Magdalena Suarez Frimkess. Drawings

Magdalena Suarez Frimkess, Untitled, 2021. Silver gelatin print, 22 x 28 cm. (unframed), 32 x 38,5 x 4 cm. (framed)
Dal 21 November 2021 al 9 January 2022
Milano
Luogo: kaufmann repetto
Indirizzo: Via di Porta Tenaglia 7
Orari: da martedì a sabato 11-19.30
Telefono per informazioni: +39 02 72094331
E-Mail info: info@kaufmannrepetto.com
Sito ufficiale: http://www.kaufmannrepetto.com
In occasione della nuova mostra di Magdalena Suarez Frikess, Irina Zucca Alessandrelli, curatrice della Collezione Ramo intervista l’artista riguardo i suoi disegni:
Qual è la tua relazione con il disegno? Possiamo considerarlo come una tua pratica quotidiana?
Quando è stata la tua prima mostra di disegni? Ho iniziato a disegnare all’età di sette anni. Ero a scuola e le suore si accorsero che ero molto abile. Quindi da ragazza in Venezuela ho iniziato a prendere lezioni di disegno, principalmente nature morte e paesaggi. Poi mi sono sposata e trasferita in Cile, dove ho trovato un buon maestro, che arrivava dalla Yale University. Non so se hai mai sentito parlare di Josef Albers. Lui è stato un grande maestro anche per me, insegnava anche teoria del colore.
Direi che ho provato a disegnare durante tutta la mia vita quando ne avevo la possibilità, ma avevo anche i bambini da crescere. Mi sono sposata in Cile: ero impegnata a fare la mamma, cercavo sempre però di dedicarmi anche al disegno. Mi viene da dire che sono nata per questo. Poi sono arrivata negli Stati Uniti grazie a una borsa di studio e dopo di che iniziò la mia soap opera: la mia vita là, in Cile, si è interrotta. Sono venuta negli Stati Uniti e mi sono sposata con Michael [Frimkess], anche lui artista. Non sapevo niente di ceramiche prima di Michael, quindi il disegno è arrivato prima.
Lui realizzava le ceramiche e io ci disegnavo sopra. Il disegno è più veloce, invece la ceramica richiede un processo lento. Per questo a volte riesco a sviluppare le idee più velocemente con la penna. Questo è il motivo per cui disegno: ho un’idea e la metto giù immediatamente.
Hai mai guardato l’arte Italiana dell’ultimo secolo come fonte d’ispirazione del tuo lavoro?
Beh, so che uno dei miei antenati è stato un poeta e si chiamava Portantini. Non so se c’è una connessione tra la poesia e l’arte. La mia famiglia si chiedeva da dove arrivassero le mie abilità, non c’era nessuno che fosse un pittore. Quindi erano un po’ perplessi a riguardo, poi hanno scoperto che il mio bis-bis-nonno si chiamava Portantini: era italiano.
Come mai hai scelto questo disegno di Carla Accardi? Conoscevi già l’artista?
Ne ho scelto uno ma senza nemmeno pensarci due volte, per caso. Come scelgo i soggetti da disegnare ogni giorno, casualmente: senza prestare troppa attenzione.
Nata a Caracas (Venezuela), nel 1929, Magdalena Suarez Frimkess vive e lavora dagli anni Sessanta a Venice Beach, in California. Le sue opere sono state esposte al MAK Center for Art and Architecture alla Schindler House (2017); White Columns, New York (2014) e nel 2014 all’Hammer Museum Biennial, “Made in Los Angeles”. I lavori di Suarez Frimkess sono inclusi, tra le altre, nelle collezioni Hammer Museum of Art, Los Angeles; Huntington Library, Art Collections; Botanical Gardens, San Marino; Los Angeles County Museum of Art (LACMA) e Museum of Arts and Design, New York. Nel 2023 sarà protagonista di una grande retrospettiva al LACMA di Los Angeles.
Alcuni disegni di questa mostra saranno utilizzati nella prossima collezione di Marni, in continuità con una precentende collaborazione iniziata nella primavera/estate 2018, con opere di Suarez Frimkess per il ready-to-wear uomo e donna.
Qual è la tua relazione con il disegno? Possiamo considerarlo come una tua pratica quotidiana?
Quando è stata la tua prima mostra di disegni? Ho iniziato a disegnare all’età di sette anni. Ero a scuola e le suore si accorsero che ero molto abile. Quindi da ragazza in Venezuela ho iniziato a prendere lezioni di disegno, principalmente nature morte e paesaggi. Poi mi sono sposata e trasferita in Cile, dove ho trovato un buon maestro, che arrivava dalla Yale University. Non so se hai mai sentito parlare di Josef Albers. Lui è stato un grande maestro anche per me, insegnava anche teoria del colore.
Direi che ho provato a disegnare durante tutta la mia vita quando ne avevo la possibilità, ma avevo anche i bambini da crescere. Mi sono sposata in Cile: ero impegnata a fare la mamma, cercavo sempre però di dedicarmi anche al disegno. Mi viene da dire che sono nata per questo. Poi sono arrivata negli Stati Uniti grazie a una borsa di studio e dopo di che iniziò la mia soap opera: la mia vita là, in Cile, si è interrotta. Sono venuta negli Stati Uniti e mi sono sposata con Michael [Frimkess], anche lui artista. Non sapevo niente di ceramiche prima di Michael, quindi il disegno è arrivato prima.
Lui realizzava le ceramiche e io ci disegnavo sopra. Il disegno è più veloce, invece la ceramica richiede un processo lento. Per questo a volte riesco a sviluppare le idee più velocemente con la penna. Questo è il motivo per cui disegno: ho un’idea e la metto giù immediatamente.
Hai mai guardato l’arte Italiana dell’ultimo secolo come fonte d’ispirazione del tuo lavoro?
Beh, so che uno dei miei antenati è stato un poeta e si chiamava Portantini. Non so se c’è una connessione tra la poesia e l’arte. La mia famiglia si chiedeva da dove arrivassero le mie abilità, non c’era nessuno che fosse un pittore. Quindi erano un po’ perplessi a riguardo, poi hanno scoperto che il mio bis-bis-nonno si chiamava Portantini: era italiano.
Come mai hai scelto questo disegno di Carla Accardi? Conoscevi già l’artista?
Ne ho scelto uno ma senza nemmeno pensarci due volte, per caso. Come scelgo i soggetti da disegnare ogni giorno, casualmente: senza prestare troppa attenzione.
Nata a Caracas (Venezuela), nel 1929, Magdalena Suarez Frimkess vive e lavora dagli anni Sessanta a Venice Beach, in California. Le sue opere sono state esposte al MAK Center for Art and Architecture alla Schindler House (2017); White Columns, New York (2014) e nel 2014 all’Hammer Museum Biennial, “Made in Los Angeles”. I lavori di Suarez Frimkess sono inclusi, tra le altre, nelle collezioni Hammer Museum of Art, Los Angeles; Huntington Library, Art Collections; Botanical Gardens, San Marino; Los Angeles County Museum of Art (LACMA) e Museum of Arts and Design, New York. Nel 2023 sarà protagonista di una grande retrospettiva al LACMA di Los Angeles.
Alcuni disegni di questa mostra saranno utilizzati nella prossima collezione di Marni, in continuità con una precentende collaborazione iniziata nella primavera/estate 2018, con opere di Suarez Frimkess per il ready-to-wear uomo e donna.
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