Visser le ninfe...Vissero
Dal 04 Novembre 2023 al 27 Gennaio 2024
Campello sul Clitunno | Perugia
Luogo: MAD - Museo Arte e Design dell’Umbria
Indirizzo: S.S. Flaminia km. 138
Orari: da Lunedì a Sabato 9 –13 / 15:30–17:30
Curatori: Anna Maria Panzera
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0743 521105
E-Mail info: campello@loretiarredamenti.it
Sito ufficiale: http://www.madumbriamuseum.it
Sabato 4 novembre 2023, alle ore 17, presso il MAD Museo Arte e Design dell’Umbria di Campello sul Clitunno si inaugura la mostra Visser le Ninfe, Vissero...a cura di Anna Maria Panzera. La mostra presenta il lavoro recente di tre artiste Carolyn Angus, Georgina Spengler e Edith Urban.
Invitate nelle sale del grande edificio dedicato all’arte e al design, le tre protagoniste hanno scelto un concept ispirato innanzi tutto dalla natura unica, contemporanea e mitologica insieme, che lo circonda e lo sostanzia: contemporanea, perché il luogo nasce dall’aspirazione dei suoi ideatori a farne un motore di cultura e ricerca, di sperimentazioni e creatività all’avanguardia; mitologica, perché fortemente connotato dalle ricchezze naturalistiche dell’intorno che, se per gli antichi erano sede di divinità fluviali – ninfe oracolari che risiedevano sulle rive del Clitunno – hanno poi ispirato poeti, artisti e pensatori.
È stato spontaneo, quindi, lasciare che uno dei versi di Giosuè Carducci, espressamente dedicato alle fonti del Clitunno, diventasse il titolo dell’esposizione, lasciando che a esso si legassero poi le suggestioni provenienti da altri autori (Roberto Calasso fra i primi e, andando a ritroso nel tempo, Aby Warburg, solo per fare due esempi fra i molti). Questi incontrano anche le ricerche specifiche delle artiste e della curatrice coinvolte, le quali esporranno le proprie opere, alla ricerca del femminile dell’arte e del pensiero, anche in relazione con la natura evocata dallo spazio circostante.
Carolyn Angus ha frequentato la Glasgow School of Art, in Scozia, nel Regno Unito, ottenendo un diploma post-laurea in Belle Arti. Ha conseguito il MFA presso la Tyler School of Art, Temple University, Philadelphia, USA nel 1990. Carolyn usa il gesto ripetuto del ‘mark making’ per creare testimonianze dell'insistenza della vita. La sua arte è spesso effimera e vive con leggerezza nel mondo. Immersa nel processo di disegno, produce installazioni ‘site-specific’ su larga scala che fanno riferimento alle tracce della nostra esistenza. Ha studi sia in Finlandia che a Roma. Le sue mostre recenti includono: 2023 Inter Sidera Versor Temple University Gallery, Roma; 2022 Remanso Ex-Cartiera Latina Roma; 2021 Tendenze Attualizzanti, Trevi, Umbria; 2020 Kultur på Ladugårdvinden, Raseborg, Finlandia; 2019, Discovery Art Fair, Francoforte, Germania; 2019 Atelier nel progetto Macro Asilo, MACRO, Roma; 2019 Approaches’ Il Laboratoio, Roma; 2018 Temporal Bandwith, Studio YES, Roma; 2017 Residenza di un mese presso Arteles Creative Centre, Finlandia.
Georgina Spengler nasce ad Atene (Grecia) nel 1959. All'età di otto anni si trasferisce con la famiglia negli Stati Uniti e successivamente in Olanda dove ha inizio il suo interesse per la pittura e
frequenta la Frije Accademie a Den Haag. Si trasferisce a Parigi frequentando per un anno all'Ecole des Beaux Arts. Tornata negli Stati Uniti studia alla School of Fine Arts della Boston University (Boston, MA) e alla Corcoran School of Art di Washington DC dove completa gli studi accademici.
Nel 1982 si trasferisce stabilmente a Roma. Da allora espone con continuità partecipando sia a mostre collettive che personali, in Italia e all'estero. Tra gli eventi più recenti: 2023 [in]ter [side]era versor Temple University Gallery of Art, Roma, con Edith Urban e Carolyn Angus a cura di Anna Maria Panzera e Shara Wasserman; 2021 Residenza di due mesi ad ArtBellwald, Bellwald, Svizzera sponsorizzato dal Cantone di Valais e ArtBellwald; 2019 Un Certain Regard con Edith Urban e Daniela Monaci a cura di Tiziana Musi e Cristian Stanescu La Nube di OOrt, Roma; 2019 Atelier nel progetto MacroAsilo, MACRO, Roma; 2019 Miscellanea l’esercizio dell’arte Capitolo 7- Il Segno dell’Acqua MAC Maja Arte Contemporanea a cura di Diana Maja Titonel; 2018 Thalassa |Ouranos MAC Maja Arte Contemporanea, Roma; 2017 Cisterns and Wells Samara Gallery, Houston; 2017 Rare Fare con Serafino Amato, Hyunnart Studio, Roma.
