Mostra Arturo Martini. Creature, il sogno della terracotta a Bologna. Le informazioni sulla mostra Arturo Martini. Creature, il sogno della terracotta, i curatori, gli orari di ingresso, il costo dei biglietti, i numeri per prenotare, il comunicato stampa sulla mostra Arturo Martini. Creature, il sogno della terracotta del museo Palazzo Fava di Bologna.

Arturo Martini. Creature, il sogno della terracotta, Palazzo Fava, Bologna

Arturo Martini. Creature, il sogno della terracotta, Palazzo Fava, Bologna

Mappa

Scheda Mostra

Arturo Martini. Creature, il sogno della terracotta

Arturo Martini


  • Luogo: Palazzo Fava
  • Curatori: Nico Stringa
  • Enti promotori:
    • Fondazione Cassa di Risparmio in Bologn
    • Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza
  • Città: Bologna
  • Provincia: Bologna
  • Data inizio: 23 September 2013
  • Data fine: 12 January 2014
  • Costo del biglietto: intero € 10, ridotto € 7
  • Telefono per informazioni: +39 051 2754060
  • E-Mail info
  • Sito ufficiale

Comunicato Stampa:

Una collaborazione inedita tra la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e la Fondazione del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, porterà a Bologna a Palazzo Fava (22 settembre 2013 – 12 gennaio 2014) e a Faenza al MIC (12 ottobre 2013 – 30 marzo 2014) una straordinaria mostra dedicata al più importante scultore del ‘900 italiano: Arturo Martini.
Un racconto diviso in un due atti: quello a Bologna rivolto all’analisi della scultura in terracotta di grandi dimensioni, e quello a Faenza attento alla ricerca estetica dell’artista attraverso, in particolare, la rappresentazione della figura femminile.
A Bologna la mostra che ha per titolo Arturo Martini. Creature, il sogno della terracotta, a cura di Nico Stringa, proporrà per la prima volta assieme le grandi terrecotte ad esemplare unico realizzate direttamente dall’artista tra il 1928 e il 1932. L’opportunità di organizzare questa grande mostra si deve alle recenti acquisizioni della Fondazione Carisbo, avvenute per volontà del suo Presidente, Fabio Roversi-Monaco, di alcune importanti sculture dell’artista, tra le quali Madre folle (1929), Dedalo e Icaro (1937), La Carità (1937), L’abbraccio (1937-40), Odalisca (1930).
Il percorso della mostra nel contesto straordinario di Palazzo Fava consentirà quindi di ammirare i quindici capolavori che Martini ha realizzato, provenienti dai grandi musei italiani e da importanti collezioni private; in particolare, si segnala che per la prima volta il Museo Middelheim di Anversa effettuerà il prestito dei quattro capolavori conservati nel museo che, eccezionalmente, rientreranno in Italia solo per questa occasione.
Come è noto, tra il 1928 e il 1932, nel volgere di un arco temporale relativamente ristretto, con un lavoro febbrile concentrato a volte in poche settimane, Arturo Martini ha vissuto quello che egli stesso ha definito il “periodo del canto”, cioè la fase della sua poesia più alta e dispiegata. Con le grandi terrecotte, lo scultore si impose alla Prima Quadriennale di Roma (1931) e poi alla Biennale di Venezia (1932) imprimendo una scossa decisiva al clima monolitico della scultura italiana e aprendo il varco a tante successive sperimentazioni.
Tra le opere in mostra si segnalano, oltre alla già citata Madre folle, La lupa (1932), Chiaro di luna (1931-32), Gare invernali (Sport invernali)(1931-32), Donna al sole (1930), Le sorelle (Le stelle) (1932), Pastore (1930), Ofelia (1933-34), Convalescente (1932), Don Queirolo (1932-33), Venere dei porti (1932), L’Aviatore (1931-32), Attesa (La veglia) (1931-32).