Donazioni
Due Canaletto per il Poldi Pezzoli

Canaletto
L.S.
09/03/2015
Milano - La collezione del Museo Poldi Pezzoli dà il benvenuto a due incisioni di Antonio Canal detto il Canaletto.
Le opere, donate da Karin Watchel in ricordo del marito Cesare Morini - ingegnere civile milanese, colto estimatore di stampe veneziane del Settecento -, trovano così collocazione nel pregiato patrimonio della casa-museo nel cuore di Milano accanto a dipinti del Perugino, di Piero della Francesca, Sandro Botticelli, Michelangelo Buonarroti, Pinturicchio, Mantegna, Filippo Lippi, Antonio del Pollaiolo, Giovanni Bellini, Palma il Vecchio, Francesco Hayez, Tiepolo e appunto Canaletto.
La coppia di incisioni, “Santa Giustina in Pra’ della Valle” e “Pra’ della Valle”, realizzate intorno al 1740, costituisce la base su cui il Canaletto realizzò successivamente il dipinto di Piazza di Padova, custodito fin dalla sua fondazione nello stesso museo milanese che lo esporrà proprio accanto alle nuove arrivate.
Come spiega il diretto del museo, Annalisa Zanni: “Solo dal 2000 a oggi sono giunte in donazione al Museo più di 600 opere accettate sulla base del valore storico-artistico, secondo il criterio di selettività adottato da Poldi Pezzoli e la coerenza con le sue raccolte. Tra queste opere, numerosi dipinti, oggetti di arti decorative e intere collezioni. Per il Museo ogni donazione rappresenta un’occasione per seguire la volontà dettata da Poldi Pezzoli di incrementare le collezioni 'sia antiche che moderne' e l’assunzione di un impegno di studio, conservazione e valorizzazione che richiede grande sforzo economico e professionalità. Una donazione - conclude Zanni - rappresenta un gesto rivolto non solo al Museo ma a tutta la collettività; il Poldi Pezzoli è grato a tutti coloro che continuano con generosità a contribuire all’arricchimento del suo patrimonio”.
Per approfondimenti:
Guida d'arte di Milano
Le opere, donate da Karin Watchel in ricordo del marito Cesare Morini - ingegnere civile milanese, colto estimatore di stampe veneziane del Settecento -, trovano così collocazione nel pregiato patrimonio della casa-museo nel cuore di Milano accanto a dipinti del Perugino, di Piero della Francesca, Sandro Botticelli, Michelangelo Buonarroti, Pinturicchio, Mantegna, Filippo Lippi, Antonio del Pollaiolo, Giovanni Bellini, Palma il Vecchio, Francesco Hayez, Tiepolo e appunto Canaletto.
La coppia di incisioni, “Santa Giustina in Pra’ della Valle” e “Pra’ della Valle”, realizzate intorno al 1740, costituisce la base su cui il Canaletto realizzò successivamente il dipinto di Piazza di Padova, custodito fin dalla sua fondazione nello stesso museo milanese che lo esporrà proprio accanto alle nuove arrivate.
Come spiega il diretto del museo, Annalisa Zanni: “Solo dal 2000 a oggi sono giunte in donazione al Museo più di 600 opere accettate sulla base del valore storico-artistico, secondo il criterio di selettività adottato da Poldi Pezzoli e la coerenza con le sue raccolte. Tra queste opere, numerosi dipinti, oggetti di arti decorative e intere collezioni. Per il Museo ogni donazione rappresenta un’occasione per seguire la volontà dettata da Poldi Pezzoli di incrementare le collezioni 'sia antiche che moderne' e l’assunzione di un impegno di studio, conservazione e valorizzazione che richiede grande sforzo economico e professionalità. Una donazione - conclude Zanni - rappresenta un gesto rivolto non solo al Museo ma a tutta la collettività; il Poldi Pezzoli è grato a tutti coloro che continuano con generosità a contribuire all’arricchimento del suo patrimonio”.
Per approfondimenti:
Guida d'arte di Milano
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