Dal 28 settembre al Museo Storico della Fanteria
Misteri di una mente: Ligabue in arrivo a Roma

Antonio Ligabue, Autoritratto. Collezione privata I Courtesy Navigare srl
Francesca Grego
25/07/2024
Roma - Era il 1961 quando quando una memorabile mostra presso la Galleria La Barcaccia di Roma consacrava ufficialmente Antonio Ligabue come un talento di spicco nel panorama dell’arte italiana del XX secolo. Il prossimo autunno l’artista di Gualtieri tornerà a farsi ammirare dal pubblico della Capitale con oltre 60 opere nella cornice del Museo Storico della Fanteria.
Dal 28 settembre 2024 al 12 gennaio 2025 dipinti, sculture, disegni e incisioni riunite da collezioni private italiane restituiranno la personalità complessa e originale di un maestro troppo spesso rinchiuso nella limitante etichetta di artista naïf, proprio mentre la 60° Biennale di Venezia celebra il valore degli outsider dell’arte.
A cura di Micol Di Veroli, Dominique Lora e Vittoria Mainoldi, Antonio Ligabue - I misteri di una mente indaga l’opera del pittore in parallelo con la sua travagliata vicenda biografica e ne ripercorre lo sviluppo evidenziandone le traiettorie di ricerca e la tensione sperimentatrice. In primo piano, la singolare intensità emotiva che percorre tutta l’arte di Ligabue, riflesso di un’ininterrotta battaglia con la vita.
Oltre che sulle diverse fasi artistiche, il percorso espositivo si soffermerà sui soggetti favoriti da Ligabue, che stupì tutti, dai critici ai compaesani, per la capacità di trasfigurare la realtà, trasformando le campagne della Pianura Padana in mondi fantastici. In mostra non mancheranno perciò i quadri di animali selvatici in smaglianti giungle tropicali - tigri, leoni, gorilla, serpenti, uccelli che il maestro non ebbe mai modo di osservare dal vivo - accanto ai celebri autoritratti, agli scorci dei campi della Bassa, agli animali del bosco e delle fattorie dove il Toni el Matt - questo il soprannome dell’artista - per molto tempo si guadagnò da vivere.
Dal 28 settembre 2024 al 12 gennaio 2025 dipinti, sculture, disegni e incisioni riunite da collezioni private italiane restituiranno la personalità complessa e originale di un maestro troppo spesso rinchiuso nella limitante etichetta di artista naïf, proprio mentre la 60° Biennale di Venezia celebra il valore degli outsider dell’arte.
A cura di Micol Di Veroli, Dominique Lora e Vittoria Mainoldi, Antonio Ligabue - I misteri di una mente indaga l’opera del pittore in parallelo con la sua travagliata vicenda biografica e ne ripercorre lo sviluppo evidenziandone le traiettorie di ricerca e la tensione sperimentatrice. In primo piano, la singolare intensità emotiva che percorre tutta l’arte di Ligabue, riflesso di un’ininterrotta battaglia con la vita.
Oltre che sulle diverse fasi artistiche, il percorso espositivo si soffermerà sui soggetti favoriti da Ligabue, che stupì tutti, dai critici ai compaesani, per la capacità di trasfigurare la realtà, trasformando le campagne della Pianura Padana in mondi fantastici. In mostra non mancheranno perciò i quadri di animali selvatici in smaglianti giungle tropicali - tigri, leoni, gorilla, serpenti, uccelli che il maestro non ebbe mai modo di osservare dal vivo - accanto ai celebri autoritratti, agli scorci dei campi della Bassa, agli animali del bosco e delle fattorie dove il Toni el Matt - questo il soprannome dell’artista - per molto tempo si guadagnò da vivere.
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