Marco Petrus. Dalle belle città

Marco Petrus, Garbatella, olio su tela, cm120x160
Dal 11 October 2012 al 17 November 2012
Roma
Luogo: First Gallery
Indirizzo: via Margutta 14
Orari: da martedì a sabato 11-19
Telefono per informazioni: +39 06 3230673
E-Mail info: info@firstgallery.it
Sito ufficiale: http://www.firstgallery.it/
Inquadrature dal basso, scorci di palazzi, griglie di finestre, edi- fici sovrapposti – upside Down – a testa in giù uno rispetto all’altro, dettagli architettonici ingranditi e decontestualizzati in un puro gioco di composizione e colore, sono gli elementi caratteristici della pittura di Marco Petrus, che da sempre lavora sull’idea di architettura e sulle immagini delle città moderne, attraverso un processo continuo di stilizzazione delle forme arriva a rappresentare solo ciò che è necessario, la metafora quasi astratta della nostra idea di città, l’essenza più antica e immutabile.
In mostra alla First Gallery di Roma una trentina di dipinti, ispirati alle architetture di città italiane e straniere – dalle case della Garbatella di roma alle Battersea Power Station di Londra; dallo stadio di Firenze di Nervi ai Club operai di Mosca de- gli anni trenta.
“Quello che Marco Petrus ‘progetta’
è un modo di guardare, e in tal senso
la sua ricerca è prevalentemente la ricerca
di una struttura formale: la forma, difatti,
è quella che in primo luogo fa apparire
la materia. Per Petrus la forma è
il ‘come’ della materia, e la materia il ‘che cosa’ della forma, allora l’opera è un modo
per conferire forma alla materia
e farla apparire così e non in altro modo. Certamente non come ‘realmente’ è.
Forse stiamo già passeggiando sul confine che separa la scienza dalla fantascienza.
Ma esiste questo confine?”
In esposizione anche un arazzo tessuto da Flanders tape- stries in belgio, che riproduce una composizione di dettagli di cinquanta architetture italiane e un tappeto annodato a mano da maestri artigiani nepalesi. Marco Petrus è nato a Rimini nel 1960.
Il suo esordio artistico avviene a Milano nel 1991. Innumerevoli le esposizione sia in Italia che all’estero, tra le più recenti si segnalano le personali Petrus’Milano alla Dom Arki- tektora a Mosca nel 2008 e Trieste al Centro all’ex Pescheria di trieste nel 2009.
Nel 2010 è invitato a esporre a Quali cose siamo al Museo del Design della triennale di Milano.
seguono nel 2011 la personale Synchronicity ai Frigoriferi Milanesi di Milano e la partecipazione a Quelli che restano – Stati d’animo del paesaggio contemporaneo allo spazio ober- dan, Milano.
sempre nel 2011, è invitato al Padiglione Italia alla 54.Esposi- zione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.
nel 2012 espone nella doppia personale, con Aldo Damioli, Le Città della pittura al serrone della villa reale di Monza.
In mostra alla First Gallery di Roma una trentina di dipinti, ispirati alle architetture di città italiane e straniere – dalle case della Garbatella di roma alle Battersea Power Station di Londra; dallo stadio di Firenze di Nervi ai Club operai di Mosca de- gli anni trenta.
“Quello che Marco Petrus ‘progetta’
è un modo di guardare, e in tal senso
la sua ricerca è prevalentemente la ricerca
di una struttura formale: la forma, difatti,
è quella che in primo luogo fa apparire
la materia. Per Petrus la forma è
il ‘come’ della materia, e la materia il ‘che cosa’ della forma, allora l’opera è un modo
per conferire forma alla materia
e farla apparire così e non in altro modo. Certamente non come ‘realmente’ è.
Forse stiamo già passeggiando sul confine che separa la scienza dalla fantascienza.
Ma esiste questo confine?”
In esposizione anche un arazzo tessuto da Flanders tape- stries in belgio, che riproduce una composizione di dettagli di cinquanta architetture italiane e un tappeto annodato a mano da maestri artigiani nepalesi. Marco Petrus è nato a Rimini nel 1960.
Il suo esordio artistico avviene a Milano nel 1991. Innumerevoli le esposizione sia in Italia che all’estero, tra le più recenti si segnalano le personali Petrus’Milano alla Dom Arki- tektora a Mosca nel 2008 e Trieste al Centro all’ex Pescheria di trieste nel 2009.
Nel 2010 è invitato a esporre a Quali cose siamo al Museo del Design della triennale di Milano.
seguono nel 2011 la personale Synchronicity ai Frigoriferi Milanesi di Milano e la partecipazione a Quelli che restano – Stati d’animo del paesaggio contemporaneo allo spazio ober- dan, Milano.
sempre nel 2011, è invitato al Padiglione Italia alla 54.Esposi- zione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.
nel 2012 espone nella doppia personale, con Aldo Damioli, Le Città della pittura al serrone della villa reale di Monza.
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