Judaica pedemontana: libri e argenti da collezione piemontesi
Judaica pedemontana: libri e argenti da collezione piemontesi
Dal 13 February 2015 al 6 April 2015
Torino
Luogo: Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
Indirizzo: piazza Carlo Alberto 3
Orari: da lunedì a venerdì 9-18; sabato 9-13
Curatori: Andrea De Pasquale
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 011 8101111
E-Mail info: bu-to@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.beniculturaliebraici.it
Ancora una volta la Biblioteca Nazionale Universitaria si dimostra fonte di “tesori” nascosti al pubblico torinese; dopo la riscoperta di Vivaldi, grazie alle partiture e manoscritti delle donazioni Foà e Giordano, sarà presentato, dal 13 febbraio, l’importante e unico patrimonio di testi ebraici.
La mostra Judaica Pedemontana, che verrà inaugurata il 12 febbraio 2015 e resterà aperta fino al 6 aprile 2015, si propone di far conoscere per la prima volta al pubblico lo straordinario fondo di volumi ebraici della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, accanto al quale saranno presentati argenti e tessuti antichi ebraici di proprietà di Istituzioni e di privati, che richiamano i contenuti ovvero la provenienza geografica dei libri in esposizione.
La Biblioteca Nazionale Universitaria conserva un cospicuo, e unico, patrimonio di testi ebraici, costituito da manoscritti e libri a stampa, fra cui spiccano numerosi incunaboli e cinquecentine.
I testi ebraici si trovano sia disseminati in varie collocazioni della Biblioteca, come nel fondo riservato agli incunaboli e nella Sezione Riserva tra i libri a stampa più pregiati, sia raggruppati in fondi separati, come il fondo Hebr., contenente esclusivamente libri antichi in caratteri ebraici. La ricerca di testi ebraici da acquisire per le raccolte librarie risale già all’epoca dell’istituzione della Biblioteca del Regio Ateneo torinese.
Infatti Vittorio Amedeo II, desiderando che la Biblioteca fosse guidata da persona dotta e di mente aperta, volle che il prefetto fosse di nomina regia e prescelto tra professori universitari, spesso ordinari nella disciplina di Sacra Scrittura e lingue orientali. Lo studio della lingua ebraica fu, quindi, praticato regolarmente dai bibliotecari regi, che accrebbero notevolmente i fondi librari con preziosi libri in questa lingua.
Tra gli incunaboli si citano, per la loro peculiarità, l’edizione principe dell’Arba Turim di Jacob ben Ascher, stampato a Piove di Sacco da Meshullam Cuzi nel 1475 (XV.IV.10); un Commento al Pentateuco di Levi ben Gerešon, stampato a Mantova Abraham Conat e Abraham Jedidiah probabilmente tra il 1474 e il 1476 (XV.III.57); un esemplare in pergamena del Pentateuco con la parafrasi aramaica di Onqelos e il commento di Šelomoh Jishaqi, stampato a Bologna nel 1482 (XV.III.77); alcuni incunaboli stampati nella tipografia di Gershom ben Mosheh Soncino. Altri libri, incunaboli e cinquecentine, sono particolarmente importanti sia per l’edizione che per le note, anche di censori, riportate nel corpo del testo.
La mostra, nel cui ambito il 27 marzo 2015 verrà organizzato un Convegno internazionale sul collezionismo di libri ebraici in Europa tra XVIII e XIX secolo, è promossa e organizzata dalla Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino e dalla Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia, Istituzione che ha lo scopo di promuovere il recupero, la conservazione, il restauro e la valorizzazione del patrimonio storico artistico ebraico italiano, compreso ogni bene di interesse culturale, religioso, archeologico, archivistico, bibliografico e musicale, e di diffonderne la conoscenza in Italia e all’estero.
L’ideazione e la progettazione della mostra sono a cura di Andrea De Pasquale, Direttore della Biblioteca Nazionale Universitaria, e di Dario Disegni, Presidente della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia.
La realizzazione dell’esposizione è stata curata da un Comitato Scientifico composto da Gianfranco Fina, Lucia Frattarolo, Baruch Lampronti, Chiara Pilocane e Franca Porticelli.
Gli allestimenti e il progetto grafico sono dell’Officina delle Idee, sotto la direzione di Diego Giachello.