Edith Urban, nata nel 1956, vive e lavora a Roma dal 2003. I suoi lavori, essenzialmente monocromatici, presentano per lo più una struttura ritmica, e spesso contengono anche elementi scritti, tracce di versi decontestualizzati di riflessioni o poesie o di una canzone pop, talvolta anche solo linee orizzontali o segni astratti. Nella superficie questi frammenti si affermano inevitabilmente come elementi grafici importanti, in parte leggibili - ma a volte la loro presenza rimane apologetica. Questo suo approccio riflette sia i primi studi letterari di Urban all'Università di Magonza (1974-81), sia i studi all'Accademia di Belle Arti “Staedel” di Francoforte con l'artista viennese Hermann Nitsch (1995-97), che allora teneva lì la cattedra di Arte Interdisciplinare. Membro della Professional Association of Fine Artists, della Bellevue Art Association e della KM 570 Art Association. Progetti espositivi degli ultimi 10 anni: 2023 inside - mi sposto tra le stelle (con Georgina Spengler e Carolyn Angus)| Temple gallery, Roma; 2022 un'artista | un'opera, Fondazione Scelsi, Roma (p); 2021 le altre opere, Museo Napoleonico, Roma; 2020 sketch, Galleria La Nuova Pesa, Roma; 2019 un certain regard (con Georgina Spengler e Daniela Monaci), Galleria La Nube di Oort, Roma; DiscoveryArt Fair, Francoforte; Atelier#1, MACROAsilo, Roma; stille, Kunstverein RheinMain (p) || 2016 tra le righe, Galleria Miralli, Viterbo (p); 2015 cosa credi che vedrei se potessi allontanarmi da me?, Galleria Centro Luigi di Sarro, Roma (p), side by side (con Massimo Ruiu), Galleria Monty, Roma, il mito sepolto, Museo dei Brettii, Cosenza; 2013 io sono un'altra, Galleria La nube di Oort, Roma e Galleria Vertigo Arte, Cosenza (con Sandra Heinz); 2012 seconda edizione, Colonia210, Spinnerei, Lipsia (con Georgina Spengler), maria und marie, Kunstverein Germersheim (p).
Invitate nelle sale del grande edificio dedicato all’arte e al design, le tre protagoniste hanno scelto un concept ispirato innanzi tutto dalla natura unica, contemporanea e mitologica insieme, che lo circonda e lo sostanzia: contemporanea, perché il luogo nasce dall’aspirazione dei suoi ideatori a farne un motore di cultura e ricerca, di sperimentazioni e creatività all’avanguardia; mitologica, perché fortemente connotato dalle ricchezze naturalistiche dell’intorno che, se per gli antichi erano sede di divinità fluviali – ninfe oracolari che risiedevano sulle rive del Clitunno – hanno poi ispirato poeti, artisti e pensatori.
È stato spontaneo, quindi, lasciare che uno dei versi di Giosuè Carducci, espressamente dedicato alle fonti del Clitunno, diventasse il titolo dell’esposizione, lasciando che a esso si legassero poi le suggestioni provenienti da altri autori (Roberto Calasso fra i primi e, andando a ritroso nel tempo, Aby Warburg, solo per fare due esempi fra i molti). Questi incontrano anche le ricerche specifiche delle artiste e della curatrice coinvolte, le quali esporranno le proprie opere, alla ricerca del femminile dell’arte e del pensiero, anche in relazione con la natura evocata dallo spazio circostante.
