Alice Padovani. Ecdysis. Economics of mutation
Opera di Alice Padovani
Dal 7 October 2021 al 28 October 2021
Milano
Luogo: Amy-d Arte Spazio
Indirizzo: Via Lovanio 6
Curatori: Livia Savorelli
Telefono per informazioni: +39.02.654872
E-Mail info: info@amyd.it
Sito ufficiale: http://www.amyd.it
La galleria di ricerca Amy-D Arte Spazio di Milano presenta, dal 7 al 28 ottobre, la personale di Alice Padovani, vincitrice del premio speciale Amy-d Arte Spazio ad Arteam Cup 2019.
Il progetto espositivo economART dal titolo Ecdysis. Economics of mutation, a cura di Livia Savorelli, è da concepire come un racconto diffuso e rizomatico intorno alla tematica del cambiamento – concepito come metamorfosi di stato fisico e metafisico – che si sviluppa negli spazi della galleria, attraversando idealmente la totalità della poetica dell’artista modenese che spazia dal disegno all’installazione, dalla fotografia alla performance.
In effetti Ecdysis, letteralmente “fare la muta”, indica espressamente un cambiamento che a partire dallo strato più materiale ed esterno, la pelle, muove verso quello più profondo, che resta per lo più nascosto dalla struttura e talvolta dalle resistenze morali. Un processo di mutazione, che prendendo a modello la metamorfosi della forma nel mondo animale, assume una connotazione più ampia che a partire dall’artista – la prima ad attivare su se stessa questo processo di distruzione, cambiamento e nuova nascita (emblematica in tal senso la serie fotografica Deimatico, realizzata in collaborazione con Massimiliano Camellini e scelta come immagine guida della mostra) – si estende idealmente a tutta l’umanità, manifestando l’urgenza di un’evoluzione, i cui resti sono abbandonati in favore di un corpo rinnovato, in una combinazione programmata o istintiva di distruzione e di crescita.
Il giorno dell’opening, giovedì 7 ottobre, è inoltre prevista un’azione performativa di Alice Padovani. Con (1) 1 performance per 3 movimenti di transizione, il cui sonoro è realizzato dalla band Le Piccole Morti, l’artista muove proprio dal cambiamento di stato e forma, attraverso tre movimenti che agiscono sulle tre forme transitorie del corpo di un insetto: le uova, la larva e il coleottero.
ALICE PADOVANI
Nata nel 1979 a Modena, dove vive e lavora. Laureata in Filosofia e in Arti Visive, dalla metà degli Anni ‘90 al 2012 si forma e lavora come attrice e regista nell’ambito del teatro contemporaneo. Il suo linguaggio espressivo spazia dal disegno, all’installazione e alla performance.
Fondendo la spontaneità dell’impulso creativo, al rigore del metodo scientifico, Alice Padovani propone nelle sue opere frammenti di una natura decontestualizzata e crea collezioni che sono, al contempo, cumuli e tracce: nature morte in cui fragilità e solidità giocano con la loro stessa materia e dove il tempo sembra aver perduto il proprio diritto di corruzione. Elementi vegetali e animali dialogano assieme ad altri objets trouvés nel tentativo di instaurare un equilibrio tra l’effimero del corpo organico e la solidità della forma inorganica.
Il rapporto con l’elemento naturale è ben spiegato in queste parole estratte da una recente intervista all’artista «la natura rappresenta per me il regno della molteplicità, del sensibile e della contraddizione perché in grado di suscitare sentimenti di gioia e disperazione, di dolore e di piacere. È vita e morte che si rincorrono in modo perpetuo del tutto fine a sé stesso, e ritrovandomi perfettamente nelle parole di Tolstoj, “già lo conosco, non cerco di sciogliere il nodo, ma mi accontento di questa oscillazione”». La natura è dunque un’entità da frequentare quotidianamente e “riclassificare” in maniera tutt’altro che scientifica, seguendo soprattutto il filo del tempo e dell’emotività.
Le sue opere sono state esposte in mostre personali, collettive e fiere d’arte a carattere nazionale e internazionale ricevendo numerosi premi e riconoscimenti. Nel 2019: il Premio Umberto Mortari come sostegno alla carriera - London Artrooms Awards, il Premio residenza Fonderia Artistica Versiliese - London Artrooms Awards, il Premio residenza Festival for the Earth e il Premio speciale Galleria Amy D Spazio Arte Milano ad Arteam Cup 2019; nel 2018: Primo premio Scultura - Premio Nocivelli 2018, Premio speciale Galleria Guidi&Schoen - Arteam Cup 2018, Biafarin honor award - Arte Laguna Prize, Paratissima Talent Prize - Paratissima Bologna.
