Dal 29 marzo al 30 giugno
Raffaello, Tiziano, Rubens. I capolavori di Scipione Borghese alle Gallerie Nazionali d’Arte Antica
Tiziano Vecellio, Amor sacro e Amor profano, 1514, Olio su tela, 279 × 118 cm, Roma, Galleria Borghese
Francesca Grego
05/03/2024
Roma - Due storiche collezioni romane si incontrano in un dialogo inedito: parliamo dei capolavori di pittura appartenuti a Scipione Borghese e Maffeo Barberini, dal 29 marzo al 30 giugno 2024 riuniti presso le Gallerie Nazionali di Arte Antica in un eccezionale percorso che comprenderà autori come Raffaello, Tiziano, Botticelli, Rubens.
L’occasione arriva dai lavori di rinnovamento e tutela che, nell’ambito del PNRR, interesseranno a breve il primo piano della Galleria Borghese. Il museo resterà aperto e fruibile al pubblico per tutto il corso dell’intervento, mentre 50 dei suoi più celebri gioielli verranno trasferiti nell’ala Sud del piano nobile di Palazzo Barberini, per essere ammirati in un nuovo contesto. In mostra troveremo icone del Rinascimento italiano come Amor Sacro Amor Profano di Tiziano, il Ritratto d'uomo di Antonello da Messina, la Dama con liocorno di Raffaello, la Madonna col Bambino di Giovanni Bellini, la Madonna con Bambino, San Giovannino e angeli di Sandro Botticelli, Susanna e i vecchioni di Peter Paul Rubens, la Predica del Battista di Paolo Veronese.
“Nel solco tracciato da Scipione Borghese e Maffeo Barberini, che oggi avrebbero gioito per questa iniziativa, speriamo che il pubblico possa ammirare i capolavori borghesiani a Palazzo Barberini e celebrare questa mostra difficilmente ripetibile nei prossimi decenni”, afferma il direttore delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica Thomas Clement Salomon.

Raffaello Sanzio, Dama col Liocorno, 1506 circa. Olio su tela applicata a tavola © Galleria Borghese
Intanto, dopo il restauro delle facciate, la Galleria Borghese prosegue nel suo ambizioso progetto di rinnovamento con nuove tappezzerie e dispositivi per l’efficientamento energetico, ma anche depositi aggiornati, iniziative per l’accessibilità culturale e il restauro di alcune grandi tele. “Nello svolgimento di interventi importanti del PNRR che cambieranno l’aspetto della Pinacoteca al primo piano della palazzina, la Galleria Borghese, con uno sforzo eccezionale di tutto il suo personale, non chiuderà mai e durante i lavori rimarrà visitabile”, spiega la direttrice Francesca Cappelletti: “La mostra a Palazzo Barberini consentirà di rendere sempre visibile il patrimonio della Galleria e di istituire rapporti e risonanze con un’altra eccezionale collezione barocca e con un’altra grande istituzione museale”.
La collaborazione tra i due musei offrirà al pubblico ulteriori vantaggi: per tutto il corso dell’iniziativa, chi sceglierà di visitarli entrambi avrà diritto a riduzioni sul costo dei biglietti.

Peter Paul Rubens, Susanna e i vecchioni, 1606-1607 ca., olio su tela, 94x67 cm. Galleria Borghese, Roma I Ph. M. Coen © Galleria Borghese
L’occasione arriva dai lavori di rinnovamento e tutela che, nell’ambito del PNRR, interesseranno a breve il primo piano della Galleria Borghese. Il museo resterà aperto e fruibile al pubblico per tutto il corso dell’intervento, mentre 50 dei suoi più celebri gioielli verranno trasferiti nell’ala Sud del piano nobile di Palazzo Barberini, per essere ammirati in un nuovo contesto. In mostra troveremo icone del Rinascimento italiano come Amor Sacro Amor Profano di Tiziano, il Ritratto d'uomo di Antonello da Messina, la Dama con liocorno di Raffaello, la Madonna col Bambino di Giovanni Bellini, la Madonna con Bambino, San Giovannino e angeli di Sandro Botticelli, Susanna e i vecchioni di Peter Paul Rubens, la Predica del Battista di Paolo Veronese.
“Nel solco tracciato da Scipione Borghese e Maffeo Barberini, che oggi avrebbero gioito per questa iniziativa, speriamo che il pubblico possa ammirare i capolavori borghesiani a Palazzo Barberini e celebrare questa mostra difficilmente ripetibile nei prossimi decenni”, afferma il direttore delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica Thomas Clement Salomon.

Raffaello Sanzio, Dama col Liocorno, 1506 circa. Olio su tela applicata a tavola © Galleria Borghese
Intanto, dopo il restauro delle facciate, la Galleria Borghese prosegue nel suo ambizioso progetto di rinnovamento con nuove tappezzerie e dispositivi per l’efficientamento energetico, ma anche depositi aggiornati, iniziative per l’accessibilità culturale e il restauro di alcune grandi tele. “Nello svolgimento di interventi importanti del PNRR che cambieranno l’aspetto della Pinacoteca al primo piano della palazzina, la Galleria Borghese, con uno sforzo eccezionale di tutto il suo personale, non chiuderà mai e durante i lavori rimarrà visitabile”, spiega la direttrice Francesca Cappelletti: “La mostra a Palazzo Barberini consentirà di rendere sempre visibile il patrimonio della Galleria e di istituire rapporti e risonanze con un’altra eccezionale collezione barocca e con un’altra grande istituzione museale”.
La collaborazione tra i due musei offrirà al pubblico ulteriori vantaggi: per tutto il corso dell’iniziativa, chi sceglierà di visitarli entrambi avrà diritto a riduzioni sul costo dei biglietti.

Peter Paul Rubens, Susanna e i vecchioni, 1606-1607 ca., olio su tela, 94x67 cm. Galleria Borghese, Roma I Ph. M. Coen © Galleria Borghese
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