Le ceramiche di Caterina Sforza

Le ceramiche di Caterina Sforza, Rocca Sforzesca, Riolo Terme
Dal 14 April 2013 al 12 May 2013
Riolo Terme | Ravenna
Luogo: Rocca Sforzesca
Indirizzo: Riolo Terme
Telefono per informazioni: +39 339 1228409
Sito ufficiale: http://www.francomorini.it/
Dal 13 aprile al 12 maggio Gianfranco Morini espone gli ultimi lavori alla Rocca Sforzesca di Riolo Terme dal titolo. «Le ceramiche di Caterina Sforza» che ovviamente con la Leonessa di Romagna nulla hanno a che fare. Una grande installazione composta da circa 80 fiori in ceramica sorretti da lunghi steli in ferro verranno piantati a terra nel fossato della Rocca e una serie di piatti allestiti nelle sale interne.
Morini, da anni ricercatore e professionista nell'industria ceramica, allievo di due celebri autori come Alfonso Leoni e Augusto Betti - purtroppo recentemente scomparso – a cui deve molto della sua poetica e ricerca formale, sopratutto nell'utilizzo di elementi seriali all'interno di lavori dal carattere informale.
Nelle sue sculture è l’argilla stessa, con le sue caratteristiche organolettiche, materiche, a dettare legge al processo creativo. Morini è un ricercatore in continuo movimento, che rifiuta la tradizione. Nell’azione artistica si libera di tutte le convenzioni del lavoro industriale, ma anche dell’arte stessa. Distrugge il bel disegno, la bella forma, per concentrarsi sul suo rapporto esclusivo con la materia. Così le sue opere spesso nascono da forme di argilla tradizionali come grandi vasi o piatti che poi vengono maltrattati, implosi, sbrecciati, intrappolati e fusi in cottura con catene o altri ingranaggi meccanici.
Allo stesso tempo demolisce il concetto aulico di arte. La sua arte la autodefinisce «merd art ceramics» ironizzando su tanto hobbismo legato al mondo della ceramica, ma anche sulla sua stessa arte con una citazione «alta» che fa riferimento alla «Merda d'artista» di Piero Manzoni.
Morini, le cui opere sono frutto di continuo studio e di ricerca di materiali e tecniche particolari, è nato a Faenza nel 1955. Dopo gli studi artistici a Faenza (Istituto per la Ceramica) e a Bologna (Accademia di Belle Arti), allievo di Augusto Betti e Alfonso Leoni, ha collaborato giovanissimo con maestri come Panos Tsolakos e Carlo Zauli.
Dagli anni ’70 inizia la sua attività nell'industria ceramica lavorando come ricercatore in aziende di livello internazionale. Si deve a lui, infatti, “Oxigena”, la piastrella che respira, il cui marchio –coperto da brevetto – sottolinea l’eccezionalità di questo prodotto. In parallelo non ha mai abbandonato la sua ricerca artistica, divenuta più intensa negli ultimi anni.
Attualmente lavora in industria ceramica per il gruppo Gambarelli di Modena, come responsabile del laboratorio di ricerca e sviluppo presso le ceramiche di Siena a Buonconvento.
Morini, da anni ricercatore e professionista nell'industria ceramica, allievo di due celebri autori come Alfonso Leoni e Augusto Betti - purtroppo recentemente scomparso – a cui deve molto della sua poetica e ricerca formale, sopratutto nell'utilizzo di elementi seriali all'interno di lavori dal carattere informale.
Nelle sue sculture è l’argilla stessa, con le sue caratteristiche organolettiche, materiche, a dettare legge al processo creativo. Morini è un ricercatore in continuo movimento, che rifiuta la tradizione. Nell’azione artistica si libera di tutte le convenzioni del lavoro industriale, ma anche dell’arte stessa. Distrugge il bel disegno, la bella forma, per concentrarsi sul suo rapporto esclusivo con la materia. Così le sue opere spesso nascono da forme di argilla tradizionali come grandi vasi o piatti che poi vengono maltrattati, implosi, sbrecciati, intrappolati e fusi in cottura con catene o altri ingranaggi meccanici.
Allo stesso tempo demolisce il concetto aulico di arte. La sua arte la autodefinisce «merd art ceramics» ironizzando su tanto hobbismo legato al mondo della ceramica, ma anche sulla sua stessa arte con una citazione «alta» che fa riferimento alla «Merda d'artista» di Piero Manzoni.
Morini, le cui opere sono frutto di continuo studio e di ricerca di materiali e tecniche particolari, è nato a Faenza nel 1955. Dopo gli studi artistici a Faenza (Istituto per la Ceramica) e a Bologna (Accademia di Belle Arti), allievo di Augusto Betti e Alfonso Leoni, ha collaborato giovanissimo con maestri come Panos Tsolakos e Carlo Zauli.
Dagli anni ’70 inizia la sua attività nell'industria ceramica lavorando come ricercatore in aziende di livello internazionale. Si deve a lui, infatti, “Oxigena”, la piastrella che respira, il cui marchio –coperto da brevetto – sottolinea l’eccezionalità di questo prodotto. In parallelo non ha mai abbandonato la sua ricerca artistica, divenuta più intensa negli ultimi anni.
Attualmente lavora in industria ceramica per il gruppo Gambarelli di Modena, come responsabile del laboratorio di ricerca e sviluppo presso le ceramiche di Siena a Buonconvento.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI

-
Dal 12 September 2025 al 11 January 2026 Torino | Palazzo Falletti di Barolo
BRUNO BARBEY. Gli Italiani
-
Dal 10 September 2025 al 11 January 2026 Vercelli | Chiesa di S. Marco – Spazio ARCA
Guttuso, De Pisis, Fontana… L’Espressionismo Italiano
-
Dal 6 September 2025 al 25 January 2026 Roma | Museo Storico della Fanteria
Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure
-
Dal 6 September 2025 al 11 January 2026 Livorno | Villa Mimbelli
Giovanni Fattori. Una rivoluzione in pittura
-
Dal 21 August 2025 al 21 September 2025 Bologna | Palazzo Pallavicini
Jack Vettriano
-
Dal 7 August 2025 al 9 November 2025 Pesaro | Musei Civici di Palazzo Mosca
Nino Caffè. Tra naturalismo e satira