La mostra e il Convegno vengono realizzati grazie al sostegno di Fondazione CRT, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Fondazione Ebraica Marchese G. De Levy e SVICO e con la collaborazione di Reale Mutua Assicurazioni, Fondazione Accorsi-Ometto, Archivio Ebraico Terracini, Comunità Ebraica di Torino e ABNUT – Amici Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino.
Il Convegno verrà realizzato con il contributo della Compagnia di San Paolo.
La mostra Judaica Pedemontana, che verrà inaugurata il 12 febbraio 2015 e resterà aperta fino al 6 aprile 2015, si propone di far conoscere per la prima volta al pubblico lo straordinario fondo di volumi ebraici della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, accanto al quale saranno presentati argenti e tessuti antichi ebraici di proprietà di Istituzioni e di privati, che richiamano i contenuti ovvero la provenienza geografica dei libri in esposizione.
La Biblioteca Nazionale Universitaria conserva un cospicuo, e unico, patrimonio di testi ebraici, costituito da manoscritti e libri a stampa, fra cui spiccano numerosi incunaboli e cinquecentine.
I testi ebraici si trovano sia disseminati in varie collocazioni della Biblioteca, come nel fondo riservato agli incunaboli e nella Sezione Riserva tra i libri a stampa più pregiati, sia raggruppati in fondi separati, come il fondo Hebr., contenente esclusivamente libri antichi in caratteri ebraici. La ricerca di testi ebraici da acquisire per le raccolte librarie risale già all’epoca dell’istituzione della Biblioteca del Regio Ateneo torinese.
Infatti Vittorio Amedeo II, desiderando che la Biblioteca fosse guidata da persona dotta e di mente aperta, volle che il prefetto fosse di nomina regia e prescelto tra professori universitari, spesso ordinari nella disciplina di Sacra Scrittura e lingue orientali. Lo studio della lingua ebraica fu, quindi, praticato regolarmente dai bibliotecari regi, che accrebbero notevolmente i fondi librari con preziosi libri in questa lingua.
Tra gli incunaboli si citano, per la loro peculiarità, l’edizione principe dell’Arba Turim di Jacob ben Ascher, stampato a Piove di Sacco da Meshullam Cuzi nel 1475 (XV.IV.10); un Commento al Pentateuco di Levi ben Gerešon, stampato a Mantova Abraham Conat e Abraham Jedidiah probabilmente tra il 1474 e il 1476 (XV.III.57); un esemplare in pergamena del Pentateuco con la parafrasi aramaica di Onqelos e il commento di Šelomoh Jishaqi, stampato a Bologna nel 1482 (XV.III.77); alcuni incunaboli stampati nella tipografia di Gershom ben Mosheh Soncino. Altri libri, incunaboli e cinquecentine, sono particolarmente importanti sia per l’edizione che per le note, anche di censori, riportate nel corpo del testo.
La mostra, nel cui ambito il 27 marzo 2015 verrà organizzato un Convegno internazionale sul collezionismo di libri ebraici in Europa tra XVIII e XIX secolo, è promossa e organizzata dalla Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino e dalla Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia, Istituzione che ha lo scopo di promuovere il recupero, la conservazione, il restauro e la valorizzazione del patrimonio storico artistico ebraico italiano, compreso ogni bene di interesse culturale, religioso, archeologico, archivistico, bibliografico e musicale, e di diffonderne la conoscenza in Italia e all’estero.
L’ideazione e la progettazione della mostra sono a cura di Andrea De Pasquale, Direttore della Biblioteca Nazionale Universitaria, e di Dario Disegni, Presidente della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia.
La realizzazione dell’esposizione è stata curata da un Comitato Scientifico composto da Gianfranco Fina, Lucia Frattarolo, Baruch Lampronti, Chiara Pilocane e Franca Porticelli.
Gli allestimenti e il progetto grafico sono dell’Officina delle Idee, sotto la direzione di Diego Giachello.
La mostra e il Convegno vengono realizzati grazie al sostegno di Fondazione CRT, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Fondazione Ebraica Marchese G. De Levy e SVICO e con la collaborazione di Reale Mutua Assicurazioni, Fondazione Accorsi-Ometto, Archivio Ebraico Terracini, Comunità Ebraica di Torino e ABNUT – Amici Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino.
Il Convegno verrà realizzato con il contributo della Compagnia di San Paolo.
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