Aldo Mondino
Dal 25 Gennaio 2014 al 25 Gennaio 2014
Bologna
Luogo: LabOratorio degli Angeli - Chiesa di Santa Maria degli Angeli
Indirizzo: via degli Angeli 32
Orari: dalle 19 alle 24
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 051 583200
E-Mail info: info@laboratoriodegliangeli.it
Sito ufficiale: http://www.laboratoriodegliangeli.it
Sabato 25 gennaio, in occasione di Art City White Night, il LabOratorio degli Angeli e la Galleria de’ Foscherari, in collaborazione con l’Archivio Aldo Mondino, il Vigneto delle Terre Rosse e lo studio fotografico Blow Up foto e video, presentano un evento esclusivo dedicato al maestro torinese.
Nella suggestiva cornice dell’Oratorio dell’ex chiesa di Santa Maria degli Angeli, attuale sede dell’omonimo laboratorio di restauro, solo per la sera del 25 gennaio sarà possibile ammirare una selezione di lavori relativi all’ultimo periodo dell’attività di Aldo Mondino, otto opere realizzate tra il 2004 e il 2005, anno della sua scomparsa.
Spirito avventuroso e desideroso di conoscenza, Aldo Mondino trascorre gran parte della sua vita in viaggio nelle terre del vicino e lontano Oriente, alla ricerca continua di nuovi stimoli da contrapporre alla sensibilità immobile del Vecchio Continente. La selezione di lavori presentata in mostra racconta le tappe fondamentali di questa sua continua ricerca. Come il leggendario viaggiatore magrebino Ibn Battuta, a partire dagli anni Ottanta, Mondino s’incammina dalla sua Torino per un viaggio senza meta che lo porta alla scoperta del sacro, colto e rappresentato nelle eleganti danze dei monaci dervisci, come dichiara in una delle sue ultime interviste, rilasciata a Chiara Casali per il catalogo della mostra Aldologica, tenutasi al Museo della Città di Ravenna nel 2004: “I dervisci pregano danzando, entrano in estasi e la comunicano a chi assiste al loro rito. Io vorrei che la pittura fosse il mio modo di pregare attraverso i quadri e comunicare questo mio “essere” allo spettatore”. In mostra anche tre opere dedicate ad Alighiero Boetti, Essaouira e due diverse versioni di Ali ali alighiero, tutte e tre dipinte nel 2004, dove il cielo della città magrebina e il volo dei gabbiani diventano un toccante omaggio all’amico scomparso prematuramente nel 1994 e con il quale Aldo Mondino condivideva la passione per l’arte e per l’Oriente.
Segue ai lavori del maestro torinese un video realizzato per l’occasione da Matteo Morris dello studio fotografico Blow Up Foto e Video, dal titolo emblematico “Dietro le quinte del restauro”. Inoltre, durante la serata il Vigneto delle Terre Rosse proporrà una degustazione di vini in abbinamento alle suggestioni visive delle opere di Aldo Mondino.
Nella suggestiva cornice dell’Oratorio dell’ex chiesa di Santa Maria degli Angeli, attuale sede dell’omonimo laboratorio di restauro, solo per la sera del 25 gennaio sarà possibile ammirare una selezione di lavori relativi all’ultimo periodo dell’attività di Aldo Mondino, otto opere realizzate tra il 2004 e il 2005, anno della sua scomparsa.
Spirito avventuroso e desideroso di conoscenza, Aldo Mondino trascorre gran parte della sua vita in viaggio nelle terre del vicino e lontano Oriente, alla ricerca continua di nuovi stimoli da contrapporre alla sensibilità immobile del Vecchio Continente. La selezione di lavori presentata in mostra racconta le tappe fondamentali di questa sua continua ricerca. Come il leggendario viaggiatore magrebino Ibn Battuta, a partire dagli anni Ottanta, Mondino s’incammina dalla sua Torino per un viaggio senza meta che lo porta alla scoperta del sacro, colto e rappresentato nelle eleganti danze dei monaci dervisci, come dichiara in una delle sue ultime interviste, rilasciata a Chiara Casali per il catalogo della mostra Aldologica, tenutasi al Museo della Città di Ravenna nel 2004: “I dervisci pregano danzando, entrano in estasi e la comunicano a chi assiste al loro rito. Io vorrei che la pittura fosse il mio modo di pregare attraverso i quadri e comunicare questo mio “essere” allo spettatore”. In mostra anche tre opere dedicate ad Alighiero Boetti, Essaouira e due diverse versioni di Ali ali alighiero, tutte e tre dipinte nel 2004, dove il cielo della città magrebina e il volo dei gabbiani diventano un toccante omaggio all’amico scomparso prematuramente nel 1994 e con il quale Aldo Mondino condivideva la passione per l’arte e per l’Oriente.
Segue ai lavori del maestro torinese un video realizzato per l’occasione da Matteo Morris dello studio fotografico Blow Up Foto e Video, dal titolo emblematico “Dietro le quinte del restauro”. Inoltre, durante la serata il Vigneto delle Terre Rosse proporrà una degustazione di vini in abbinamento alle suggestioni visive delle opere di Aldo Mondino.
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