Lunedì dell’arte

Felice Casorati, Ritratto dell'Ingegner Beria
Dal 3 May 2021 al 14 June 2021
Torino
Luogo: Sito web e pagina Facebook Fondazione De Fornaris
Indirizzo: online
Orari: ore 18
Sito ufficiale: http://www.fondazionedefornaris.org
Tornano in una versione completamente rivisitata i “Lunedì dell’arte” della Fondazione De Fornaris: tre appuntamenti in diretta streaming affidati a illustri relatori che parleranno di opere fondamentali della collezione De Fornaris direttamente da “Il Museo che non c’è”, il museo virtuale della Fondazione presieduta da Piergiorgio Re.
In passato le conferenze hanno affrontato in presenza, nella Sala conferenze della GAM, temi come le collezioni dei grandi musei internazionali, le nuove scoperte delle neuroscienze nel campo della percezione artistica, il rapporto tra “arte e food”. E ancora il mecenatismo nel ‘900, il restauro delle opere antiche e moderne, l'arte dei giardini, le nuove frontiere del design. Oggi la Fondazione propone eventi online trasmessi direttamente da “Il Museo che non c’è”, l’innovativo Museo Virtuale che permette agli utenti di godere da remoto delle opere della Fondazione, anche di quelle non esposte al pubblico.
Si inizia il 3 maggio alle ore 18.00 con l’intervento di Riccardo Passoni, Direttore della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, che racconterà al pubblico le opere di Felice Casorati. Il pittore torinese, di cui la Fondazione possiede un numero cospicuo di opere, è presente con alcuni dipinti – come “La donna e l’armatura” e “Ritratto dell’ingegner Beria” – anche ne “Il Museo che non c’è”
Carolyn Christov-Bakargiev, Direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, il 24 maggio alle ore 18.00 analizzerà l’opera “Ritratto di Massimo d’Azeglio” di Giuseppe Molteni, svelando tutti i segreti che si celano dietro un’opera che si riteneva un Autoritratto e di cui è stata scoperta, grazie ad approfondite ricerche, una nuova paternità. Anche questo dipinto è esposto nel Museo Virtuale della Fondazione.
Infine, il 14 giugno alle ore 18.00, il presidente Piergiorgio Re uscirà dall’ambientazione del Museo Virtuale per accompagnare il pubblico all’interno dello studio di Giuseppe Penone per una conversazione con l’artista di fama internazionale. Proprio dalla sua opera “In limine”, collocata all’esterno della GAM di Torino e realizzata nel 2011 su iniziativa della De Fornaris per i 150 anni dell’Unità d’Italia, parte il tour virtuale che conduce all’ingresso de “Il Museo che non c’è”.
In passato le conferenze hanno affrontato in presenza, nella Sala conferenze della GAM, temi come le collezioni dei grandi musei internazionali, le nuove scoperte delle neuroscienze nel campo della percezione artistica, il rapporto tra “arte e food”. E ancora il mecenatismo nel ‘900, il restauro delle opere antiche e moderne, l'arte dei giardini, le nuove frontiere del design. Oggi la Fondazione propone eventi online trasmessi direttamente da “Il Museo che non c’è”, l’innovativo Museo Virtuale che permette agli utenti di godere da remoto delle opere della Fondazione, anche di quelle non esposte al pubblico.
Si inizia il 3 maggio alle ore 18.00 con l’intervento di Riccardo Passoni, Direttore della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, che racconterà al pubblico le opere di Felice Casorati. Il pittore torinese, di cui la Fondazione possiede un numero cospicuo di opere, è presente con alcuni dipinti – come “La donna e l’armatura” e “Ritratto dell’ingegner Beria” – anche ne “Il Museo che non c’è”
Carolyn Christov-Bakargiev, Direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, il 24 maggio alle ore 18.00 analizzerà l’opera “Ritratto di Massimo d’Azeglio” di Giuseppe Molteni, svelando tutti i segreti che si celano dietro un’opera che si riteneva un Autoritratto e di cui è stata scoperta, grazie ad approfondite ricerche, una nuova paternità. Anche questo dipinto è esposto nel Museo Virtuale della Fondazione.
Infine, il 14 giugno alle ore 18.00, il presidente Piergiorgio Re uscirà dall’ambientazione del Museo Virtuale per accompagnare il pubblico all’interno dello studio di Giuseppe Penone per una conversazione con l’artista di fama internazionale. Proprio dalla sua opera “In limine”, collocata all’esterno della GAM di Torino e realizzata nel 2011 su iniziativa della De Fornaris per i 150 anni dell’Unità d’Italia, parte il tour virtuale che conduce all’ingresso de “Il Museo che non c’è”.
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