I suoi lavori fanno parte di alcune importanti collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.
Il progetto espositivo economART dal titolo Ecdysis. Economics of mutation, a cura di Livia Savorelli, è da concepire come un racconto diffuso e rizomatico intorno alla tematica del cambiamento – concepito come metamorfosi di stato fisico e metafisico – che si sviluppa negli spazi della galleria, attraversando idealmente la totalità della poetica dell’artista modenese che spazia dal disegno all’installazione, dalla fotografia alla performance.
In effetti Ecdysis, letteralmente “fare la muta”, indica espressamente un cambiamento che a partire dallo strato più materiale ed esterno, la pelle, muove verso quello più profondo, che resta per lo più nascosto dalla struttura e talvolta dalle resistenze morali. Un processo di mutazione, che prendendo a modello la metamorfosi della forma nel mondo animale, assume una connotazione più ampia che a partire dall’artista – la prima ad attivare su se stessa questo processo di distruzione, cambiamento e nuova nascita (emblematica in tal senso la serie fotografica Deimatico, realizzata in collaborazione con Massimiliano Camellini e scelta come immagine guida della mostra) – si estende idealmente a tutta l’umanità, manifestando l’urgenza di un’evoluzione, i cui resti sono abbandonati in favore di un corpo rinnovato, in una combinazione programmata o istintiva di distruzione e di crescita.
Il giorno dell’opening, giovedì 7 ottobre, è inoltre prevista un’azione performativa di Alice Padovani. Con (1) 1 performance per 3 movimenti di transizione, il cui sonoro è realizzato dalla band Le Piccole Morti, l’artista muove proprio dal cambiamento di stato e forma, attraverso tre movimenti che agiscono sulle tre forme transitorie del corpo di un insetto: le uova, la larva e il coleottero.
ALICE PADOVANI
Nata nel 1979 a Modena, dove vive e lavora. Laureata in Filosofia e in Arti Visive, dalla metà degli Anni ‘90 al 2012 si forma e lavora come attrice e regista nell’ambito del teatro contemporaneo. Il suo linguaggio espressivo spazia dal disegno, all’installazione e alla performance.
Fondendo la spontaneità dell’impulso creativo, al rigore del metodo scientifico, Alice Padovani propone nelle sue opere frammenti di una natura decontestualizzata e crea collezioni che sono, al contempo, cumuli e tracce: nature morte in cui fragilità e solidità giocano con la loro stessa materia e dove il tempo sembra aver perduto il proprio diritto di corruzione. Elementi vegetali e animali dialogano assieme ad altri objets trouvés nel tentativo di instaurare un equilibrio tra l’effimero del corpo organico e la solidità della forma inorganica.
Il rapporto con l’elemento naturale è ben spiegato in queste parole estratte da una recente intervista all’artista «la natura rappresenta per me il regno della molteplicità, del sensibile e della contraddizione perché in grado di suscitare sentimenti di gioia e disperazione, di dolore e di piacere. È vita e morte che si rincorrono in modo perpetuo del tutto fine a sé stesso, e ritrovandomi perfettamente nelle parole di Tolstoj, “già lo conosco, non cerco di sciogliere il nodo, ma mi accontento di questa oscillazione”». La natura è dunque un’entità da frequentare quotidianamente e “riclassificare” in maniera tutt’altro che scientifica, seguendo soprattutto il filo del tempo e dell’emotività.
Le sue opere sono state esposte in mostre personali, collettive e fiere d’arte a carattere nazionale e internazionale ricevendo numerosi premi e riconoscimenti. Nel 2019: il Premio Umberto Mortari come sostegno alla carriera - London Artrooms Awards, il Premio residenza Fonderia Artistica Versiliese - London Artrooms Awards, il Premio residenza Festival for the Earth e il Premio speciale Galleria Amy D Spazio Arte Milano ad Arteam Cup 2019; nel 2018: Primo premio Scultura - Premio Nocivelli 2018, Premio speciale Galleria Guidi&Schoen - Arteam Cup 2018, Biafarin honor award - Arte Laguna Prize, Paratissima Talent Prize - Paratissima Bologna.
I suoi lavori fanno parte di alcune importanti collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.
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