Jonathan Burrows / Matteo Fargion & guests. Hysterical Furniture

© Ph. Akiko Miyake | Jonathan Burrows e Matteo Fargion, The Madonna Project

 

Dal 27 Gennaio 2017 al 29 Gennaio 2017

Bologna

Luogo: Circolo Ufficiali

Indirizzo: via Marsala 12

Curatori: Xing

Enti promotori:

  • Emilia-Romagna Teatro Fondazione/Arena del Sole/Xing

Costo del biglietto: intero € 12 | ridotto € 10 per i possessori di biglietto Arte Fiera | abbonamento Hysterical Furniture valido per tre giorni € 30. Posti limitati

Telefono per informazioni: +39 051.2910910

E-Mail info: biglietteria@arenadelsole.it

Sito ufficiale: http://www.arenadelsole.it



Venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 gennaio 2017, al Circolo Ufficiali di Bologna ha luogo un progetto speciale di ERT/Arena del Sole/Xing, in esclusiva per l'Italia: Hysterical Furniture di Jonathan Burrows e Matteo Fargion. Una 'retrospettiva al futuro' che analizza e approfondisce il lavoro della coppia di artisti, l’uno coreografo e danzatore, l’altro compositore e musicista, già ospiti a Bologna e a Modena in più occasioni nel corso degli anni. Anti-spettacolari, diretti e ironici, artigiani e umanisti, Burrows e Fargion maneggiano con destrezza questioni compositive e coreografiche, sociali e contestuali. Nella loro pratica sono le parole e i gesti che danzano e segnano il tempo. Negli eleganti saloni del Circolo Ufficiali, la retrospettiva si sovrappone come un arredo vivente al luogo riuscendo a trasformare il rigore formale in frizzo isterico, abitandolo con azioni che toccano con leggerezza i territori della musica e della danza. Nella tre giorni si vedranno lavori passati e recenti: da Show And Tell, lecture-performance costruita a partire dal loro background culturale, agli ormai classici duetti Speaking Dance e Body Not Fit For Purpose, dove la musica sgorga ritmicamente dalla sequenza di un'inarrestabile cascata di gesti e pensieri. Espandendosi in una dimensione di relazione e intreccio con altri artisti e correnti di pensiero, la retrospettiva ospita le danzatrici e coreografe inglesi Eleanor Sikorski e Flora Wellesley Wesley con il duo Eleanor And Flora Music, una reinterpretazione della partitura di Both Sitting Duet (che sarà anche eseguita dagli autori nella versione originale), in un confronto estetico e politico tra due giovani donne e due uomini di mezza età. L'influenza della musica contemporanea nel lavoro di Burrows e Fargion (che è compositore per formazione) viene invece affidata alla pianista Francesca Fargion, figlia di Matteo, con la bellissima Piano Sonata Number One di Chris Newman. L'intreccio e l'apertura su altri mondi culmina nella terza giornata, dedicata a Return Of The Salon, uno spazio di incontro informale, con dolci e liquori, che accoglie, oltre a The Cow Piece di Burrows e Fargion, il lavoro degli italiani Kinkaleri e Tempo Reale con Unofficial Real Good Time. Accompagna la tre giorni la proiezione integrale del progetto 52 Portraits, un'epica 'canzone d'amore' lunga un anno, i cui segmenti sono stati pubblicati in rete con cadenza settimanale, a scandire un calendario di autobiografie cantate e danzate da 52 amici e colleghi del mondo della danza internazionale. Burrows, Fargion e il videomaker Hugo Glendinning riescono a catturare la forza profonda degli invitati, rivelandone le storie, i pensieri e le battaglie in modo divertente e inaspettato. A Bologna sarà eseguito dal vivo anche il Portrait della coreografa norvegese Mette Edvardsen, artista che ha avuto una forte influenza sul lavoro del duo, e, a sorpresa, The Barman's Portrait eccentrico 53° ritratto della serie, dedicato al barman del Circolo Ufficiali. 

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