Fino al 21 settembre ai Musei Capitolini
Una regina polacca nella Roma barocca. Maria Casimira e la famiglia reale Sobieski si raccontano in una mostra

Una Regina polacca in Campidoglio: Maria Casimira e la famiglia reale Sobieski a Roma, Allestimento | Courtesy Zetema
Samantha De Martin
10/06/2025
Roma - Quando, nella notte tra il 23 e 24 marzo del 1699, la regina Maria Casimira Sobieska raggiunse Roma, accolta da una città in festa, la memoria del suo consorte, re Giovanni (Jan) III Sobieski di Polonia, era già impressa nel cuore del papa e dell’aristocrazia, oltre che su epigrafi e opere d’arte.
Appena sedici anni prima, infatti, il 12 settembre 1683, il “cattolicissimo” re aveva fermato a Vienna la tanto temuta avanzata ottomana. La regina, non riuscendo ad assicurare il trono alla famiglia essendo la Polonia una monarchia elettiva, per motivi di opportunità politica preferì abbandonare il paese e trasferirsi nell’Urbe con un seguito di circa 200 persone tra membri della famiglia reale e personale di corte.
In città, dove la fama del consorte era ancora viva, celebrò il Giubileo del 1700 indetto da Innocenzo XII e concluso sotto il pontificato di Clemente XI. Rimase in città per quasi 15 anni, abitando prima a Palazzo Odescalchi, a Piazza santi Apostoli, e poi a Palazzo Zuccari, a Piazza Trinità dei Monti, dove promosse raffinati eventi letterari e musicali. Solo nel 1714 decise di recarsi a Blois dove morì due anni più tardi.
A ripercorrere questa florida stagione romana sarà, dall’11 giugno al 21 settembre, una mostra che restituisce ai visitatori uno straordinario spaccato di quegli anni, un patrimonio di memorie che ripercorrono la presenza affascinante della corte dei Sobieski nella Roma Barocca.
I Musei Capitolini, nelle sale al terzo piano di Palazzo Caffarelli, ospitano la mostra Una Regina polacca in Campidoglio: Maria Casimira e la famiglia reale Sobieski a Roma, il primo appuntamento con “Campidoglio crocevia di culture”, nuova serie di esposizioni curate dalla Sovraintendenza Capitolina, dedicate a personaggi, popoli ed eventi internazionali che videro protagonista il Campidoglio.

Una Regina polacca in Campidoglio: Maria Casimira e la famiglia reale Sobieski a Roma, Allestimento | Courtesy Zetema
Così dopo oltre 300 anni, ancora una volta in occasione di un Giubileo, Maria Casimira “torna a Roma” come protagonista della mostra che racconta la famiglia reale polacca dei Sobieski e il loro rapporto con la città, nell’ambito di un appuntamento promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con il patrocinio dell'Ambasciata di Polonia, dell'Istituto Polacco di Roma e dell'Accademia Polacca delle Scienze a Roma.
Realizzata in collaborazione con l'Università di Varsavia e la sua Cattedra di Archeologia, a cura di Francesca Ceci, Jerzy Miziołek con Francesca De Caprio, l’esposizione organizzata da Zètema Progetto Cultura, è una piccola chicca, un raffinato tassello impreziosito da un allestimento altrettanto accattivante.
La selezione, che vede coinvolte una sessantina di opere, alcune esposte per la prima volta, abbraccia quadri, stampe, volumi, sculture, epigrafi e anche un busto d’armatura ussara.
Percorrendo le cinque sezioni il pubblico incrocia una serie di lavori che testimoniano la presenza romana di Maria Casimira e della sua famiglia, con interessanti stampe dedicate anche alle fastose celebrazioni funebri romane in onore di Giovanni III e del figlio Alessandro. Molto suggestivo l'ambiente caratterizzato dalla volta con riprodotto l’affresco della cappella realizzata da Maria Casimira a Palazzetto Zuccari, con la colomba dello Spirito Santo e i monogrammi coronati della regina.
