Giancarlo Montuschi. 40 Years of Pop Art

Giancarlo Montuschi, Anni 60, 2014, acrilico su tela, 90x90cm

 

Dal 05 Ottobre 2014 al 04 Novembre 2014

Arezzo

Luogo: Via Cavour 85

Indirizzo: via Cavour 85

Curatori: Danielle Villicana D’Annibale

Telefono per informazioni: +39 338 600 5593

E-Mail info: danielle@villicanadannibale.com

Sito ufficiale: http://villicanadannibale.com


Negli spazi di Via Cavour 85, ad Arezzo, inaugura domenica 5 ottobre 2014, alle ore 18, la mostra personale di pittura dell’artista faentino Giancarlo Montuschi dal titolo 40 Years of Pop Art.
L’esposizione a cura di Danielle Villicana D’Annibale, che sarà presentata dal critico d’arte Alberto D’Atanasio, ospiterà circa dieci opere, inclusi un gruppo di dipinti inediti e alcuni lavori eseguiti all’inizio della carriera dell’artista nei primi anni settanta, esposte per la prima volta ad Arezzo. L’installazione includerà una selezione di lavori notevoli, pieni di vitalità e coloratissimi, ispirati dalla cultura pop, e prodotto di una fervente immaginazione di un artista ormai adottivo toscano.
La mostra proseguirà, a ingresso gratuito, fino a domenica 2 novembre 2014 con il seguente orario: domenica 5 ottobre dalle ore 18:00 alle 20:00, dal martedì a sabato, dalle ore 16 alle ore 20, e sabato 1 novembre e domenica 2 novembre dalle ore 11 alle ore 20 durante la Fiera Antiquaria. 
Tra gli eventi collaterali si segnala, sabato 18 ottobre alle ore 18:00, intervista di Giancarlo Montuschi a cura di Lucrezia Lombardo. Il catalogo che accompagnerà la mostra è preparato da Petra Montuschi, che includerà una presentazione della curatrice e una recensione del critico.  
Con grande piacere Via Cavour 85 presenta Giancarlo Montuschi per la sua terza mostra personale ad Arezzo. In perfetta sincronia con la vendemmia, un momento così glorioso, non potrebbe essere più idoneo per la succosa e deliziosa pittura di Montuschi. Una preziosa e curiosa opera, datata 1974, introduce il tema della mostra “pop”, un gustoso fico maturo che letteralmente sta esplodendo, pronto per essere mangiato, viene aperto da due bellissime mani di una donna di classe di quale vediamo solo le curatissime mani con unghie rosso Ferrari. Questo stile di pittura e espressione “pop” poi diventa un mantra e la base per una ricerca pittorica che Montuschi porta avanti da esattamente quarant’anni. Come ha scritto Claudio Spadoni (oggi direttore del “MAR” Museo D'Arte della Città di Ravenna e direttore artistico all’Arte Fiera di Bologna) nel 1976: Montuschi ovvero: “Un pop che fa ricerca”. Un altro dipinto eccezionale dello stesso periodo, dalla serie pop Futurista “Foto Finish” di corse ippiche, raffigura un gruppo di cavalli in una corsa determinata nient’altro che per la vittoria. Un totale di quattro opere della prima produzione Montuschiana, sarà in esposizione come chiaro esempio dell’evidente talento emergente del giovane artista. 
Per complementare le opere del suo debutto artistico, a distanza di quarantanni, sarà presente un gruppo di opere recenti, incluso una grande opera intitolato “Tuffatori”, una delizia per gli occhi. Dopo la creazione di quest’opera, ci fu un misterioso incontro internazionale nel “Pianeta Blu”. Non è certo se il “Pianeta” di Montuschi si espanda così tanto da arrivare a toccare il continente America o se questi personaggi amati Americani hanno scelto di fare un viaggio in provincia di Arezzo nello studio del Maestro, ma quello che è certo è che quest’anno, uno scambio “planetario” e importante è stato celebrato.
Riflettendo sulla pittura di Giancarlo Montuschi, quello di uno anno fa, immediatamente appare un arcobaleno, dinamico e divertente, come se fosse un magico scivolo che invita cordialmente a giocare con lui in un mondo animato blu, pieno di colore, bontà e allegria. Ben ordinati e potati sono i giardini, una realtà piena di respiro, di aria fresca, arte e cultura, musica, libertà, ottimismo, felicità, e non manca un pizzico di ironia e tutto quello che serve  per  una  vita  prosperosa e  gioiosa.  Spesso si trovano le stelle a quattro punte, delle palme straordinarie che si protendono verso il cielo, i fiori di colore rosa, le frecce rosse, le nuvole dinamiche, come se fossero sculture nel cielo, le colline viola perfettamente tondeggianti, un mondo pieno di baci e amore, cuori grandi, pesci che saltano con gioia, delle scacchiere e strumenti musicali con quale giocare, e più colori che uno può immaginare potesse esistere. Tutto ciò, evidenzia la presente potenziale ricchezza nella quale viviamo e la speranza per un mondo migliore con ampio rispetto per tutti, giornate beate per tutti, e anche vite ricche di emozioni, profumi, sensazioni e soprattutto l’amore, buon cibo e musica per tutti.                                                
Con la nuova serie dei dipinti ad acrilico, il Maestro Montuschi ha trasportato pezzetti della storia gloriosa americana di animazione e il mondo dei comics nel suo linguaggio pittorico. Dei V.I.P. del mondo di Walt Disney e Captain Marvel (DC Comics) rendono visita. Montuschi esprime un’evidente passione e amore per i grandi disegnatori di comics di una volta, e uno dei più grandi creatori moderni di tutti tempi, Walt Disney (Disney ha iniziato la sua carriera nel 1923 con il short film Alice’s Wonderland).  Circa novant’anni dopo, Montuschi gli rende omaggio e introduce Alice nei personaggi del suo amato mondo, “Pianeta Blu”. Visioni planetarie Flashgordiane, alieni e navi spaziali non mancano. A Via Cavour 85 vedrete Paperina, John Lennon e i quattro Beatles, Tarzan, Superman, Mandrake, astronauti, carissimo Pinocchio, Biancaneve e i sette nani e Alice nel paese delle meraviglie. Questa collisione frontale con il mondo di Disney e Comics, crea una nuova originale espressione pop firmato Giancarlo Montuschi. Come dice il detto … “I propri simili si riconoscono sempre”. 
Prominente esponente del ventesimo e ventunesimo secolo dei pittori italiani, Montuschi recentemente è stato incluso in una nuova raccolta dei più importanti artisti italiani, nel nascente Museo D’Arte Contemporanea Internazionale di Biella, un progetto curato dall’artista Omar Ronda (che 1967 insieme a Gian Enzo Sperone e Lucio Amelio  organizzò una serie di grandi mostre)  e dal critico d’arte Philippe Daverio. Montuschi lavora stabilmente con molte gallerie italiane e con una galleria americana di Chicago. Con enorme onore presentiamo Giancarlo Montuschi per questa speciale celebrazione di 40 anni di pop art alla Montuschi.
Come descrive con precisione Alberto D’Atanasio nel catalogo “Il fare Arte di Giancarlo Montuschi è talento, rara capacità di narrarsi e narrare, coraggio di misurarsi in maniera diretta e nuova con un mondo sempre più afono e atono”.

