Dorothy Miller: Americans, 2063

Dorothy Miller: Americans, 2063, P420 Arte Contemporanea, Bologna

 

Dal 19 Settembre 2013 al 26 Ottobre 2013

Bologna

Luogo: P420 Arte Contemporanea

Indirizzo: piazza dei martiri 5/2

Orari: da mercoledì a venerdì 15-19.30; sabato 9.30-13.30/ 15-19.30 o su appuntamento

Telefono per informazioni: +39 051 4847957

E-Mail info: info@p420.it

Sito ufficiale: http://www.p420.it


P420 espone una selezione di 14 dipinti provenienti dalla collezione del Museum of American Art (MoAA) di Berlino (inaugurazione sabato 21 Settembre ore 18.00 in p.zza dei martiri 5/2 a Bologna, mostra visitabile già da giovedi 19 Settembre in concomitanza con l’inaugurazione di Artelibro). Tali dipinti, realizzati in acrilico su tela da un artista sconosciuto, rappresentano le copertine dei cataloghi che hanno accompagnato le storiche mostre organizzate al MoMA di New York dalla curatrice Dorothy Miller. Tra i primi anni '40 e l'inizio degli anni '60 Dorothy Miller introdusse, per la prima volta, nel programma espositivo del MoMA e sotto la direzione di Alfred Barr, un vasto numero di artisti americani in una serie di mostre tra cui ricordiamo Americans (1942), 12 Americans (1956) e Americans 1963 (1963). Grazie ad un programma internazionale per la circolazione delle mostre che il MoMA aveva istituito anche con fondi privati, una delle mostre più note organizzate da Dorothy Miller, The new american painting (1958-59), approdò nei musei di otto diverse nazioni europee, con l’effetto di modificare radicalmente la conoscenza e la percezione della scena artistica americana da parte del Vecchio Continente, con l’ulteriore effetto di consolidare quanto proposto da Alfred Barr e Dorothy Miller come l’unica possibile Storia dell’Arte Moderna. I cataloghi di quelle mostre, simbolo di un preciso programma espositivo, attraverso i dipinti qui esposti che li rappresentano, diventano mostra essi stessi, innescando una processo di riflessione sulle dinamiche della Storia dell’Arte Moderna e sul concetto stesso di Arte.

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