Il capolavoro si assenterà dalle sale dalla fine di gennaio
Il Louvre avvia il restauro del San Giovanni Battista di Leonardo da Vinci
Leonardo da Vinci, San Giovanni Battista, 1506-1515 circa. Olio su tavola di noce, 73 ✕ 56,5 cm. Parigi, Musée du Louvre, Département des Peintures, Collezione di Luigi XIV, acquisito nel 1661
Ludovica Sanfelice
14/01/2016
La croce stretta tra le dita della mano destra e i capelli boccolosi sono ormai quasi inghiottiti dalle ombre scure dello sfondo, sepolte sotto strati e strati di vernici le cui alterazioni stanno minacciando la leggibilità della tavola. Il Musée du Louvre ha pertanto deciso che è tempo di intervenire sul San Giovanni Battista di Leonardo da Vinci.
La tavola che verrà ritirata dal circuito di visita del museo parigino a partire dalla fine di gennaio, dopo la Sant’Anna e la Belle Ferronière è il terzo capolavoro di da Vinci della collezione a finire sotto i ferri. Quando toccò a Sant’Anna però l’intervento provocò le dimissioni di due membri del comitato scientifico internazionale incaricati di seguire i restauri perchè l’alleggerimento delle vernici venne giudicato troppo invasivo e il viso della Vergine assunse tratti troppo duri.
Anche se l’intervento sul San Giovanni presenta difficoltà minime, la linea osservata sarà quindi quella della massima prudenza, ma l’occasione di studiare l’opera di Leonardo in maniera più approfondita non verrà certamente sprecata.
La tavola che verrà ritirata dal circuito di visita del museo parigino a partire dalla fine di gennaio, dopo la Sant’Anna e la Belle Ferronière è il terzo capolavoro di da Vinci della collezione a finire sotto i ferri. Quando toccò a Sant’Anna però l’intervento provocò le dimissioni di due membri del comitato scientifico internazionale incaricati di seguire i restauri perchè l’alleggerimento delle vernici venne giudicato troppo invasivo e il viso della Vergine assunse tratti troppo duri.
Anche se l’intervento sul San Giovanni presenta difficoltà minime, la linea osservata sarà quindi quella della massima prudenza, ma l’occasione di studiare l’opera di Leonardo in maniera più approfondita non verrà certamente sprecata.
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