è il nucleo centrale da cui partono i quattro bracci a forma di croce di Sant'Andrea, mentre le ali settentrionali con gli appartamenti destinati alla corte furono realizzate da Benedetto Alfieri (1739). L'edificio è gestito dall'ordine Mauriziano e ospita il Museo dell'Arte e dell'Ammobiliamentoche conserva dipinti, arredi originari della palazzina e di altre residenze sabaude. Nel 2004 vennero rubati dal museo 27 oggetti e quattro dipinti, tutti fortunatamente recuperati in buone condizioni l’anno successivo nei pressi di Villastellone, località a poca distanza da Torino.
Il complesso barocco fu edificato Filippo Juvarra (1729) per le battute di caccia di Vittorio Amedeo II e la Statua del Cervo sulla cupola ne ricorda la destinazione venatoria. Il salone d'onore è il nucleo centrale da cui partono i quattro bracci a forma di croce di Sant'Andrea, mentre le ali settentrionali con gli appartamenti destinati alla corte furono realizzate da Benedetto Alfieri (1739). L'edificio è gestito dall'ordine Mauriziano e ospita il Museo dell'Arte e dell'Ammobiliamentoche conserva dipinti, arredi originari della palazzina e di altre residenze sabaude. Nel 2004 vennero rubati dal museo 27 oggetti e quattro dipinti, tutti fortunatamente recuperati in buone condizioni l’anno successivo nei pressi di Villastellone, località a poca distanza da Torino.
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