Uno scambio di ospitalità tra i due maestri
Canova fa gli onori di casa a Michelangelo

Michelangelo, Cleopatra, c.1535
E. Bramati
23/04/2014
Vicenza - In occasione dei 450 anni dalla scomparsa del grande Michelangelo Buonarroti, il Museo Civico di Bassano del Grappa dedica al maestro un'importante mostra dal titolo "Michelangelo. Capolavori grafici".
L'evento, che esporrà 18 disegni provenienti dalla collezione di Casa Buonarroti, aprirà al pubblico a partire dal 25 aprile 2014, a pochissima distanza dalla conclusione dei lavori di ristrutturazione, che hanno restituito al più antico museo del Veneto ampi spazi di accoglienza e per la didattica, un nuovo bookshop ammodernato e postazioni multimediali.
Nella sua opera Vasari racconta che Michelangelo, prima di morire a Roma nel 1564, distrusse un gran numero di disegni e di schizzi, in modo che nessuno potesse vedere le ricerche e le prove della sua arte. E' dunque anche per questa ansia di perfezione che l’opera grafica michelangiolesca appare oggi tanto rara.
La mostra si configura anche come un'occasione di scambio tra il museo bassanese e l'istituzione fiorentina, che nel luglio 2013 aveva accolto "Antonio Canova, la bellezza e la memoria". In quell'occasione erano stati esposte delle opere provenienti proprio dal Museo Civico, che conserva il corpus più cospicuo di disegni del maestro di Possagno.
L'evento, che esporrà 18 disegni provenienti dalla collezione di Casa Buonarroti, aprirà al pubblico a partire dal 25 aprile 2014, a pochissima distanza dalla conclusione dei lavori di ristrutturazione, che hanno restituito al più antico museo del Veneto ampi spazi di accoglienza e per la didattica, un nuovo bookshop ammodernato e postazioni multimediali.
Nella sua opera Vasari racconta che Michelangelo, prima di morire a Roma nel 1564, distrusse un gran numero di disegni e di schizzi, in modo che nessuno potesse vedere le ricerche e le prove della sua arte. E' dunque anche per questa ansia di perfezione che l’opera grafica michelangiolesca appare oggi tanto rara.
La mostra si configura anche come un'occasione di scambio tra il museo bassanese e l'istituzione fiorentina, che nel luglio 2013 aveva accolto "Antonio Canova, la bellezza e la memoria". In quell'occasione erano stati esposte delle opere provenienti proprio dal Museo Civico, che conserva il corpus più cospicuo di disegni del maestro di Possagno.
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