L'esposizione realizzata da Andrea Vierucci da un’idea di Andrea Canepari, nell’ambito delle iniziative #AspettandoilMei, il nuovo Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana che aprirà a Genova nel 2022.
La mostra contribuisce alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano nella Repubblica Dominicana nell’intento di rilanciare e sviluppare l’antica amicizia e collaborazione tra i due paesi, cercando di mettere in luce i nomi di importanti italiani che hanno contribuito a portare novità a Santo Domingo.
Si deve a un italiano la fondazione nel 1889 del più antico quotidiano dominicano, così come l’istituzione della Marina, creata dal mercante genovese Giovanni Battista Cambiaso, e il disegno del Palazzo del Presidente della Repubblica, opera di un ingegnere italiano.
Il percorso espositivo è stato elaborato sulla base del lavoro di ricerca contenuto nel volume “L’eredità italiana nella Repubblica Dominicana. Storia, Economia, Architettura e Società”, a cura di Andrea Canepari, edito da Umberto Allemandi.
La mostra esposta al Galata Museo del Mare di Genova, dopo una tappa alla Venaria Reale, rappresenta un passaggio significativo del percorso di realizzazione del Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana, in via di allestimento nell’antico edificio della Commenda di San Giovanni di Prè e la cui apertura al pubblico avverrà nel 2022.
Il Comitato di Indirizzo del Mei è composto da Ministero Beni Culturali, Regione Liguria e Comune di Genova, la Fondazione San Paolo con il contributo di Direzione Generale degli Italiani all’Estero (DIGIT) del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Consiglio Generale degli Italiani all’estero CGIE.
Grazie alla collaborazione con la Biblioteca Civica Berio, all’interno della Mostra è esposta una breve sezione bibliografica sulla Repubblica Domenicana. Contestualmente, la Biblioteca organizzerà presso la propria sede una vetrina tematica di invito alla lettura sul tema, composta da volumi in lingua italiana e spagnola.
Giovedì 11 novembre 2021 alle ore 11.00 si terrà l'inaugurazione della mostra presso il Galata Museo del Mare a cui parteciperanno Pierangelo Campodonico, Andrea Canepari, Ilaria Cavo, Paolo Masini e Nicoletta Viziano.
«Dopo la costituzione della fondazione del Mei avvenuta martedì (parallelamente a quella della casa dei cantautori) - dichiara Ilaria Cavo assessore alla cultura di Regione Liguria - questa mostra è solo la prima di una serie di iniziative di accompagnamento alla realizzazione del museo e di avvicinamento alla sua apertura. È la dimostrazione di come la progettazione del museo sia frutto di un lavoro di condivisione con altre istituzioni culturali italiane e di rapporti che si intrecciano con i consolati, con le ambasciate e con le rappresentanze degli italiani all'estero. Questa esposizione ha un valore culturale in sé, ma anche di creazione di quella rete che darà valore e respiro internazionale al Mei».
«Dopo “Caruso, contaminazioni migranti” - dichiara, Paolo Masini, presidente del comitato di indirizzo MEI - un nuovo appuntamento di "Aspettando il Mei". Una serie di proposte tese a far assaporare quello che sarà: un museo partecipato con l’obiettivo di parlare dell'emigrazione a tutto tondo. L’evento, legato alla presenza italiana a Santo Domingo, sarà seguito da tanti altri, tutti con l’intento di mostrare al grande pubblico le potenzialità di un museo che vuole restituire al Paese una parte importante della propria storia e della propria memoria. E questo attraverso le storie delle donne e degli uomini che per scelta, per obbligo o per bisogno hanno attraversato i confini del mondo alla ricerca di una vita nuova».
«La costituzione della Fondazione MEI è una tappa importante in un cammino iniziato nel 2011, quando il Mu.MA promosse il padiglione permanente Memoria & Migrazioni al Galata – aggiunge Nicoletta Viziano, presidente dell’Istituzione Mu.MA - Questa esposizione si integrerà nel nuovo Museo, mettendo in relazione i due spazi, il Galata e la Commenda, rappresentando un punto di forza del sistema museale della nostra città, ma con una forte proiezione nazionale».