Carolyn Angus ha frequentato la Glasgow School of Art, in Scozia, nel Regno Unito, ottenendo un diploma post-laurea in Belle Arti. Ha conseguito il MFA presso la Tyler School of Art, Temple University, Philadelphia, USA nel 1990. Carolyn usa il gesto ripetuto del ‘mark making’ per creare testimonianze dell'insistenza della vita. La sua arte è spesso effimera e vive con leggerezza nel mondo. Immersa nel processo di disegno, produce installazioni ‘site-specific’ su larga scala che fanno riferimento alle tracce della nostra esistenza. Ha studi sia in Finlandia che a Roma. Le sue mostre recenti includono: 2023 Inter Sidera Versor Temple University Gallery, Roma; 2022 Remanso Ex-Cartiera Latina Roma; 2021 Tendenze Attualizzanti, Trevi, Umbria; 2020 Kultur på Ladugårdvinden, Raseborg, Finlandia; 2019, Discovery Art Fair, Francoforte, Germania; 2019 Atelier nel progetto Macro Asilo, MACRO, Roma; 2019 Approaches’ Il Laboratoio, Roma; 2018 Temporal Bandwith, Studio YES, Roma; 2017 Residenza di un mese presso Arteles Creative Centre, Finlandia.
Georgina Spengler nasce ad Atene (Grecia) nel 1959. All'età di otto anni si trasferisce con la famiglia negli Stati Uniti e successivamente in Olanda dove ha inizio il suo interesse per la pittura e
frequenta la Frije Accademie a Den Haag. Si trasferisce a Parigi frequentando per un anno all'Ecole des Beaux Arts. Tornata negli Stati Uniti studia alla School of Fine Arts della Boston University (Boston, MA) e alla Corcoran School of Art di Washington DC dove completa gli studi accademici.
Nel 1982 si trasferisce stabilmente a Roma. Da allora espone con continuità partecipando sia a mostre collettive che personali, in Italia e all'estero. Tra gli eventi più recenti: 2023 [in]ter [side]era versor Temple University Gallery of Art, Roma, con Edith Urban e Carolyn Angus a cura di Anna Maria Panzera e Shara Wasserman; 2021 Residenza di due mesi ad ArtBellwald, Bellwald, Svizzera sponsorizzato dal Cantone di Valais e ArtBellwald; 2019 Un Certain Regard con Edith Urban e Daniela Monaci a cura di Tiziana Musi e Cristian Stanescu La Nube di OOrt, Roma; 2019 Atelier nel progetto MacroAsilo, MACRO, Roma; 2019 Miscellanea l’esercizio dell’arte Capitolo 7- Il Segno dell’Acqua MAC Maja Arte Contemporanea a cura di Diana Maja Titonel; 2018 Thalassa |Ouranos MAC Maja Arte Contemporanea, Roma; 2017 Cisterns and Wells Samara Gallery, Houston; 2017 Rare Fare con Serafino Amato, Hyunnart Studio, Roma.
Edith Urban, nata nel 1956, vive e lavora a Roma dal 2003. I suoi lavori, essenzialmente monocromatici, presentano per lo più una struttura ritmica, e spesso contengono anche elementi scritti, tracce di versi decontestualizzati di riflessioni o poesie o di una canzone pop, talvolta anche solo linee orizzontali o segni astratti. Nella superficie questi frammenti si affermano inevitabilmente come elementi grafici importanti, in parte leggibili - ma a volte la loro presenza rimane apologetica. Questo suo approccio riflette sia i primi studi letterari di Urban all'Università di Magonza (1974-81), sia i studi all'Accademia di Belle Arti “Staedel” di Francoforte con l'artista viennese Hermann Nitsch (1995-97), che allora teneva lì la cattedra di Arte Interdisciplinare. Membro della Professional Association of Fine Artists, della Bellevue Art Association e della KM 570 Art Association. Progetti espositivi degli ultimi 10 anni: 2023 inside - mi sposto tra le stelle (con Georgina Spengler e Carolyn Angus)| Temple gallery, Roma; 2022 un'artista | un'opera, Fondazione Scelsi, Roma (p); 2021 le altre opere, Museo Napoleonico, Roma; 2020 sketch, Galleria La Nuova Pesa, Roma; 2019 un certain regard (con Georgina Spengler e Daniela Monaci), Galleria La Nube di Oort, Roma; DiscoveryArt Fair, Francoforte; Atelier#1, MACROAsilo, Roma; stille, Kunstverein RheinMain (p) || 2016 tra le righe, Galleria Miralli, Viterbo (p); 2015 cosa credi che vedrei se potessi allontanarmi da me?, Galleria Centro Luigi di Sarro, Roma (p), side by side (con Massimo Ruiu), Galleria Monty, Roma, il mito sepolto, Museo dei Brettii, Cosenza; 2013 io sono un'altra, Galleria La nube di Oort, Roma e Galleria Vertigo Arte, Cosenza (con Sandra Heinz); 2012 seconda edizione, Colonia210, Spinnerei, Lipsia (con Georgina Spengler), maria und marie, Kunstverein Germersheim (p).
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