Sappiamo anche che Maria Casimira fu la prima donna ad essere annoverata tra i membri dell’Arcadia. Degni di nota anche gli acquerelli moderni del Museo di Roma che ritraggono il celebre Palazzetto Zuccari con il suo portichetto coronato dallo stemma di Polonia.
Un’altra regina della famiglia Sobieski visse e morì a Roma: si tratta della nipote Maria Clementina che sposò il pretendente cattolico al trono d’Inghilterra Giacomo III Stuart. La coppia trascorse l’esilio romano protetta dai pontefici e partecipando attivamente alla vita culturale romana. Ed eccola la regina senza regno al centro di importanti dipinti, stampe e di un bel busto in gesso bronzato che raffigura la giovane sovrana in tutta la sua bellezza.
Una Regina polacca in Campidoglio: Maria Casimira e la famiglia reale Sobieski a Roma, Allestimento | Courtesy Zetema
Ampio spazio è dedicato all’apoteosi di Giovanni III, eroe vittorioso e trionfatore dell’epica battaglia di Vienna, attraverso opere del Museo di Roma, dell’Università di Varsavia e dal Castello Reale di Varsavia. Il percorso tocca altre due sale dei Musei Capitolini. Nella sala denominata Castellani III, sempre a Palazzo Caffarelli, è esposta l'epigrafe marmorea con il ritratto di regina Maria Casimira, eseguito dallo scultore Lorenzo Ottoni. Celebra il suo ricevimento ufficiale in Campidoglio avvenuto il 2 dicembre del 1700. Accanto a questa l’epigrafe dedicata alla regina Cristina di Svezia nel 1656, la cui visita al Campidoglio servì da modello cerimoniale per quello destinato alla regina vedova polacca.
Palazzo Nuovo, all’inizio della Galleria, ospita invece una tavola marmorea dedicata dal Senato Romano a Papa Innocenzo XI all’indomani della vittoria di Vienna del 1683, la quale lo commemora quale artefice della Lega che portò alla liberazione della città austriaca e dove è menzionato Giovanni III Sobieski “re mai sconfitto”.
Oltre ad accogliere questa preziosa selezione di opere, alcune esposte per la prima volta, la mostra strizza l’occhio a diverse tracce disseminate sul territorio, tanto da comporre un vero e proprio itinerario. Si tratta delle monumentali testimonianze lasciate a Roma dalla famiglia Sobieski, custodite in chiese, palazzi e musei. Si va dai Musei Capitolini alla Chiesa dei Cappuccini in via Veneto - che custodisce il monumento funerario del principe Alessandro Sobieski - dalla Basilica Vaticana - dove si trova il cenotafio dedicato a Maria Clementina Sobieska - alla Basilica dei SS. Apostoli dove il cuore riposa in un’urna marmorea. Ancora, nella chiesa di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a piazza della Repubblica sono collocate, all’interno della monumentale Meridiana Clementina, due placchette metalliche che ricordano la battaglia di Vienna, mentre la chiesa di San Luigi dei Francesi ospita il monumento funerario del padre di Maria Casimira, il cardinale Henri de la Grange d’Arquien.

Una Regina polacca in Campidoglio: Maria Casimira e la famiglia reale Sobieski a Roma, Allestimento | Courtesy Zetema
Il progetto vuole anche essere un’occasione per valorizzare le numerose testimonianze romane della famiglia reale Sobieski conservate nelle collezioni della Sovrintendenza Capitolina. Questo materiale, che include alcune pregevoli stampe del Museo di Roma e importanti lettere dell'Archivio Storico Capitolino, costituisce il fulcro dell’esposizione, cui sono affiancati diversi prestiti provenienti da Roma e non solo. Tra questi i quattro ritratti provenienti dall’Ospizio della chiesa di San Stanislao dei Polacchi, raffiguranti la regina di Polonia, Ludovica Maria Gonzaga Nevers. Fu protettrice della giovane pupilla Maria Casimira, arrivata con lei alla corte polacca da bambina e poi divenuta regina di Polonia al fianco di Giovanni III Sobieski.
