Enrico Fuser. Nuovo Mondo

Opera di Enrico Fuser

 

Dal 10 Febbraio 2018 al 31 Marzo 2018

Bologna

Luogo: Fram Cafè

Indirizzo: via Rialto 22

Orari: da lunedi a venerdi ore 8.-22,30; sabato ore 15,30-23.30

Curatori: Patti Campani



... e se trovassi dimora sul più lontano dei mari.
Secondo Natura, W.G. Sebald 
Sfogliare i disegni di Fuser riporta ogni volta in modo sorprendente alla dimensione di un tempo lontano, quello delle antiche spedizioni oltre i confini conosciuti alla scoperta dei continenti inesplorati, ai viaggi dei ricercatori del mondo naturale che nel settecento ci hanno riportato incredibili immagini di animali e vegetali fino ad allora sconosciuti, rivelandosi spesso anche formidabili disegnatori e acquerellisti.

Molti di quegli splendidi esemplari sono irrimediabilmente estinti ormai, travolti dal cambiamento indotto dai danni di una civilizzazione che ha sempre più il temperamento di un’invasione vandalica da parte dell’uomo verso il mondo naturale e che fa comprendere appieno la differenza tra natura e società.

E appare chiaro che
tutto si riduce,
la proliferazione
delle specie è mera
illusione, nessuno sa
quale sarà il traguardo.(ibidem W.G.Sebald)

Ma se al di là di ogni nostro lento ed ostacolato sforzo di rientro da questa distruzione fosse la Natura a segnare una nuova evoluzione, a spostarci con mano possente dalla sua strada?

In Nuovo Mondo Enrico Fuser suggerisce forse proprio questa possibilità ed affida all’opera della Natura stessa la salvezza dei generi attraverso nuove specie, metamorfosi che conducono a formidabili incroci tra mondo animale e vegetale o tra generi animali diversi. E così tra disegni effettivamente documentativi troviamo l’Antilocapra corallina che indossa elegantemente rami del fondale marino o il Polipo che sboccia come un fiore con lunghi stami e tentacoli come foglie raccolte a corona, oppure i grandi cetacei che portano sul dorso intere isole vegetali, cactus fioriti e tartarughe ed ancora gufi magnifici con enormi conchiglie a definirne lo sguardo o Granchi cui vengono affidati i colori del tramonto. Una Natura colta in incessante metamorfosi, un luminoso viaggio visionario in un possibile Nuovo Mondo.

Patti Campani, gennaio 2018 

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