Chi legge piglia PESCI ROSSI
22/03/2007
Pesci rossi si intitola una fortunata raccolta di scritti di Emilio Cecchi, che vide la luce nel 1920. Pochi anni prima Cecchi, in occasione della mostra della Secessione Romana, aveva avuto modo di ammirare I pesci rossi di Matisse: al quadro, così moderno nell’estetica delle forme e nella profondità delle allusioni, e alla mostra, lo scrittore dedicò un breve articolo e qualche annotazione sparsa dei suoi taccuini, suscitando l’interesse e la curiosità dei suoi lettori, di altri critici del suo tempo, e perfino della famiglia reale. Sì che da allora, e per qualche tempo, pesci rossi allusero proprio a quei brevi saggi, a quelle colte divagazioni del tipo ricordato.Riproposta quella stessa tecnica dello scrivere, un saggio breve illustrato, che abbia per argomento un artista, un’opera, una città, un monumento. O altro ancora, sempre connesso alla materia di cui trattiamo, la storia dell’arte.
I testi “letterari” di autorevoli studiosi e giovani intellettuali sono racchiusi in volumi raffinati che si distinguono per una cura antica nella scelta e nella riproduzione delle immagini.
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
I programmi dal 22 al 27 dicembre
La settimana di Natale in tv. Dai tesori di Roma all’Umbria, terra del presepe
-
Dal 15 al 21 dicembre sul piccolo schermo
La settimana dell’arte in tv, da Bramantino alla Madonna Sistina di Raffaello, il capolavoro ritrovato
-
I programmi dal 9 al 14 dicembre
La settimana dell’arte in tv, da Piranesi a Pellizza da Volpedo
-
Roma | In mostra a Roma fino all’8 marzo
Giorgione e il ritratto, da Budapest a Palazzo Barberini
-
Varese | Fino al 12 aprile 2026
Kandinsky e l’Italia, un’avventura da rivivere al MA*GA
-
programmi dall’1 al 7 dicembre
La settimana dell’arte in tv, da Bernini a Berthe Morisot