Della reale coppia la mostra espone dipinti appositamente restaurati dall’Istituto nazionale del patrimonio culturale polacco all'estero POLONIKA e conservate anch’essi a San Stanislao. Allo stesso Istituto si deve il restauro dei due busti in gesso bronzato raffiguranti la regina senza regno Maria Clementina Sobieska Stuart e il papa Clemente XII, di proprietà della Provincia d’Italia Suore Orsoline Unione Romana, mai esposti prima.
Altro prestito romano è l’arioso quadro del pittore John Newbott con un panorama sull’Urbe da piazza Trinità dei Monti, dove sbuca il portichetto fatto erigere dalla regina Maria Casimira una volta trasferitasi a Palazzo Zuccari, oggi sede della Biblioteca Hertziana, proprietaria del dipinto. Il pubblico potrà ammirare anche il prezioso busto di corazza da ussaro della celebre cavalleria polacca che partecipò alla battaglia di Vienna del 12 settembre 1683, conservato presso la Dom Polska, intitolata a Giovanni Paolo II. Un piccolo disegno in prestito dalla Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Grottaferrata ritrae il pranzo tenuto in onore della regina Maria Casimira appena giunta a Roma nel 1699. Tra i prestiti arrivati a Roma dalla Polonia grazie alla stretta collaborazione con l’Università di Varsavia e la sua Cattedra di Archeologia si inseriscono una grande stampa e un testo relativo a Giovanni III Sobieski quale trionfatore di Vienna, dalle collezioni della Biblioteca dell’Università, e due quadri provenienti dal Castello Reale di Varsavia: un dipinto di Maria Clementina Sobieska e l’imponente ritratto del re a cavallo e sullo sfondo la città di Vienna liberata, sormontati da un putto con stendardo in italiano, inneggiante al re.
Accompagna la mostra un ricco programma di eventi collaterali organizzati con il supporto dell'Ambasciata di Polonia, dell'Istituto Polacco di Roma e dell'Accademia Polacca delle Scienze a Roma.
Appena sedici anni prima, infatti, il 12 settembre 1683, il “cattolicissimo” re aveva fermato a Vienna la tanto temuta avanzata ottomana. La regina, non riuscendo ad assicurare il trono alla famiglia essendo la Polonia una monarchia elettiva, per motivi di opportunità politica preferì abbandonare il paese e trasferirsi nell’Urbe con un seguito di circa 200 persone tra membri della famiglia reale e personale di corte.
In città, dove la fama del consorte era ancora viva, celebrò il Giubileo del 1700 indetto da Innocenzo XII e concluso sotto il pontificato di Clemente XI. Rimase in città per quasi 15 anni, abitando prima a Palazzo Odescalchi, a Piazza santi Apostoli, e poi a Palazzo Zuccari, a Piazza Trinità dei Monti, dove promosse raffinati eventi letterari e musicali. Solo nel 1714 decise di recarsi a Blois dove morì due anni più tardi.
A ripercorrere questa florida stagione romana sarà, dall’11 giugno al 21 settembre, una mostra che restituisce ai visitatori uno straordinario spaccato di quegli anni, un patrimonio di memorie che ripercorrono la presenza affascinante della corte dei Sobieski nella Roma Barocca.
I Musei Capitolini, nelle sale al terzo piano di Palazzo Caffarelli, ospitano la mostra Una Regina polacca in Campidoglio: Maria Casimira e la famiglia reale Sobieski a Roma, il primo appuntamento con “Campidoglio crocevia di culture”, nuova serie di esposizioni curate dalla Sovraintendenza Capitolina, dedicate a personaggi, popoli ed eventi internazionali che videro protagonista il Campidoglio.