Giancarlo Montuschi, artista faentino, da tempo trapiantato nella bassa Toscana è l'anti-personaggio per eccellenza.
Pittore, ceramista-scultore di vaglia, si esprime con un linguaggio ingenuo, fiabesco, e sostanzialmente fantastico, con venature alchemico-esoteriche.
Il fatto di essere nato (nel 1952) a Faenza, terra d'eccellenza per la ceramica, e di aver "respirato" negli anni di formazione, i fermenti rivitalizzanti generati dall'influenza della Pop Art sui giovani artisti di quell'epoca, ha evidenziato, in Montuschi, due linee espressive complementari e formalmente diverse.
Partecipa a numerose mostre nell'arco degli anni Ottanta: a Faenza, Firenze, Arezzo, Verona, Bologna, Bergamo, Torino, Bassano, in Svezia e a Zagabria.
Nel decennio successivo, inizia la collaborazione con la Kens'Art di Firenze, poi vengono le rassegne "The Art of living" a New York e "Scarperentola" itinerante a Milano, Londra e New York; e la personale al museo della ceramica di Saint Emillion (Bordeaux). Partecipa anche a diverse edizioni dell'expo arte di Bari, Montichiari e Padova, all'ArteFiera di Bologna, all'EuropArt di Ginevra, al festival di Spoleto. Numerose le personali a Roma nei primi anni del 2000, poi a Perugia, Firenze (galleria Immaginaria), Prato, Milano, mentre si intensificano le presenze in fiera: Vicenza Arte, Expo di Bari, e Genova, Fiera Internazionale dell'Arte a Innsbruck, West Lake Expo in Cina. Viene invitato alla 51° Biennale di Venezia, Padiglione Istituto Latino Americano. Molti Musei e fondazioni italiane conservano sue opere, in novembre anche il nascente "MACIST" Museo D’Arte Contemporanea Internazionale di Biella. Oggi lavora stabilmente con molte gallerie italiane e con una galleria americana di Chicago.


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