Strada facendo

© Ph Veronica Vannoni | Strada facendo, Palazzo Municipale, Seriate (BG)

 

Dal 11 Gennaio 2015 al 31 Gennaio 2015

Seriate | Bergamo

Luogo: Palazzo Municipale

Indirizzo: piazza Angiolo Alebardi 1

Orari: da mercoledì a sabato 16-19; domenica 10-12 / 16-19

Enti promotori:

  • Comune di Seriate

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 035 304111

E-Mail info: info@comune.seriate.it

Sito ufficiale: http://www.asav.it/


Dall’11 al 31 gennaio 2015 a Palazzo Municipale di Seriate, in mostra le opere degli ex studenti di Istituto Italiano di Fotografia che raccontano e reinterpretano in chiave artistica cinque capolavori della letteratura internazionale sotto la supervisione di Roberto Mutti.
L’”Odissea”, “Pinocchio”, “I Promessi Sposi”, “Alice nel Paese delle Meraviglie” e “Il Mago di Oz”, sono le opere letterarie che i giovani fotografi hanno riletto e interpretato attraverso i corsi annuali che Roberto Mutti tiene dal 2009 in Istituto Italiano di Fotografia. Cinque anni che segnano, attraverso una traccia precisa, qualità e spessore del lavoro svolto da Istituto Italiano di Fotografia e che è presentato per la prima volta in questi termini.
La mostra, organizzata da ASAV- Associazione Seriatese Arti Visive, ha il Patrocinio del Comune di Seriate. La rassegna è stata allestita presso la sala espositiva del Palazzo Municipale e viene inaugurata domenica 11 gennaio alle ore 10.30.
“Proporre ai giovani fotografi di Istituto Italiano di Fotografia di incontrare ed interpretare volumi come questi non è una sfida, ma una necessità”- spiega Mutti- “perché l’ampia libertà di cui gode il mezzo fotografico si dimostra un’arma vincente per ottenere i risultati più convincenti”.
Nella presentazione della mostra, Mutti scrive: “Fra riflessioni, ripensamenti, idee folgoranti perseguite o abbandonate – che hanno trasformato le lezioni in un autentico laboratorio di ricerca – è nato un crogiuolo di autoritratti, proiezioni, video, installazioni, fotografie essenziali, scenografiche complesse dotati di un ritmo narrativo che la fotografia tradizionale stenta a contenere”. La mostra quindi, attraverso una selezione efficace dei migliori lavori, permette di entrare in questo “ritmo narrativo” e sottolinea l’importanza del valore del pensiero nella costruzione dell’immagine.

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