Una Regina polacca in Campidoglio: Maria Casimira e la famiglia reale Sobieski a Roma, Allestimento | Courtesy Zetema
Così dopo oltre 300 anni, ancora una volta in occasione di un Giubileo, Maria Casimira “torna a Roma” come protagonista della mostra che racconta la famiglia reale polacca dei Sobieski e il loro rapporto con la città, nell’ambito di un appuntamento promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con il patrocinio dell'Ambasciata di Polonia, dell'Istituto Polacco di Roma e dell'Accademia Polacca delle Scienze a Roma.
Realizzata in collaborazione con l'Università di Varsavia e la sua Cattedra di Archeologia, a cura di Francesca Ceci, Jerzy Miziołek con Francesca De Caprio, l’esposizione organizzata da Zètema Progetto Cultura, è una piccola chicca, un raffinato tassello impreziosito da un allestimento altrettanto accattivante.
La selezione, che vede coinvolte una sessantina di opere, alcune esposte per la prima volta, abbraccia quadri, stampe, volumi, sculture, epigrafi e anche un busto d’armatura ussara.
Percorrendo le cinque sezioni il pubblico incrocia una serie di lavori che testimoniano la presenza romana di Maria Casimira e della sua famiglia, con interessanti stampe dedicate anche alle fastose celebrazioni funebri romane in onore di Giovanni III e del figlio Alessandro. Molto suggestivo l'ambiente caratterizzato dalla volta con riprodotto l’affresco della cappella realizzata da Maria Casimira a Palazzetto Zuccari, con la colomba dello Spirito Santo e i monogrammi coronati della regina.
Sappiamo anche che Maria Casimira fu la prima donna ad essere annoverata tra i membri dell’Arcadia. Degni di nota anche gli acquerelli moderni del Museo di Roma che ritraggono il celebre Palazzetto Zuccari con il suo portichetto coronato dallo stemma di Polonia.
Un’altra regina della famiglia Sobieski visse e morì a Roma: si tratta della nipote Maria Clementina che sposò il pretendente cattolico al trono d’Inghilterra Giacomo III Stuart. La coppia trascorse l’esilio romano protetta dai pontefici e partecipando attivamente alla vita culturale romana. Ed eccola la regina senza regno al centro di importanti dipinti, stampe e di un bel busto in gesso bronzato che raffigura la giovane sovrana in tutta la sua bellezza.

Una Regina polacca in Campidoglio: Maria Casimira e la famiglia reale Sobieski a Roma, Allestimento | Courtesy Zetema
Ampio spazio è dedicato all’apoteosi di Giovanni III, eroe vittorioso e trionfatore dell’epica battaglia di Vienna, attraverso opere del Museo di Roma, dell’Università di Varsavia e dal Castello Reale di Varsavia. Il percorso tocca altre due sale dei Musei Capitolini. Nella sala denominata Castellani III, sempre a Palazzo Caffarelli, è esposta l'epigrafe marmorea con il ritratto di regina Maria Casimira, eseguito dallo scultore Lorenzo Ottoni. Celebra il suo ricevimento ufficiale in Campidoglio avvenuto il 2 dicembre del 1700. Accanto a questa l’epigrafe dedicata alla regina Cristina di Svezia nel 1656, la cui visita al Campidoglio servì da modello cerimoniale per quello destinato alla regina vedova polacca.
Palazzo Nuovo, all’inizio della Galleria, ospita invece una tavola marmorea dedicata dal Senato Romano a Papa Innocenzo XI all’indomani della vittoria di Vienna del 1683, la quale lo commemora quale artefice della Lega che portò alla liberazione della città austriaca e dove è menzionato Giovanni III Sobieski “re mai sconfitto”.
