Traces

© @FondazioneMerz | Foto Josef Koudelka, Traces
Foto Josef Koudelka, Traces
Dal 9 February 2012 al 8 April 2012
Torino
Luogo: Fondazione Merz
Indirizzo: via Limone 24
Orari: martedì-domenica 11-19
Curatori: Lorenza Bravetta, Maria Centonze
Costo del biglietto: intero euro 5; ridotto euro 3,50
Telefono per informazioni: +39 011 19719437
E-Mail info: info@fondazionemerz.org
Sito ufficiale: http://fondazionemerz.org
La Fondazione Merz ha il piacere di collaborare con la prestigiosa agenzia fotografica Magnum Photos con una mostra del grande fotografo Josef Koudelka intitolata Josef Koudelka / Traces .
La Fondazione Merz e Magnum Photos, che da anni opera con l’obiettivo di proteggere la trasparenza d’informazione e che ha prodotto alcuni tra i più importanti e drammatici reportage degli ultimi anni, hanno scelto di presentare il lavoro di Koudelka attraverso una selezione di 12 fotografie panoramiche di grande formato, tre video che raccontano i grandi progetti Invasion (1968), Gypsies (1975) e Chaos (1999) e infine una selezione dei più importanti libri pubblicati nel corso della sua carriera.
I 12 scatti in bianco e nero esposti per la prima volta - parte del progetto Piemonte, commissionato a Koudelka dalla Regione Piemonte nel 2004 in occasione dei Giochi Olimpici Invernali 2006 - raccontano una terra ricca di cultura, storia, memoria, innovazioni, ma anche di forti contraddizioni. Mostrano paesaggi da cui l’uomo è stato rimosso ma la cui presenza è ben visibile attraverso i segni del suo passaggio.
“Koudelka arriva alla definizione attuale del suo lavoro attraverso un’ampia indagine sul paesaggio europeo che ha come protagonista l’assenza dell’uomo in luoghi in cui tutto ne parla: vuoti colmi di presenze spesso ingombranti, tracce di tanti vissuti più o meno recenti, che sono diventati parte integrante del territorio o testimonianza di un rifiuto reciproco e perenne.“ Maria Centonze
In mostra anche tre video che raccontano alcuni tra i più importanti reportage realizzati dal celebre fotografo: Invasion (1968), che immortala l’invasione sovietica di Praga nel 1968, Gypsies (1975) testimonianza sugli zingari dell’Europa orientale e infine Chaos, grandi fotografie panoramiche che documentano paesaggi duramente modificati dall’uomo.
La Fondazione Merz e Magnum Photos, che da anni opera con l’obiettivo di proteggere la trasparenza d’informazione e che ha prodotto alcuni tra i più importanti e drammatici reportage degli ultimi anni, hanno scelto di presentare il lavoro di Koudelka attraverso una selezione di 12 fotografie panoramiche di grande formato, tre video che raccontano i grandi progetti Invasion (1968), Gypsies (1975) e Chaos (1999) e infine una selezione dei più importanti libri pubblicati nel corso della sua carriera.
I 12 scatti in bianco e nero esposti per la prima volta - parte del progetto Piemonte, commissionato a Koudelka dalla Regione Piemonte nel 2004 in occasione dei Giochi Olimpici Invernali 2006 - raccontano una terra ricca di cultura, storia, memoria, innovazioni, ma anche di forti contraddizioni. Mostrano paesaggi da cui l’uomo è stato rimosso ma la cui presenza è ben visibile attraverso i segni del suo passaggio.
“Koudelka arriva alla definizione attuale del suo lavoro attraverso un’ampia indagine sul paesaggio europeo che ha come protagonista l’assenza dell’uomo in luoghi in cui tutto ne parla: vuoti colmi di presenze spesso ingombranti, tracce di tanti vissuti più o meno recenti, che sono diventati parte integrante del territorio o testimonianza di un rifiuto reciproco e perenne.“ Maria Centonze
In mostra anche tre video che raccontano alcuni tra i più importanti reportage realizzati dal celebre fotografo: Invasion (1968), che immortala l’invasione sovietica di Praga nel 1968, Gypsies (1975) testimonianza sugli zingari dell’Europa orientale e infine Chaos, grandi fotografie panoramiche che documentano paesaggi duramente modificati dall’uomo.
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