Oltre ad accogliere questa preziosa selezione di opere, alcune esposte per la prima volta, la mostra strizza l’occhio a diverse tracce disseminate sul territorio, tanto da comporre un vero e proprio itinerario. Si tratta delle monumentali testimonianze lasciate a Roma dalla famiglia Sobieski, custodite in chiese, palazzi e musei. Si va dai Musei Capitolini alla Chiesa dei Cappuccini in via Veneto - che custodisce il monumento funerario del principe Alessandro Sobieski - dalla Basilica Vaticana - dove si trova il cenotafio dedicato a Maria Clementina Sobieska - alla Basilica dei SS. Apostoli dove il cuore riposa in un’urna marmorea. Ancora, nella chiesa di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a piazza della Repubblica sono collocate, all’interno della monumentale Meridiana Clementina, due placchette metalliche che ricordano la battaglia di Vienna, mentre la chiesa di San Luigi dei Francesi ospita il monumento funerario del padre di Maria Casimira, il cardinale Henri de la Grange d’Arquien.

Una Regina polacca in Campidoglio: Maria Casimira e la famiglia reale Sobieski a Roma, Allestimento | Courtesy Zetema
Il progetto vuole anche essere un’occasione per valorizzare le numerose testimonianze romane della famiglia reale Sobieski conservate nelle collezioni della Sovrintendenza Capitolina. Questo materiale, che include alcune pregevoli stampe del Museo di Roma e importanti lettere dell'Archivio Storico Capitolino, costituisce il fulcro dell’esposizione, cui sono affiancati diversi prestiti provenienti da Roma e non solo. Tra questi i quattro ritratti provenienti dall’Ospizio della chiesa di San Stanislao dei Polacchi, raffiguranti la regina di Polonia, Ludovica Maria Gonzaga Nevers. Fu protettrice della giovane pupilla Maria Casimira, arrivata con lei alla corte polacca da bambina e poi divenuta regina di Polonia al fianco di Giovanni III Sobieski.
Della reale coppia la mostra espone dipinti appositamente restaurati dall’Istituto nazionale del patrimonio culturale polacco all'estero POLONIKA e conservate anch’essi a San Stanislao. Allo stesso Istituto si deve il restauro dei due busti in gesso bronzato raffiguranti la regina senza regno Maria Clementina Sobieska Stuart e il papa Clemente XII, di proprietà della Provincia d’Italia Suore Orsoline Unione Romana, mai esposti prima.
Altro prestito romano è l’arioso quadro del pittore John Newbott con un panorama sull’Urbe da piazza Trinità dei Monti, dove sbuca il portichetto fatto erigere dalla regina Maria Casimira una volta trasferitasi a Palazzo Zuccari, oggi sede della Biblioteca Hertziana, proprietaria del dipinto. Il pubblico potrà ammirare anche il prezioso busto di corazza da ussaro della celebre cavalleria polacca che partecipò alla battaglia di Vienna del 12 settembre 1683, conservato presso la Dom Polska, intitolata a Giovanni Paolo II. Un piccolo disegno in prestito dalla Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Grottaferrata ritrae il pranzo tenuto in onore della regina Maria Casimira appena giunta a Roma nel 1699. Tra i prestiti arrivati a Roma dalla Polonia grazie alla stretta collaborazione con l’Università di Varsavia e la sua Cattedra di Archeologia si inseriscono una grande stampa e un testo relativo a Giovanni III Sobieski quale trionfatore di Vienna, dalle collezioni della Biblioteca dell’Università, e due quadri provenienti dal Castello Reale di Varsavia: un dipinto di Maria Clementina Sobieska e l’imponente ritratto del re a cavallo e sullo sfondo la città di Vienna liberata, sormontati da un putto con stendardo in italiano, inneggiante al re.
Accompagna la mostra un ricco programma di eventi collaterali organizzati con il supporto dell'Ambasciata di Polonia, dell'Istituto Polacco di Roma e dell'Accademia Polacca delle Scienze a Roma.
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